Capitolo 14

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Per la milionesima volta questo weekend mi trovo nel box di George ad aspettarlo mentre è con gli altri piloti. La drivers parade è uno degli eventi che più amo dei gran premi: vedere i ragazzi che sfilano davanti ai loro tifosi i riempie il cuore di gioia. Quello che più mi è piaciuto dell'Australia è sicuramente il clima, né  troppo caldo né troppo freddo, e sopratutto il rapporto dei fan con Daniel: ogni volta che rivolgo lo guardo verso una tribuna vedo la sua faccia enorme che spunta tra gli spalti. Incredibile come sia amato questo sport.
Questa mattina ho avuto modo di incontrare George di sfuggita perché è stato chiamato con urgenza da Toto, molto probabilmente per cercare di calmarlo. Dopo la nostra chiacchierata diciamo che si è ripreso e non ha più mostrato quelle insicurezze: sono proprio felice di averlo aiutato, non mi era mai successo di confortare qualcuno al di fuori di Veronica e, devo dire, che nonostante il mio essere inesperta, sono stata molto utile.
"Buongiorno splendore" mi saluta Angela, braccio destro di Lewis "Buongiorno Angela" Le dico per poi guardare il piccolo schermo che riporta le immagini della parata "Come stai oggi?" Si preoccupa sempre per tutti: è un po' come se fosse la mamma di tutto il team. "Abbastanza bene, un po' di tensione però ci sono" mi sorride per poi andare a salutare anche gli altri membri della squadra. Vedo come abbraccia tutti e, solo in questo momento, mi rendo conto di come sia diventata parte di questa splendida famiglia: in due mesi ho stretto amicizia con tutti e ho incontrato persone belle sia fuori che dentro. Devo ritenermi parecchio fortunata perchè non è semplice arrivare dove sono io in questo momento e non ringrazierò mai abbastanza Toto e George per avermi dato questa possibilità.
Sullo schermo appare un primo piano di Charles che mi riporta alla realtà: i suoi occhi splendono ed ha un sorriso che mi lascia letteralmente a bocca aperta. Ogni tanto mi metto a pensare a come potesse essere la nostra vita se non ci fosse Charlotte di mezzo: sicuramente meno complicata, ma visto che a me le cose semplici non piacciono, eccoci qua. Continuo a fissare l'immagine del ragazzo monegasco che sta parlando con Lando e Carlos; gli si avvicina il reporter chiedendogli come stessero ma, mentre cercavo di ascoltare la loro risposta, sento una voce non molto familiare "Buona fortuna per oggi" Carmen entra nel box del numero 63; non mi aspettavo una cosa del genere, ha fatto un gesto molto carino "Grazie mille" le rispondo in modo gentile ma lei esordisce con una frase che non avevo mai sentito in vita mia: "non so come fai ad essere così tranquilla sapendo che hai in mano la vita di George. Se commetti un minimo errore lui potrebbe rischiare tantissimo". Avete presente quando si parla di crisi delle certezze? Era proprio quello che mi stava accadendo; ero consapevole di ciò che facevo e di quanto fosse importante per George e per la riuscita della gara ma sentirselo dire da un'altra persona è diverso. Si allontana da me per andare verso il suo ragazzo. Improvvisamente il mondo mi crolla addosso e vengo invasa da mille dubbi ed insicurezze: 'se dovessi sbagliare a a leggere un grafico?', 'se non dovessi riuscire ad annunciargli in tempo un incidente?', 'se andasse contro il muro per colpa mia?'. Sento gli occhi gonfiarsi e riempirsi di lacrime, le gambe tremare ed una strana sensazione di vuoto misto a pesantezza comincia a farsi strada nel mio corpo. George si accorge del mio stato e corre immediatamente verso di me "Giulia? Tutto bene" si avvicina delicatamente quasi avesse paura di toccarmi, vorrei rispondergli e dirgli che va tutto bene ma non riesco ad aprire la bocca ed emettere un suono "Giulia mi stai preoccupando" fisso un punto nel vuoto mentre nella mia mente mi rivengono le frasi pronunciate da Carmen "Chiamate Charles" l'ultima cosa che riesco a sentire prima di cadere a terra e portare le mie ginocchia al petto. "Ei, che ti succede?" Intravedo una maglietta rossa che si mette vicino a me e, con una mano, appoggia la mia testa sulla sua spalla "Vuoi parlarne?" Accenno con la testa e lo guardo negli occhi: non aspetta altro che una mia parola che fa fatica ad uscire. "Ho paura" finalmente riusciamo ad avere un contatto visivo "di che cosa?" Mi asciuga una lacrima che era caduta sulla guancia "è passata Carmen" gli racconto ogni singola cosa che mi aveva detto e lui rimane senza parole, scoppio a piangere e lui mi accoglie in un abbraccio; mi rilasso nascondendomi sul suo petto: ne avevo proprio bisogno. "Ascoltami" comincia mentre io sono ancora appoggiata a lui "non ho mai visto qualcuno più in gamba di te. Sei sempre a studiare per dare il massimo e si vedono i frutti del tuo lavoro: basti pensare a George dell'anno scorso e George di quest'anno. Si avrà una macchina migliore però l'ingegnere fa tantissimo. C'è un motivo se hanno scelto te quindi adesso alza il culo e fai quello per cui sei nata" ci guardiamo intensamente fino a quando non mi avvicino alle sue labbra: so che è sbagliato ma in questo momento avevo proprio bisogno di lui. Ricambia il bacio ma vuole approfondire "Charles siamo nel box Mercedes e ci può essere Charlotte in giro" mi aiuta ad alzarmi "prima o poi riusciremo ad uscire insieme allo scoperto" alzo gli occhi al cielo e, una volta usciti, lo abbraccio "Grazie di tutto" mi sorride e poi va verso il suo box per cambiarsi.

"Va meglio?" Mi chiede George avvicinandosi prima di entrare nella sua monoposto "si più o meno" sorride ed io mi dirigo verso il muretto; avrei potuto dirgli quello che è successo ma ho preferito evitare perché non voglio che i rapporti tra lui e la sua ragazza si complichino a causa mia: quelli tra Charles e Charlotte mi bastano ed avanzano. Mi fermo a guardare tutti gli schermi "Giulia tutto bene?" Toto mi vede titubante e si starà chiedendo cosa mi possa passare per la testa "Si" dico per poi mettermi le cuffie ed iniziare questo gran premio.
Come sempre spengo tutte le emozioni e mi concentro per dare il massimo "Radio Check, Radio Check" dopo aver sentito la risposta di George mi preparo: si accendono le luci del semaforo per poi spegnersi pochi secondi dopo. "Okay prova a sorpassare Lando" il pilota fa come gli comunico e sale in quinta posizione "Buon inizio George" il box comincia ad esultare.
Dopo che al giro 10 Carlos è finito nella ghiaia assistiamo al sorpasso di Lewis al giro 23 ma Sebastian, all'uscita di curva 4, va contro il muro ed è costretto a fermare la sua macchina: arriva la Safety Car. "Okay box box" George entra e facciamo un pit stop veramente veloce che gli permette di rientrare in terza posizione. Il giro 36 però non è dei migliori, in curva 9 comincia la battaglia tra Checo ed il mio pilota "George hai Perez a 0.269" purtroppo perdiamo la posizione finendo quarti "va bene tranquillo, rimani concentrato".
Riusciamo a concludere il Gran Premio in terza posizione grazie ad un problema alla Power Unit di Max, non sono immaginare quanto possa essere deluso: secondi ritiro in tre gare. Nonostante ciò apro il collegamento con George "P3, congratulazioni per il tuo primo podio della stagione" dico quasi urlando e lui fa lo stesso. Charles era arrivato primo ed aveva anche preso il punto aggiuntivo per il giro più veloce: devi dire che il bacio gli aveva fatto bene.
Raggiungo il podio e, quando Charles e George alzano il trofeo e si spruzzano lo champagne, sorrido come non mai: non sono mai stata così tanto fiera dei miei ragazzi.

Same passion, different team|| Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora