Veronica si è definitivamente trasferita da Lando e questo mi fa molto piacere: finalmente la posso riavere vicino a me e posso passare a trovarla ogni volta che voglio.
"Zia finalmente! Ti stavo aspettando per giocare insieme con la macchina che mi avete regalato tu e zio Charles" Eleonora mi corre addosso e si schianta contro le mie gambe: non sono stata abbastanza reattiva nel prenderla, sarà a causa del fatto che questa notte ho dormito solo due ore scarse. "Prendi il giubbotto che io e mamma ti portiamo a fare una lunga passeggiata" lei, tutta felice corre di sopra a mettersi i vestiti per uscire, mentre io vado alla ricerca della mia migliore amica. La casa di Lando è molto bella: arredata con mobili moderni sulle tonalità del grigio. Mi sarebbe piaciuto avere un arredamento così, se mai dovessi trasferirmi dirò che voglio una casa come questa, nonostante quella in cui stia ora mi ci trovo molto bene. "La bambina è ingestibile qui, si sta dando alla pazza gioia. Non smette di giocare con quella macchina da quando gliel'avete regalata. Esce in giardino, sale le scale, apre le porte... giuro non so che fare" la faccia di Veronica è veramente stressata e posso capirla: più Eleonora cresce e più diventa iperattiva "dai adesso la portiamo un po' fuori a fare una passeggiata così si stanca e, non appena arriva a casa, cadrà in un sonno profondo". Veronica e Lando avevano ufficializzato la loro relazione da ormai qualche settimana e, fin dal subito, sono andati a vivere insieme: le è sempre piaciuta l'Inghilterra e, quando le avrà chiesto di venire a casa sua, lei non se l'è fatto ripetere due volte. Il rapporto che hanno instaurato Lando ed Eleonora è ormai quello tra un padre e una figlia: non mi sarei mai aspettata che i due si potessero affezionare così tanto ed invece. Ciò che mi rende più felice è vedere che Veronica si trova bene con lui: possiamo dire che lui è il piccolo miracolo che stavo aspettando da anni. Ho sempre sperato che la bimba avesse vicino un padre che la faccia ridere, giocasse con lei e che la stradasse quando c'è n'era bisogno ed il pilota della McLaren è proprio il prototipo perfetto."Zia guarda un bassotto" Eleonora scende dalla sua macchina e corre in direzione del cane "Ele aspetta" cerco di starle dietro ma non riesco: aveva ragione Veronica quando dice che è imprendibile. Dopo aver chiesto alla padrona di accarezzarlo finalmente riesce a giocarci, è una delle scene più belle che io abbia mai visto: ho sempre amato i cani e vedere che Eleonora ha il mio stesso amore mi fa sciogliere il cuore. "Grazie mille" dice timidamente prima di correre verso la sua macchina.
Ci sediamo in un tavolino fuori da Starbucks e, dopo aver ordinato due frappuccini ed una brioche al cioccolato, cominciamo il nostro solito discorso. "In questo ultimo periodo non ci siamo più sentite come prima, immagino tutto il lavoro che hai avuto" non è tanto per il lavoro ma per la mia testa, avrei voluto risponderle così ma l'avrei solo fatta preoccupare "come immagino che ci siano molte cose che mi devi raccontare" abbasso lo sguardo e guardo il mio bracciale: il ciondolo con la macchina rossa è ancora lì e, come mio solito, comincio a giocarci nervosamente. "In effetti ci sarebbero un po' di cose" butto lì per poi fermarmi di colpo "non dirmi che sei incinta" spalanco gli occhi: non può averlo pensato veramente. "No! Troppo presto! Come puoi aver pensato una cosa simile" lei scoppia a ridere e si accarezza la pancia: dovrò chiederle di questi comportamenti strani. "Dimmi che cosa ha fatto Charles" mi ha completamente letto nel pensiero "sono un po' di giorni che ci sentiamo, si e no, due minuti in chiamata e tre messaggi in croce" faccio un sospiro e continuo "Tutto è iniziato ad Imola" comincio a raccontarle del problema che ha avuto, dell'incontro nella hall e della chiamata subito dopo che George mi aveva trattata in quel modo "Ero veramente giu di morale perché sapevo che quello che George mi ha detto è la verità. Volevo semplicemente sfogarmi con il mio ragazzo (?) ormai non so cosa siamo, non abbiamo mai ufficializzato" una lacrima scende sulla mia guancia e, non appena Eleonora la nota, mi passa la sua manina sul punto dove sta scendendo "non si piange zia" mette il broncio e le strizzo le guanciotte facendola sorridere. Finalmente arriva il nostro ordine e ci mettiamo a bere "Secondo me è ancora deluso dalla gara di domenica, vorrei ricordarti che quando a te è andato male l'esame di Termodinamica non hai parlato per tre giorni" scoppia a ridere ed io la seguo: forse aveva ragione, ha semplicemente bisogno dei suoi spazi. "Per quanto riguarda l'ufficializzare beh, avrà un po' di paura. Dagli tempo, è appena uscito da una relazione di due anni. Penso che se lui non ci avesse tenuto a te ti avrebbe già lasciata da sola dall'inizio" come sempre riesce a dire le parole giuste al momento giusto facendomi tranquillizzare. Non appena abbiamo pagato e riprendiamo la strada di casa sgancio la bomba: "come mai ti accarezzavi la pancia quando mi hai chiesto se ero incita?" alzo il sopracciglio e vedo che lei si tocca un'altra volta la pancia "Forse io e Lando stiamo pensando di far avere un fratellino o una sorellina ad Ele" rimango a bocca aperta "Oh mio Dio Vero è fantastico. Un altro nipotino da far appassionare alla Formula Uno" comincio a saltellare come una bambina.Rientro a casa stanca morta: non riesco a sentirmi le gambe. Doveva essere Eleonora quella stanca non io. Prima di andare a dormire provo a chiamare Charles per cercare di avere una conversazione. Apro il telefono e cerco Lord Perceval❤️ clicco sul pulsante verde ed aspetto i soliti tre squilli che poi divennero quattro, poi cinque. Stavo per richiudere la chiamata quando vengo fermata da un "Mon Amour" la sua voce mi era mancata come non mai "Ei Charles" non mi sarei mai aspettata di chiamarlo così, in maniera fredda "che succede?" Mi chiede "no nulla sono solo stanca: ho passato tutta la giornata con Ele e Veronica" gli racconto ogni minimo particolare e di quanto sia felice la bambina del nostro regalo "Quando verrò allora passeremo a trovarle così posso giocarci anche io" sorrido istintivamente: il pensiero di rivedere Eleonora e Charles insieme mi scalda il cuore. "Ah poi mi ha dato una notizia a dir poco wow" dico tutta contenta "Dimmi tutto Mon Amour" comincio con un semplice "Lei e Lando" ma vengo interrotta da una voce femminile dall'altro capo del telefono "Charlie che vogliamo fare? Devo aspettare ancora?" Non voglio arrivare a conclusioni troppo affrettate quindi decido di mantenere la calma "Arrivo subito" dice alla voce "Scusami, sono tornato a Montecarlo e... mamma stava preparando la cena... dimmi tutto" non è sicuramente la voce di sua madre quella però decido di fare finta di niente "non fa nulla, te lo dico venerdì quando verrai qui. Buonanotte Mon amour, vai da tua mamma" sorrido debolmente, come se potesse vermi "va bene, buonanotte chérie" chiude la chiamata.
Mi devo fidare di lui, non lo farebbe mai, ha ripetuto che con lei ormai era tutto chiuso queste sono le frasi che sto tentando di ripetermi per convincermi e scacciare via tutti i dubbi che ho su di lui. Ho decido di fidarmi: sarà la scelta giusta?Ciao bella gente,
Finalmente nuovo capitolo e sono veramente contenta di come stia continuando la storia. In questo capitolo vediamo l'amicizia tra Veronica e la nostra protagonista. Ma Charles che cosa starà combinando? Per cercare di risanare la ferita di Imola si sarà gettato nelle braccia di Charlotte? Lo scopriremo soltanto vivendo hahahaha.
Personalmente sto amando questa storia perché sta venendo proprio come me la immaginavo e, vedere che sta avendo così tanto successo (duemila visualizzazioni) mi fa scendere una lacrimuccia. Volevo ringraziarvi uno ad uno per il supporto che mi state dando. Come sempre, se volete, lasciate un commento con ciò che vi piace/ ciò che posso migliorare.
Alla prossima,
Kisses.
Giulz❤️
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Same passion, different team|| Charles Leclerc
FanfictionGiulia, una ragazza che si trova a vivere l'esperienza della prima stagione in Formula 1 come ingegnere di pista di George Russell, nuovo arrivo di casa Mercedes. Insieme riusciranno a costruire un rapporto solido basato su rispetto e fiducia recipr...