Capitolo 5

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La cena è stata un continuo tradurre ciò che i miei genitori volevano dire ad Harry. A volte non riuscivo neanche io a spiegarmi bene e così il riccio cominciava a ridere senza freni, perchè diciamolo, è vero che frequento un linguistico, ma ciò non toglie che al primo trimestre avessi un bellissimo e vittorioso 5, ma ne siamo comunque usciti vincitori. Appena finita la cena Harry è andato di sopra, era davvero stanco glielo si poteva leggere in quegli occhi smeraldo. Dopotutto ha affrontato un viaggio abbastanza lungo e il fuso orario, di certo, non ha aiutato. Non so perchè, ma il pensiero di Harry che dorme nel mio letto mi porta ad una gioia indescrivibile, come se un esercito di elefanti stesse camminando all'interno del mio stomaco, ma scaccio via questo pensiero e continuo ad aiutare mia madre a sistemare la cucina. Le racconto della nostra uscita e devo ammettere che non mi zittii un attimo mentre raccontavo tutto quello che avevamo fatto spiegandole anche "la storia" del mio disegno sul braccio. Appena finii di raccontarle tutto ci mettemmo a preparare il divano, che per una settimana, sarà il mio letto. Dopo aver dato la buonanotte a mia madre, mi metto il pigiama, mi lavo i denti e comincio a guardare dal cellulare alcuni video su youtube, indossando ovviamente le mie inseparabili amiche di viaggio Cuffiette!!. Dopo un po', pero', qualcosa cattura la mia attenzione facendomi staccare gli occhi dal dispositivo nelle mie mani. Sobbalzo dalla paura quando vedo un'ombra scendere le scale, non riuscendo a capire chi è, finchè non continuando ad avvicinarsi,  riconosco la folta chioma di ricci di Harry.

"Ancora sveglia?" sussurra un po' per la sua voce assonnata e un po' per non svegliare nessuno

"Si. Il sonno ha deciso di non arrivare stasera. Tu invece ?" gli chiedo mentre lo vedo avvicinarsi per poi sedersi al mio fianco  e coprirsi, come me, le gambe con il lenzuolo.

" Ho dormito un po'. Mi sono svegliato e ho pensato di venirmi a prendere un bicchiere d'acqua ma poi ho visto te sveglia e ho pensato di venirti a fare compagnia"

" Aw grazie mille !!. Ma non è meglio se ti riposi un po'? Hai affrontato un volo abbastanza lungo" gli dissi. Non perchè non volessi che rimanesse, Anzi sarebbe stato bellissimo chiacchierare un po' con lui, ma doveva essere davvero stanco.

"Che ne dici se invece facciamo un gioco?" propose il riccio riacquistando la lucentezza di stamattina nei suoi occhi che fino a qualche secondo fa erano spenti dal sonno.

"Che tipo di gioco? "

"20 domande" non conoscevo bene quel gioco, ci avevo giocato una sola volta e mi aveva messa anche abbastanza in imbarazzo. Quindi questa volta fui io a parlare

"Ad una condizione però"

"Okay. Quale ? "

" Niente domande imbarazzanti" Temevo che ciò che avevo provato il giorno in cui ci avevo giocato poteva accadere di nuovo con la differenza che ora, quì c'era Harry, quindi la situazione poteva essere ancora più imbarazzante.

"Va bene. Inizio io allora" . Ci pensò un po' su e poi mi chiese

"Colore preferito ?"

"mm... l'azzurro forse" risposi e poi continuai "ora tocca a me...allora" pensai a una domanda che fosse almeno decente ma finii per fargliene una davvero banale.

"Animale preferito? "

"Gatto " rispose sicuro

"Prevedibile " lo presi in giro

" Tocca a me...Hobby ? "

"Senza dubbio il nuoto" risposi più sicura che mai. Quello sport è davvero tutta la mia vita, il mio punto di sfogo,di passione e amore. E' come la mia via di fuga da tutti i problemi. Quando sono giù di morale prendo il mio inseparabile borsone e vado alla piscina comunale che c'è quì in città, entro in acqua e a forza di bracciate scarico la rabbia, l'agonia e la tristezza , scordandomi di tutto.

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