21- Fredda

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"Tutto bene?" sussurrò appena Christian, osservando il volto turbato e infastidito della sua ragazza, che si limitò a fare un piccolo cenno di approvazione "Tu?" chiese calma confondendo ancora di più il riccio "Bene" annuì e rimase fermo ad osservarla, mentre dal suo pacchetto di sigarette ne estraeva una e la portava in modo meccanico alle labbra, con un piccolo scatto l'accese e iniziò a sbuffare piccole nuvolette di fumo "Ry è successo qualcosa?" chiese cauto, il non essere accanto a lei non gli permetteva di essere sicuro al cento per centro dei comportamenti della riccia "Ho detto si, tranquillo Christian" mormorò fissando il cimitero davanti a lei, osservando il grande cancello ormai rovinato e il passaggio centrale al quale, ai lati ne erano collegati altri per permettere alle persone di trovare il più in fretta possibile la persona desiderata "Non sono stupido, ma siccome fai la fredda e non vuoi parlarmi è meglio sentirci domani, non devi per forza dirmi il motivo, ma mi fa girare il cazzo che mi menti in questo modo" sbottò seppur cercava di tenere un tono calmo per non aggravare il suo stato d'animo, ecco cosa intendeva quando diceva che non si fidava di lui al cento per cento. Meryl spostò velocemente lo sguardo sul display ma prima che potesse aprir bocca Christian chiuse la videochiamata, la rabbia le scorreva veloce nelle vene, aveva bisogno di sfogarsi e subito, scattò in piedi iniziando a dirigersi verso 'casa', era forse arrivato il momento di parlare con Salvador, di fatto l'unico a non sapere cosa stesse succedendo a lei ed ad i ragazzi ultimamente, non si capacitiva di come la ragazza non tornasse ormai da giorni ed in parte ne era estremamente preoccupato, seppur sapeva bene che Ry sapeva cavarsela alla grande anche da sola e senza l'aiuto di terzi.

Christian sospirò si sentiva in colpa per averle detto quelle cose, ma iniziava a pesargli tutta quella situazione, era insostenibile per lui, era dal giorno in cui era partito che lei sembrava quasi non volergli più parlare, costantemente nervosa e senza una valida motivazione ai suoi occhi "Chrii" la voce di suo cugino Simone interruppe i suoi pensieri "Simo" gli sorrise dolcemente avvicinandosi al bambino e piegandosi sulle ginocchia, allungò una mano e gli scompigliò i capelli facendolo ridere "Vieni a giocare con me?" chiese tirando leggermente il braccio del moro e indicandogli le sue macchinine poste sul pavimento in modo del tutto disordinato "Certo che gioco con te" ampliò il suo sorriso prendendolo in braccio ed entrando in casa, ritrovandosi nel grande salone "Grazie Chri" gli cinse il collo con le sue braccia esili stringendolo in un abbraccio "E di che? Dai giochiamo" lo mise per terra per poi sedersi anche lui in modo da essere alla sua altezza. Giocarono per ore fin quando stanco anche dalle prove di battiti si mise con la schiena contro il divano e le gambe totalmente distese, ma senza mai staccare i suoi occhi dal piccolo Simone che giocava tranquillo, fin quando iniziò ad agitarsi "Simo vai piano, ti fai male" lo avvertì "Non trovo la mia preferita" piagnucolò disperato mentre correva a destra e a sinistra, nel grande salone, alla ricerca di essa "Simo è qui" afferrò la macchina più grande e di colore rosso del bambino che appena la vide si fiondò sul moro "Vieni" lo fece sedere su di lui e lo osservò sorridendo mentre finalmente il piccolo si calmò avendo il suo gioco preferito tra le mani. Restarno alcuni istanti in silenzio ad osservare il gioco finché un click non interruppe quel momento, Christian alzò lo sguardo incrociandolo con quello della madre che sorrideva teneramente "Eravate così carini" commentò "Volevo dirvi che la cena è pronta" continuò mentre il ballerino annuì alzandosi e tenendo il piccolo Simone in braccio "Poi passamela che la posto" le disse riferendosi alla foto scattata.

"Ma tu sei sicura di quello che stai dicendo?" nel frattempo dall'altra parte dell'Italia Meryl aveva appena avuto un confronto con il messicano, il quale era incredibilmente sorpreso "Claro" annuì sospirando "Cioè tu sei fidanzata, lo sanno tutti, poi sparisci perché Alessio ha fatto una cazzata seguendo un consiglio da Alexander e Joseph non ti ascolta" recapitolò abbastanza confuso "Ti ho detto si Salvo, in quale altra lingua devo dirtelo?" sbuffò sarcastica "E vuoi che ti odino?" domandò mentre tirava fuori il pacchetto di tabacco, cartine e filtri per rollarsi un drummino "Non posso mica sdoppiarmi" gli fece notare "Mi domando ancora perché devo sempre essere l'ultimo a sapere queste cose, fate solo casini" scosse la testa contrariato "Lo so ma non sapevo come dirti che beh" si bloccò pensando alla piccola discussione avuta con Christian "Che sei innamorata? Ti avrei risposto: Sti cazzi Ry!" ironizzò cercando di alleggerire la tensione, riuscendoci "Antipatico" gli fece una smorfia di dissenso "A parte le cazzate" riprese "Credo che tu debba iniziare ad essere onesta con Christian?" risultò quasi una domanda in quanto non sicuro del nome mentre la riccia annuì semplicemente come a fargli capire di aver detto il nome giusto "Per quanto posso capire da un lato il tuo volergli nascondere la verità, lui finirà per ammazzarsi di paranoie perché non arriverà mai da solo a capire i tuoi comportamenti, è ovvio che la viva sul personale" provò a spiegarle, ma Meryl questo già lo sapeva, ma lui era davvero troppo buono per affrontare quelle tematiche, non voleva ferirlo maggiormente esponendolo, non voleva che si bruciasse a causa sua, non se lo sarebbe mai perdonata. "Come faccio? Insomma non sarà mai pronto a questo" si lamentò stanca, era tutto così stressante, il peso di cinque persone sulle spalle "Che non sia pronto lo dici tu, ma se non provi a raccontargli anche una cosa, apparentemente, piccola non protrai mai capirlo. Tu provaci, so che dentro te vorresti parlargli di lui, fallo" le consigliò alzandosi e porgendole la mano "Però ora andiamo a risolvere con gli altri tre coglioni come te" la prese in giro mentre lei afferrava la sua mano tirandosi su, la parte più difficile doveva ancora arrivare.

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