17- Non lo permetterei a nessuno

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"Christian" lo scosse leggermente provando a svegliarlo, erano appena le sei, Meryl stranamente aveva dormito, senza svegliarsi durante la notte come spesso accadeva. Sospirò notando che il ballerino non accennava a svegliarsi rileggendo ripetutamente i messaggi che le avevano inviato "Christian" alzò leggermente la voce sentendolo poi mugugnare qualcosa di incomprensibile mentre si spostava nell'incavo del suo collo "Tra poco devo andare" lo avvisò "Cinque minuti" la strinse a se incrociando le loro gambe "No" alzò gli occhi al cielo seppur con un piccolo sorrisino a tradirla  "Guarda che dopo Alec ti ammazza davvero" disse cercando di trattenere una risata facendolo scattare "Stronza" la fulminò con lo sguardo notando la sua espressione "Ma buongiorno fiorellino" lo prese in giro "Fottiti" si imbronciò fintamente "Neanche un bacino" scosse la testa continuando a fingersi offeso "Sei tu che non ti alzavi e fingevi di non sentirmi" rise piano attirandolo a se, ma non premette subito le sue labbra su quelle del riccio. Lo osservò mentre gli occhi del ballerino non si staccavano dalle sue labbra, le bramava più di ogni altra cosa e appena le toccò gli sembrò di sentirsi sempre più leggero "Ora sei stato accontentato" si staccò provando ad alzarsi, ma il ragazzo glielo impedì tirandola su di lui "È presto" si lamentò come un bambino "Christian tra meno di un'ora io devo essere a lavoro e tra meno di venti minuti Alexander sarà qui" sospirò cercando di divincolarsi, riuscendoci, seppur di malavoglia "Mi picchierà davvero?" chiese prima che la riccia uscisse dalla sua camera "No, non lo permetterei a nessuno" confessò voltandosi leggermente per poter incrociare i loro occhi e rassicurarlo, era forse più difficile di tante altre ragazze che aveva avuto, era stato più facile convincere i genitori, ma ora era in una situazione nuova e forse ad aumentare le sue paranoie, erano i suoi forti sentimenti verso Meryl, che lo scrutava attentamente cercando di comprendere cosa frullasse nella testa di Christian, anche se era già abbastanza scontato.

"Sei pronto?" chiese la riccia ritornando nella camera del bergamasco, ma lo trovò a pancia in giù con la faccia immersa nel cuscino su cui aveva dormito, quasi con la paura che il suo odore sparisse da quel tessuto che lo ricopriva, dalle lenzuola, dai suoi vestiti, dalla sua pelle. "Turbojr" sbuffò una risata prendendolo in giro e tirandolo per un braccio "Sono vestito" borbottò, si era davvero vestito velocemente per poi ritornare a letto, era stanco, non era da lui svegliarsi così presto "Ho capito, ma se ti alzi prometto che provo a passare prima che parti" provò a convincerlo ma non fu abbastanza "Tu devi" si impuntò guardandola male e mettendosi a sedere, incrociando le braccia al petto, offeso "Cosa vuoi?" inarcò un sopracciglio "Che inizi a fidarti di me, per davvero" sciolse le braccia facendosi serio e fissando i suoi occhi in quelli della ragazza "Ma già lo faccio" lo guardò confusa, ma sapeva bene dove volesse andare a parare il ballerino di Hip-Hop, non era quello il momento. "Lo sai bene" scosse la testa alzandosi e poggiando le sue mani sui fianchi "Christian, davvero" scosse la testa incredula, nessuno mai, fino al riccio, si era mai accorto così velocemente dei suoi modi di fare, di capirla nel giro di pochissimo tempo, ma il riccio, seppur stanco, aveva sempre osservato la sua figura, i suoi occhi, la postura che assumeva quando qualcosa la infastidiva o quando era rilassata, quando cercava di esprimere i suoi sentimenti, tesa come una corda di violino, pronta a rompersi se toccata con un intensità e una forza sbagliata da quella necessaria "Meryl non sono stupido" accennò un sorriso nervoso, scosse la testa sentendola sempre più rigida, si stava sentendo attaccata e non poco, inclinò il capo e prima che potesse rispondere, un clacson e il suono della vibrazione di un cellulare la interruppe, Alec era arrivato.

"Buongiorno Ry" le scompigliò i capelli appena se la ritrovò davanti e lanciò uno sguardo poco carino e molto intimidatorio a Chri poco lontano da loro "Al" ricambiò tirandogli un pugno sul braccio "Cogliona" sussurrò cercando di fingere di non sentire dolore, tutto il contrario siccome la riccia non aveva del tutto calibrato la sua forza, che sorrise in segno di scuse "Alec, Christian, Christian, Alexander" li presentò indicando prima l'uno e poi l'altro. Il riccio gli porse la mano titubante sotto lo sguardo fin troppo serio del moro di fronte a lui "È un piacere conoscerti, puoi chiamarmi Chri" si sforzò di sorridergli, seppur fosse un sorriso nervoso "Anche per me" gli sorrise afferrandogli la mano, stupendo il ballerino che si rilassò poco dopo "È imbarazzante" commentò Meryl mentre cercava chissà cosa seduta sul sedile del guidatore "Cosa stai combinando?" le chiese il più grande stranito "Niente che ti interessi" fece un cenno con la mano invitandolo a non interromperla "Ecco" borbottò poco dopo tirando fuori un pacchetto di Winston Blue portando Alexander a sbattersi una mano sul volto "Mi domando come fai a stare con una così" scosse la testa rivolgendosi a Christian che la guardava male "Non lo so sai, me lo domando anche io" cercò di trattenere le risate "Che stronzi" scosse la testa "E tu che avevi paura che sto coglione ti picchiasse, andate già d'amore e d'accordo nel prendermi in giro insieme" incrociò le braccia fulminandoli con lo sguardo "Ma zitta va" rise Alec e successivamente scosse la testa rivolgendo un veloce sguardo all'orologio sul polso "Direi che dobbiamo andare, altrimenti arriviamo in ritardo. È stato un piacere Chri, magari la prossima volta ci organizziamo" si strinsero nuovamente la mano "Va bene, sarà un piacere, quando vuoi fatti passare il numero" ricambiò felice di piacergli, seppur era ancora troppo presto "Ci sentiamo più tardi" la riccia si avvicinò per lasciargli un veloce bacio sulle labbra, prima di fare il giro dell'auto e entrarci, facendo partire Alec, che dopo averlo salutato con una mano parti velocemente.

"Sembra a posto, non si è tirato indietro" costatò mentre fissava la strada "Ho fame" cambiò totalmente discorso facendolo sbuffare "Sei seria?" alzò gli occhi al cielo "Sul cibo non scherzo mai" gli fece notare "Cioccolato al caramello?" chiese mentre accostava davanti ad un bar "Si" annuì prima di leggere il messaggio che le aveva inviato Christian.

Christian

Mi piacerebbe conoscere anche gli altri, Alexander sembra simpatico

Buon lavoro 💚

Ci penso, grazie💚
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Christian sorrise nel vedere quel cuore, poteva sembrare una stupidaggine vista agli occhi degli altri, ma ciò non era così per loro, Meryl non era solita inviarli, era la prima volta e ciò gli fece anche capire che non era arrabbiata, ma che sicuramente avrebbero ripreso presto quel discorso. Lui voleva conoscerla a trecentosessanta gradi, eppure lei sapeva bene che se ci avesse provato, l'avrebbe perso. O almeno così pensava.


Capitolo di passaggio

Scusate eventuali errori💚

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