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"Sta diventando un'abitudine quella di portarmi nei boschi big boy?"
Disse ridendo Eddie seguendo Steve,lo aveva portato al limite di un bosco.
Quest'ultimo stava cercando di concentrarsi nel seguire un sentiero.
"Lo trovo solo più comodo per entrambi"
Rispose con tono che rispecchiava la sua poca concentrazione. L'altro rise affiancandolo.
"Sai, non mi aspettavo mi avresti chiesto di uscire"
Eddie interruppe nuovamente il silenzio del sottobosco. Steve a quella affermazione si fermò e guardò negli occhi il moro. Avrebbe potuto rispondergli "neppure io" ma erano tre giorni che organizzava il tutto. Aveva persino chiesto a Dustin di invitare nuovamente ad Eddie a partecipare alle partite del club di D&D per avere la scusa perfetta per incontrarlo. Si sapeva dove abitava,ma non voleva proprio sembrare un pianificatore incallito.
"Volevo fare qualcosa di diverso con te"
Si rese conto di aver pronunciato una frase particolarmente ambigua. Ma il viso rosso del metallaro gli regalò una grande soddisfazione.
"Come mai pensi che sia comodo per entrambi venire da soli in un bosco?"
Chiese Eddie per scacciare quel sensazione strana allo stomaco. Steve si rese conto che forse avrebbe dovuto dirgli della faccenda dei suoi, passando per bravo ragazzo completamente assoggettato al volere di altri. Sospirò.
"Per te è comodo data la tua fama e le dicerie che girano in una piccola cittadina di bigotti, per me..."
"Ti imbarazza uscire con me?"
Lo interruppe Eddie. Si stava stranamente preoccupando dell'opinione di quel ragazzo di capelli perfetti.
"No, è che...cioè è difficile"
"Dai, non mi offendo se mi dici che ti metto a disagio, o che sporca la tua immagine farti vedere in giro con me"
Continuò ancora Eddie, mascherando con ironia il suo crescente dispiacere. Steve sospirò.
"I miei genitori mi vorrebbero come uno di quei ragazzi che vedi sule copertine delle riviste di case perfette, con moglie, due figli e un cane di razza"
Eddie scoppiò a ridere all'immagine di quel ragazzo con un maglione legato sulle spalle affiancato ad una moglie cotonata e decolorata.
"Hahahahah...sai che non ti ci vedo proprio!"
Continuò ridendo. Steve si rese conto di aver semplificato la situazione, ma non era quello il luogo nel quale parlare di determinate cose. Vedere Eddie ridere ,però,lo fece stare decisamente bene, accompagnando la sua risata.

Finalmente arrivarono a destinazione: un lago.
Eddie si rivolse stranito verso Steve.
"Vieni"
Disse solo. Lo prese per mano e si diressero verso una barchetta attraccata in riva.
"Guarda che se mi cerchi un riscatto non otterrai grosse cifre"
Disse Eddie ridendo. Steve sbuffò divertito.
Era inusuale venisse li, lo aveva fatto un paio di volte con Dustin e Mike, per esplorare gli angoli remoti della loro cittadina. Erano sempre dei pomeriggi divertenti e diversi, credeva sarebbe potuto piacere anche ad Eddie.
"Dopo di lei"
Steve indicò la barca ad Eddie aiutandolo a salire. Una volta accomodato lo seguì spingendo leggermente l'imbarcazione. Mise in moto e con molta calma iniziò a guadare il lago.

"Ho una domanda io. Come mai te ne sei andato da Hawkins?"
Steve era davvero curioso.
"Mi aspettavo avresti chiesto come mai avevo iniziato a suonare"
Steve divenne rosso e distolse lo sguardo dati occhi curiosi di Eddie.
"Ecco io...potrei aver letto alcuni articoli al riguardo"
Eddie ne rimase stupito.
"Sul serio?"
Incredulo osservava le gote rosse dell'altro che cercava di concentrarsi sul motore.
"Beh dopo tutto sei li mio cantante preferito...ho voluto fare delle ricerche"
Eddie era rimasto completamente basito da quell'affermazione. Non se lo aspettava, insomma era difficile in quegli anni reperire tante informazioni, alcuni articoli spesso venivano pubblicati solo in alcuni stati, e Steve doveva pure fare tutto ciò nel più completo anonimato, da quello che aveva capito i genitori erano persone poco comprensive. Si sentì andare a fuoco.
"Per poter fare carriera dovevo andarmene. Prima ti stavo stuzzicando, ma so quanto possa essere difficile vivere in questo buco. Fortunatamente mio zio mi ha dato la possibilità e con gli altri abbiamo tentato in altri stati"
Eddie sorrise ripensando a qualche ricordo che stava riaffiorando.
Steve rimase incantato da quella visione. Stava sorridendo con dolcezza.
"Abbiamo iniziato con concerti in alcuni pub in giro per la nazione fino a quando un produttore non ci ha sentiti e ci ha proposto di incidere un album...ma questo devo averlo detto in un'intervista!?"
Chiese al castano, che rispose affermativamente senza pensarci troppo. Eddie gli sorrise maliziosamente e con prudenza gli si avvicinò.
Steve lasciò il motore spegnersi.
Eddie si mise a cavalcioni su di lui, il castano lo prese per i fianchi.
"Sei davvero uno stalker big boy"
Steve era imbarazzato, ma gli fece ridere la faccia da maniaco che assunse Eddie. Il moro lo guardò con espressione interrogativa.
"Scusa è che hai cercato di sembrare sexy, ma sembra ti abbiano tirato una padellata in mezzo agli occhi"
Steve continuò a ridere fino alle lacrime. Eddie dipinse sul viso un'espressione offesa. Si alzò dalle gambe di Steve e si allontanò di poco.
"Steve! Luce dei miei occhi, tu mi hai profondamente offeso, ora dovrò compiere l'ultimo gesto"
Eddie recitava con drammaticità quelle parole. Steve ridendo ancora.
"No la prego mi dama, mi lasci la possibilità di farmi perdonare"
Steve non riuscita a non smettere di ridere. Eddie soffocò una risata, doveva mettere in scena l'ultimo atto.
"No! Tu sei stato troppo crudele! Addio mio amore!"
Steve si paralizzò osservando Eddie gettarsi nelle acque, probabilmente gelide, del lago.
"Ma sei scemo? Ti prenderai un raffreddore"
Urlò Steve affacciandosi al bordo della barca. Non vide più Eddie, l'acqua era molto scura. Cercò, con sguardo disperato il moro, ma la sua visuale fu improvvisamente coperta da una mano.
Venne tirato in acqua a sua volta.
"Eddie cazzo!"
Disse uscendo dall'acqua guardando in cagnesco l'altro che rideva a crepapelle. L'acqua gelida lo fece boccheggiare.
"Se ti prendo!"
"Provaci"
I due iniziarono a rincorrersi, girando in torno alla barca. Eddie tra una bracciata e un respiro profondo rideva, mentre Steve imprecava e urlava il nome dell'altro.
Per il cantante non ci fu più via di scampo quando, accorgendosi di non avere più nessuno alle sua calcagna si distrasse.
Steve lo aveva tratto in inganno, sotto la superficie dell'acqua riuscì ad individuare il piede dell'altro e lo tirò sotto. I due riemersero, respirando affannosamente. Erano ad un palmo l'uno dall'altro.
Steve non perse tempo e baciò Eddie. Quest'ultimo si aggrappò come meglio poteva al corpo dell'altro per cercare calore. Le loro labbra sapevano di lago,non proprio un sapore delizioso o invitante,ma non curanti della cosa continuarono con quella danza di lingue, che si scontravano possessivamente. Non andò avanti molto, erano senza fiato e immersi in acque gelide, cominciava ad essere scomodo, si presero un momento per appianare il battito troppo accelerato poggiando le fonti l'una con l'altra. Steve prese saldamente Eddie per i fianchi con un braccio, con l'altro si avvicinò alla barca per poi afferrare saldamente un bordo. Eddie poggiò una mano sulla guancia di Steve, accarezzandola dolcemente con il pollice. Sorrisero entrambi e si scambiarono qualche bacio a stampo prima che Steve, di peso, aiutò Eddie a risalire. Una volta che il moro si era accomodato dal lato opposto della barca, osservò l'altro risalire a bordo. E quello che vide era davvero mozzafiato: la maglia che portava, completamente bagnata, gli si era appiattita sui pettorali, il colore, troppo chiaro per essere definito coprente, non lasciava nulla all'immaginazione, e l'acqua che scorreva ancora partendo dalle spalle era la ciliegina sulla torta. Gli sarebbe saltato addosso li,ma sapeva sarebbero finiti nuovamente in acqua.
Le mani sventolanti di Steve lo distolsero dai pettorali.
"Guarda che i miei occhi sono qui!"
Affermò beffardamente indicando il suo viso.  Eddie arrossì vistosamente. Il castano lo trovava dannatamente carino.

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