Capitolo 29

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"Sembrava la storia infinita o forse era solo la felicità" sulle note di 'La Storia Infinita' dei Pinguini Tattici Nucleari entro nella città di Barcellona facendo tornare in me milioni di ricordi dei test pre-stagionali: il flirt con George, la mia prima esperienza in Formula 1 ufficiale, la prima volta che io e Charles abbiamo passato dei momenti da soli e quando ha litigato con Charlotte per colpa mia. A ripensare a tutto ciò che è successo a febbraio mi sembra sia passata un'eternità quando sono trascorsi semplicemente pochi mesi.
Il viaggio non è andato poi cosi male: sono partita alle quattro di questa mattina di modo che possa essere in orario per la sistemazione di tutti gli schermi ed assistere alle prove del sedile di George. Non ho nemmeno incontrato tanto traffico e, stranamente, sono riuscita ad avere la mente libera anche se in questo momento tutte le immagini di ieri sera si susseguono davanti a me. Cosa ha detto il principino quando son uscita dalla camera? Ovviamente nulla ed che stava dormendo e, se devo dire la verità, meglio così: non avrei mai sopportato guidare con i suoi disperati tentativi di giustificarsi che mi tornavano in mente. La cosa strana è che non mi ha nemmeno inviato un messaggio per sapere come stavo o se fossi effettivamente partita: io non lo capisco a volte.

Una volta arrivata in hotel corro subito verso la mia stanza per sistemare tutte le mie cose, cambiarmi e dirigermi direttamente nel paddock ma vengo fermata da una persona con la maglia rosso fuoco "dove stai andando con questa corsa chica?" Tirò un sospiro di sollievo quando mi rendo conto che davanti a me ho Carlos invece che Charles "devo andare in camera, cambiarmi e poi tornare al paddock" ha una faccia davvero confusa "Romeo dove l'hai lasciato?" Alzo gli occhi al cielo "a dormire. Io sono venuta con la mia macchina" fa un sorriso "ma questa settimana sarai nel nostro Garage? Che è successo con la Mercedes?" Di cosa sta parlando? "Carlos, non riesco a seguirti" tutto d'un tratto lui spalanca gli occhi "Charles ha chiesto un pass per il Garage Ferrari e pensavo fosse per te però non riuscivo a spiegarmi come mai tu non stessi con la tua scuderia" stringo i pugni fino a quando non sento una voce familiare che mi chiama "Giulietta" George era venuto a salvarmi da un possibile sclero che ero pronta a fare "dove hai lasciato..." adesso basta "Charles non c'è viene per i fatti suoi adesso lasciatemi andare nella mia stanza" urlo per poi oltrepassare tutti e fiondarmi nella camera. Sua madre non veniva a Barcellona ma a Monaco, Lorenzo ed Arthur gia ce l'hanno di loro: per chi può essere quel pass? Ti conviene girarmi a largo Leclerc perchè ti stai per guadagnare tutta la mia rabbia.

Finalmente riesco a cambiarmi in santa pace senza che nessuno mi si metta intorno. So per certo che il signorino è arrivato ma non ha chiesto dov'ero: poco mi importa. Indossata la mia maglia nera della Mercedes vado verso il paddock accompagnata da Max "allora, oggi siamo arrabbiati: arrivi da sola, sei in camera da sola, vai da sola al box. Cosa ha combinato il tuo caro Lord Perceval?" Non dovrei minimamente rivolgergli la paura perché lui è uno dei suoi collaboratori però ho veramente bisogno di sfogarmi: tutto questo nervosismo non mi farà assolutamente bene. Dopo avergli raccontato tutto quello che è successo ieri lui non pronuncia parola "Che c'è Max? Nemmeno tu sai cosa dire di questa situazione?" Scuote la testa "potevo capire se fosse uscito con Charlotte, anche perchè lei è quella con cui ha chiuso recentemente quindi è normale che voglia ancora avere un minimo di rapporto, anche se non lo accetterei" evito di pronunciare le ultime parole ma penso si sia capito "Ma Giada?! Stiamo scherzando?! Dovrebbe essere finita per lei da anni; ah e poi sai qual è il bello?" Scoppio in una risata sarcastica "lui ha preso un pass per il box per una persona misteriosa senza dirmi nulla" l'olandese rimane sotto chock "Giulia, io dovrei difenderlo e dire che magari è tutto un malinteso e che tu ti stai facendo troppi film mentali ma è ingiustificabile. Fossi in te lo continuerei ad ignorare fino a quando non si stuferà di questa situazione e, fidati, questo verrà presto" annuisco perché so che, infondo, ha ragione: se, come dice lui, non riesce a stare senza di me verrà molto presto a parlarmi.

Same passion, different team|| Charles Leclerc Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora