24- Portami a ballare

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"Dai smettila" rise Meryl provando a scappare dalle braccia di Christian che continuava a pizzicarle il fianco "No asciugami i capelli" ribatté il moro trattenendola "Cosa ricevo in cambio?" chiese girandosi tra le sue braccia per finire faccia a faccia "Assolutamente niente, io li ho già asciugati a te" la guardò male sapendo che probabilmente gli avrebbe chiesto una maglia o una felpa da rubargli "Allora nulla, ciao" fece la finta offesa allontanandosi "Meryl" si lamentò allungando la y "Per favore" gli fece il labbruccio cercando di corromperla "Va bene, basta che la smetti" alzò gli occhi mentre il ballerino sorrise ed annuì mente chiudeva la tavoletta del wc per poi sedersi su. Christian lentamente iniziò a rilassarsi sotto il tocco della sua ragazza, appoggiando la fronte sulla sua pancia mantenendo le mani dietro le cosce della ricca creando piccole forme immaginarie con le dita. Quando Meryl ebbe finito staccò il diffusore continuando però ad accarezzare i capelli del bergamasco "Grazie" alzò leggermente il volto lasciandole intravedere la sua stanchezza, che avvertiva anche la ragazza, abbassò il volto lasciando che le loro labbra si toccassero in modo dolce, un bacio lento e totalmente diverso dagli altri, si staccarono con un piccolo schiocco. Si diressero in camera stanchi, ma nonostante ciò nessuno dei due sembrava riuscire a prendere sonno "Parlami di qualcosa, qualsiasi" mormorò la ragazza "Tipo?" borbottò il moro accarezzandole dolcemente il fianco "La cosa che più ami" alzò le spalle "Oltre me ovviamente" ironizzò facendolo ridere "Che scema" scosse la testa "Ti lavi con il disinfettante dopo gli incontri?" scherzò ancora alzando la testa dal petto del ragazzo e fissandolo divertita "La vuoi finire?" scosse la testa con un leggero sorrisetto "No dai, seriamente, come fai ad abbracciare così tante persone, a me verrebbe una sincope" rise seguita da lui "Sei te che odi il contatto fisico con le persone, mica io" ribatté sfidandola "Gnegnegne" scimmiottò facendolo ridere forte "Antipatico" gli pizzicò il fianco facendolo smettere "Che bambina dispettosa" continuò a prenderla in giro cercando di non riderle in faccia "Ma guarda te cosa mi tocca sopportare" sussurrò provando ad alzarsi "Dai scherzavo" le riempì la faccia di baci lasciando per ultima la bocca.

"A parte gli scherzi, cosa provi?" domandò curiosa giocherellando con le collane del ballerino, che sorrise dolcemente "Non lo so di preciso, ma mi scoppia il cuore di gioia, sapere che così tante persone siano affascinate, che amano la mia danza in modo così, non so, bello, speciale, è come se tutto si amplificasse" sospirò con occhi lucidi e fieri. Meryl sorrise lasciando spuntare una delle sue fossette, dove puntualmente Christian affondava l'indice come un bambino piccolo, a cui quel sorriso faceva l'effetto più bello che il ragazzo potesse mai provare. Si era innamorato e non poteva più tornare indietro, aveva una paura matta di perderla, di non rivedere più quegli occhi grandi e verdi, che si illuminavano appena incrociavano con i suoi "Arriverai mai prima?" le chiese piano lasciandola per qualche istante perplessa e confusa, prima di ricevere uno sguardo triste e un accenno di sorrisetto nervoso. Lei era così, arrivava dopo, doveva avere il tempo di capire e accettare ciò che stava accadendo, le esperienze nuove non facevano per Meryl e Meryl non faceva per esse. Era fatta di frammenti di insegnamenti sconosciuti agli occhi di Christian, che per quanto ci provasse non capiva dove avesse potuto cogliere quei piccoli insegnamenti che l'avevano ridotta ad odiare prima il mondo, poi passare alle persone e infine arrivare ad odiare se stessa come se fosse il suo più acerrimo nemico. Da fuori era impossibile pensare che si odiasse a tal punto da non sbilanciarsi, da non rischiare, ma più si andava avanti nel conoscerla, più dettagli pericolosi e piccoli campanelli di allarme della sua personalità, sbucavano fuori. Eppure, di quegli allarmi, il bergamasco se ne era fregato, aveva deciso di amarli e apprezzarli, lasciandole lo spazio ed il tempo necessario per metabolizzare la sua vita e i suoi cambiamenti.

"La danza è il mio ossigeno, mi da quella spinta per essere sempre un gradino più alto, artisticamente e personalmente, cercare sempre di trovare una nuova e migliore versione di se stessi" continuò il discorso precedente, lasciando cadere momentaneamente quello che aveva iniziato, non era il momento. "Tu torneresti a ballare?" gli chiese piano cingendole la vita e alzandole leggermente la maglia che indossava raggiungendo la schiena su cui inizio a creare piccoli cerchi con le dita "No" rispose scuotendo la testa, completamente contrariata "Perché no?" domandò ancora, con voce bassa, era un tasto dolente e lo sapeva, ma voleva provare a farla aprire di più. Meryl sospirò "Perché mi ricorda lui, le cose che facevo con lui non le faccio più" alzò le spalle puntando il suo sguardo negli occhi di Christian che inizialmente si limitò ad un silenzio religioso, seguito da un respiro profondo "Portami a ballare" le fece una proposta stramba, lasciandola accigliata, si alzò iniziando a vestirsi, infilandosi un pantaloncino e una maglietta oversize e le lanciò qualche vestito. Era una proposta quasi disperata da parte di Christian per aiutarla, voleva farla sbloccare, farla liberare tornando a ballare, era sicuro che il ragazzo di cui gli aveva parlato avrebbe voluto che non smettesse mai "È tardi, sei tornato oggi e sei stanco, non se ne parla" negò con la testa e in tono che non ammetteva repliche, ma il ballerino non la ascoltò, preparò lo zaino non degnandola di una parola o uno sguardo, voleva ballare con lei e subito. La ragazza sbuffò leggermente alzandosi e preparandosi, pensando a quanto fosse pazzo nel voler ballare a quell'ora, a provare a farla ballare con lui, a quanto fosse folle e incondizionato il suo amore. "Tu sei pazzo" espresse il suo disappunto guardandolo male, mentre la trascinava giù dopo aver chiuso la casa ed aver preso le chiavi dell'auto "Dove si va?" chiese il riccio mentre usciva dal cancello attento alle altre auto "Me ne pentirò sicuramente, vai a destra" sospirò consapevole di quanto sarebbe stato difficile guardare per più di cinque secondi quel luogo, senza la sua persona accanto. Non ancora consapevole che con Christian al suo fianco sarebbe riuscita a superarlo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 30, 2022 ⏰

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