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Eddie si stava mangiando insistentemente le unghie, muoveva freneticamente una gamba, lo sguardo perso completamente nel vuoto. Era finito in quello stato catatonico dopo essersi reso conto di aver esaurito la sua erba.
Si sentiva i nervi a fior di pelle. In quei giorni era riuscito a farsi bastare quella misera dose che aveva in caso di emergenza, ma l'astinenza da altro si stava impossessando della sua capacità di intendere e volere.
Aveva passato quelle settimane impegnato tra Steve e anche i ragazzi del club di D&D, placando il suo bisogno con le canne che era riuscito a tirare fuori da quel misero pezzo di pianta. Era riuscito a mantenere calma e nervi saldi, si sentiva bene, anche se a volte gli capita di incantarsi o reprimeva insistentemente il pensiero altalenante del bisogno di quelle sostanze.

In quegli anni di distanza da casa fece la scoperta del merdoso mondo delle droghe, quelle pesanti. Aveva iniziato stupidamente a causa di uno degli uomini che si sbatteva, gli aveva proposto di provare,garantendogli che si sarebbero divertiti. Eddie dovette superare la paura del vedere un ago infilarsi nella sua vena per compiacere quell'amante particolarmente esigente. Dopo qualche minuto ancora cosciente, si ritrovò al centro di un vortice che lo disorientò. Alcune sensazioni che provava si erano amplificate, come l'eccitazione del sesso con quel tipo tutto muscoli, come la sensazione di stare bene e di essere completamente estraniato dal mondo reale, ma i postumi gli diedero filo da torcere. Non ricordava nulla, sentiva la testa pesante e il bisogno insistente di riavere in circolo quella sostanza.
Le prime settimane furono una merda continua, aveva il costante bisogno di farsi e la sua dipendenza da quell'uomo, che gliela forniva, era diventata peggio della droga stessa.
I suoi amici lo riportarono vagamente sulla retta via, riuscirono a sbattere fuori di casa quel tipo, cercarono di far disintossicare al meglio Eddie, non lo portarono ad un centro di disintossicazione, spaventati dal fatto che il loro sogno potesse andare completamente in fumo avendo cominciato relativamente da poco la loro carriera. Dovettero trovare un modo alternativo, e sotto consiglio di uno dei produttori, semplicemente gli fecero cambiare tipo di droga, passando dal farsi in vena al tirare. Fu un cambiamento drastico, sotto il punto i vista delle sensazioni, la coca gli dava molta più energia dell'eroina. Diventava iperattivo in quel lasso di tempo,  si sentiva anche meno dipendente da quella sostanza riuscendo per diverso tempo a non farne uso, magari distraendosi o ricorrendo all'erba. Rimaneva comunque il problema che usare quelle droghe pesanti lo aveva reso completamente sottomesso, e per troppo tempo non riusciva a starne senza.

Ancora seduto a quella sedia stava decidendo cosa fare. Erano passati quattro giorni da quando aveva visto Steve e qualche giorno in più dall'ultima partita a D&D. Con il castano si erano sentiti per telefono tre giorni prima e Steve gli aveva spiegato che quella settima sarebbe stata difficile da gestire a causa di alcuni test ed esami che avrebbero dovuto svolgere per non aveva capito cosa.
"Da chi posso trovare della roba? Dai Eddie pensa...pensa...pensa..."
Un'idea gli balenò in testa. Sarebbe potuto andare nel vecchio boschetto in cui spacciava. Magari il giro era ancora li o avrebbe potuto trovare qualcuno che poteva indirizzarlo.
Si alzò freneticamente e corse fuori di casa.

Arrivò a pochi passi dal vecchio tavolo da picnic sul quale aveva passato molte delle sue giornate, da solo o in compagnia. La sua attenzione fu attirata da una sagoma seduta.
"Hey amico! Che ci fa una faccia nuova in questo boschetto dimenticato da Dio?"
Una voce allegra giunse alle orecchie del moro.
"Stavo visitando il mio vecchio ufficio"
Affermò il capellone arrivando al tavolo ormai quasi del tutto marcio. Incrociò lo sguardo con un ragazzetto biondo dal sorriso vispo e dallo sguardo attento.
"Ah capisco! Beh ora è il mio di ufficio"
Ridacchiò il biondino.  Eddie annuì leggermente.
"Beh imagino che non sia venuto qui solo per malinconico ricordare le facce dei vecchi clienti"
Eddie non era propriamente del suo solito umore spumeggiante. Il suo cervello non faceva altro che metterlo in difficoltà facendogli sentire il bisogno di provare lo smarrimento più totale ma continuando a proiettare costantemente il volto sorridente di Steve. Si sentiva uno schifo al solo pensiero. Cosa stava facendo? Steve non ne sarebbe stato per nulla felice. Ma ne aveva un disperato bisogno. Magari avrebbe potuto comprare solo dell'erba, avrebbe potuto andare avanti così. Alla fine non aveva sentito il bisogno di nulla, o quasi per diversi e molteplici giorni. Avrebbe potuto smettere, magari chiedendo una mano a Steve. Lo avrebbe aiutato? Forse no, alla fine era una cosa più grande di lui, cosa avrebbe potuto fare quel dolce ragazzo che lo stava amando seriamente,dedicandogli spazio e tempo. O magari lo avrebbe abbandonato,lacciato da solo come ogni uomo che entrava nella sua vita.
"Allora?"
I pensieri furono interrotti da quel tono quasi irritato.
"Hai qualcosa di pesante?"
Non ci sarebbe riuscito, era consapevole della sua debolezza.
"Certo amico"
Lo osservò frugare nelle sue grandi tasche per poi tirare fuori una bustina di polvere bianca.
"Con me ho solo questa, va bene?"
Eddie annuì allungando delle banconote in direzione del biondo.
Non attese altra risposta, si allontanò velocemente da li con la coda tra le gambe.

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