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I templi sorgevano generalmente presso le grandi alture, ma il tempio del Drago d'inverno si trovava nel cuore del villaggio Okobore, presso una casa del tè molto rinomata, gestita dalla signora O-tsuru. Nonostante sorgesse in mezzo ad un centro abitato, tutti i rumori sparivano una volta entrati nel tempio, come se si trovasse su un'altra dimensione.

Un fruscio alzò alcune foglie che si muovevano liberamente all'interno del tempio, un po' strano dal momento che nessuna finestra era aperta. Quel posto, infatti, era completamente privo di qualsiasi luce naturale e per questo motivo le candele che illuminavano piccoli spazi, rendevano il tutto un luogo lugubre e spaventoso.

Quasi nessuno aveva il coraggio di avvicinarsi, tranne Tsuru stessa, che non sembrava affatto spaventata dalle dicerie che ritenevano quel tempio maledetto o la casa di un mostro.

<<Wooo che posto è questo?>> il giovane Luffy urlò sbigottito ed indicò il tempio dove sarebbero dovuti entrare lui e il suo compagno Zoro, insieme a Tsuru che portava in braccio la piccola O-Tama priva di sensi.

La donna gli fece segno di fare silenzio, il Drago d'inverno non era molto accogliente e ricevere ospiti lo infastidiva. <<Questo è il tempio del Drago d'inverno, ci darà una mano per aiutare questa bambina, ma vi prego di non attirare molto l'attenzione Zorojuro, Luffytaro>>

Una volta aperto il grande portone di legno, le foglie si fermarono e caddero a terra. Le candele iniziarono lentamente a spegnersi, oscurando la visuale ai nuovi ospiti.

<<Ospiti..>> sussurrò il Drago d'inverno, senza aprire gli occhi. La sua voce arrivò fino alle loro orecchie, con un timbro profondo a causa dell'eco. <<O-Tsuru perchè hai portato ospiti?>>

<<Mhh? Da dove viene questa voce?>> Luffy si girò intorno a se stesso e iniziò ad urlare <<OII DOVE SEI VOCE?>>

<<Shh fa silenzio Luffytaro, ti sei dimenticato quello che ti avevo detto poco fa!>> lo azzittì Tsuru.

Alcune candele iniziarono ad accendersi. In fondo al tempio venne illumanata una figura, era seduta con le gambe incrociate, intenta a pregare.

Zoro dovette assottigliare gli occhi, per individuare la figura, che indossava un kimono nero le cui decorazioni blu, avevano una strana fantasia. <<Lei è il Drago d'inverno?>> la sua voce dura e profonda spezzò il silenzio, mentre la indicava stranito.

<<Zorojuro ti prego di non farla alterare>> sussurrò Tsuru che temeva un possibile attacco da parte del Drago d'inverno, che più di ogni altra cosa odiava essere disturbata nei suoi lunghi periodi di meditazione.

<<Loro chi sono?>> la voce del Drago rimbombò nuovamente. Questa volta sembrò delicata come un dolce canto, eppure non degnava di uno sguardo i suoi nuovi arrivati.

La donna, che portava ancora in braccio la bambina fece un passo avanti <<Loro sono Luffytaro e Zorojuro>> li presentò, ma nessuno dei due sembrava disposto ad inchinarsi <<Noi siamo venuti qui per chiederti una mano. La piccola O-Tama ha bevuto l'acqua del fiume >>

Le foglie che poco prima si erano posate, ricominciarono ad alzarsi, circondando gli ospiti, che seguirono i movimenti. Quando il loro sguardo si alzò nuovamente, la figura si era mossa.
Una ragazza poco più alta di Luffy, li fissava dal profondo rosso delle sue iridi.

Tsuru dovette voltarsi, incredula di non aver visto il Drago d'inverno spostarsi davanti a loro.

Gli occhi della ragazza puntarono lo spadaccino, che aggrottò le sopracciglia, come se non sopportasse quel gioco di sguardi minacciosi.

<<Allora non sei davvero un drago!>> il suo amico, Luffy , si sporse verso di loro, interrompendo il contatto visivo. La ragazza spostò velocemente gli occhi su di lui e lentamente vide il suo sorriso sparì, lasciando spazio ad un espressione seria, come se si aspettasse un possibile attacco da parte sua.

<<L'erba Jagan>> finalmente la ragazza lasciò in pace i due e si concentrò sulla piccola bambina, che si lamentava stringendo la pancia <<è in quella caraffa>> la indicò.

<<Zorojuro, potresti gentilmente prenderla per me?>> gli chiese delicatamente Tsuru, che cercava ancora di controllare i loro animi.

Il ragazzo prese la caraffa appoggiata su un altare e seguì il resto dei compagni, che stavano uscendo dal tempio buio. Ma prima di raggiungere Luffy, incrociò lo sguardo con quello del Drago d'inverno.

<<Pensavo fossi un uomo>> confessò appoggiando la mano sulle sue katane.

L'occhio destro della ragazza iniziò a tremare come un tic nervoso e Tsuru lasciò immediatamente la piccola Tama a Luffy <<Zorojuro...vorrei che mi seguissi fuori. Sicuramente tu e Luffytaro sarete stanchi e affamati>>

Lentamente si avvicinò ai due e prese la caraffa dalla mano di Zoro, per paura che potesse romperla e non riuscire a fare il tè per la piccola Tama ancora sofferente.

<<Uscite immediatamente dal mio tempio>> la ragazza chiuse gli occhi, indicando l'uscita del tempio. Ma l'eco della sua voce venne disturbato da un rumore assordante. Un piatto era caduto a terra e tutti si voltarono verso Luffy, che cercò di nascondere il danno dietro al mobile sulla quale era stato appoggiato.

Gli occhi cremisi della ragazza si fecero ancora più nitidi e fulminarono Luffy, che con un espressione stupida in volto, aspettava di uscire da quel posto.

<<Signorina Yuma...>> Tsuru impallidì, sperando che la condanna di quel povero ragazzo non fosse arrivata già, prima ancora che potessero fare conoscenza.

Da sotto il kimono la ragazza indicò Luffy e uno strano disegno si illuminò sul suo dito indice, continuando per il suo braccio sinistro. Ma il motivo tatuato veniva interrotto dal tessuto del kimono e ripreso solo sul suo volto e saliva dal collo fino all'occhio destro.
Le foglie ricominciarono ad agitarsi, i cristalli appesi sull'altare si muovevano seguendo il vento prodotto dal fruscio delle stesse foglie e i capelli di Yuma iniziarono ad alzarsi.

<<Mhh? Cosa c'è, perchè mi indichi?>> chiese Luffy, inclinando la testa.

Allora il vento diventò più forte, il tatuaggio più luminoso e gli occhi rossi più sanguinosi, fino a quando il rumore di una katana la fermò e si voltò verso il responsabile. Zoro stava estraendo una delle sue tre katane, ma la rimise immediatamente a posto quando constatò che la ragazza non stava attaccando il suo capitano.

<<Forse è il caso di andare via>> Tsuru si inchinò ripetutamente, scusandosi del comportamento dei due ragazzi.

Quando gli ospiti lasciarono il tempio, questo diventò nuovamente buio e spoglio di qualsiasi calore. Ora era freddo e il vento che circolava nel tempio non la smetteva di agitarsi.
Quando l'ultimo andò via, Yuma sorrise. Nessuno era mai riuscito a tenerle testa come dimostrò capelli di muschio, che aveva richiuso la porta alle sue spalle.

Non aveva paura di lei, non aveva timore di attaccarla pur essendo una donna.
Così il Drago d'inverno ritornò a meditare, mentre il vento rallentava e le foglie si muovevano intorno a lei lentamente.

Drago d'inverno ఌ Roronoa ZoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora