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"Ti sembra questo il modo di comportarsi? Sparire per due giorni senza rispondere alle mie chiamate!"
Robin urlava furiosa a Steve. Il ragazzo l'aveva chiamata,dopo la visione del film con Eddie con tanto di coccole e dormitina interrotta dalle ultime luci del sole che entravano dalle finestre. Steve le aveva chiesto di venire a casa sua, lei accettò senza esitazione con tono acido. Eddie aveva augurato buona fortuna al suo amante e si era rifugiato in camera sua per lasciare la giusta privacy ai due amici, ma le urla della ragazza gli impedirono di farsi i cazzi suoi.

"Posso parlare?"
Chiese il padrone di casa terrorizzato.
"No! Ora tu ti ascolti la mia sfuriata in silenzio"
Robin gli puntò il dito contro.
"Cazzo Steve mi sono preoccupata. Ma quando fai le cose ci pensi o fai uscire le tue idee dal culo? Ho cercato anche di chiamarti ad orari in cui sapevo non ci sarebbero stati i tuoi. Il silenzi più totale. Guarda se una deve perdere la voce per un coglione come te!"
Prese fiato lasciando il tempo a Steve di ribattere.
"Ma infatti non serve che urli"
Azzardò. Pessima decisione, lei gli tirò contro uno sguardo di fuoco.
"Io ora ti strozzo! Sono persino andata a casa di Henderson per sapere se aveva notizie. Cazzo! Pure lui si è preoccupato. Hai saltato scuola, gli ultimi esami di valutazione, i due incontri con il consiglio. Mi hanno sommersa di domande e non sapevo cosa cazzo rispondere, ho detto che ti era presa una bella influenza intestinale fulminante e che eri costretto al cesso, così impari a non avvisare. Che poi ora voglio proprio sapere che cazzo ti è preso per sparire in questo modo"
La vena del collo di Robin era sul punto di scoppiare. Steve tentò di argomentare,ma non ci fu verso.
"No sai cosa? Non voglio neppure saperlo. Forse è meglio se te ne stai zitto e ti ascolti la mia parlantina così impari cazzo!"
La castana respirava affannosamente e continuava a blaterare cose senza senso.
Steve si rese conto di aver esagerato soprattutto in quel periodo di pieno stress per tutti e probabilmente Robin si stava solo sfogando per ristabilire un equilibrio nel suo cervello.
"Colpa mia"
Una profonda e insicura voce raggiunse le orecchie dei due amici. Steve incrociò subito lo sguardo con quello di Eddie, cercò di mimare qualcosa sul correre via per salvarsi la vita.
Dal canto suo il moro sentendo tutta la conversazione si stava seriamente preoccupando per l'incolumità del castano e non voleva che Robin se la prendesse con lui o che lo uccidesse per una cosa che non aveva fatto, o comunque per una situazione non causata da Steve.
"Eddie? Da quando un metallaro può entrare nel perimetro appartenente ai signori Harrington?"
Robin assunse un tono scherzoso alla vista dell'altro ospite.
"Simpatica"
Osò dire Steve che si beccò un colpo particolarmente forte sul coppino da parte dell'amica.
Eddie intanto si avvicinò a Steve sussurrandogli un "lasciala a me". Il castano cercò in vano di ribattere,il suo compagno aveva iniziato a raccontare alla ragazza la causa dell'assenza del suo migliore amico in quei giorni.

Robin dovette sedersi sulla prima superficie piatta che si trovò vicino terminata la spiegazione del moro.
"Tutto bene?"
Domandò Steve avvicinandosi. Robin scosse la testa affermativamente.
"Dammi solo un attimo per metabolizzare il tutto..."
Prese un grosso respiro.
"Ho un paio domande però...come mai sei diventato dipendente dalla cocaina? Tuo zio lo sa? Che intenzioni hai adesso? Ti disintossicherai? Quindi vi siete dichiarati? Avete scopato? Voglio i dettagli se si! Vi siete fidanzati? A quando il matrimonio? Steve sai che qua vicino c'è un centro per la disintossicazione? Come gestirai la cosa? Avete scop...."
"Robin!"
La riprese Steve con tono severo.
"Oggi abbiamo risolto, dacci il tempo di pensare e di riordinare un minimo le nostre giornate"
Continuò il castano. Le annuì.
"Va bene...ma almeno un bacettino me lo fate vedere?"
Steve la fulminò con lo sguardo.
"Ma che ti salta in m..."
Fu interrotto dalle labbra di Eddie che lo spinsero in un tenero bacio.
"L'hai fatta stare male in questi giorni dalle una piccola soddisfazione"
Robin trattenne il respiro alla vista di quello spettacolo, come se avesse avuto paura di rompere tutto.
"Siete bellissimi"
Sussurrò. Era davvero felice di vedere il suo migliore amico con un nuovo splendore negli occhi. Era felice di vederlo con una persona così complementare a lui, anche se con i loro problemi, era dannatamente fiera di quei due idioti, della loro storia che stava passo passo sbocciando.

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