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Drago d'inverno viaggiava ad alta quota, condividendo la sua vista con la giovane Yuma. Aveva trovato Luffy nella miniera, ormai usata come prigione, di Udon. E insieme a lui c'erano molti altri prigionieri.

Ma l'attenzione della giovane si spostò verso il centro della capitale, che pullulava di gente. Lì, proprio come aveva detto Brook, non solo si tennero i funerali della donna più bella di Wano, ma Yasu stava per essere giustiziato davanti a centinaia di persone.

Nascosta dietro una colonna, Yuma cercò le figure di Toko e della donna, prima che qualcuno potesse accorgersi di loro. Invece si lasciò distrarre dalle urla contrastanti di uomini e donne, tra di loro quasi nessuno voleva quell'uomo vivo.

Una volta quell'uomo era un Daimyo di Wanokuni e servì il clan Kozuki insieme ad Oden in persona. Allora veniva ricordato come un uomo rigido e severo, ora era ricoperto di sangue e sorrideva non per volontà per sua, anche lui era stato vittima delle pazzie del frutto artificiale, lo smile.

Se solo quel viziato shogun avesse compreso le azioni di Yasu, non sarebbe finito in quel modo.

<<Ci sono due cose per cui devo scusarmi con tutti voi!>> urlò Yasu <<E una cosa che devo dire a quello scemo shogun di Orochi>>

La valanga di gente che arrivava per assistere alla sua morte, non sarebbe finità così preso e le possibilità di salvarlo in tempo iniziavano a scarseggiare. Finche ci sarebbe stata tutta quella gente, quei bambini, Yuma sarebbe rimasta nascosta per evitare di attirare l'attenzione a causa della brutta reputazione che si era fatta.

<<Guardatevi intorno, ammirate la beltà della capitale dei fiori!>> continuò ad urlare l'uomo <<Questi paesaggi sono stati progettati da generazioni dal clan Kozuki! Mi hai sentito Orochi? Queste vaste terre, i fiumi e i villaggi! Tu non hai fatto altro che lodarle con la tua cupidigia>>

La tensione saliva, la gente fremeva e Yuma sapeva che da lì a poco, con l'arrivo di Orochi sarebbe scoppiato il caos. Eppure stava assistendo alle parole di uno dei pochi uomini che non l'aveva mai fatta sentire un mostro e l'aveva accettata per com'era.

<<E ora c'è una cosa per cui devo scusarmi con tutti voi!!>>

Yuma aveva appena scrutato due uomini armati che la stavano osservando da un po', avrebbe dovuto cambiare nascondiglio.

<<Si tratta di quel rebus che sta circolando da qualche giorno nella capitale>> ma dopo le parole di Yasu si fermò per paura che potesse mandare al monte il piando di Kin'emon. <<Il nome Kozumi non dispone di alcuna forza in grado di vendicarsi, così ho creato io stesso i rebus>>

Yuma rimase immobile co la bocca spalancata, non accorgendosi minimamente di essere finita in mezzo alla folla, con il rischio di essere riconosciuta. Poco importava, in quel momento era rimasta senza parole dalla confessione di Yasu, che le aveva appena salvato la vita. Era stata lei a creare i rebus, ma lui si era preso tutte le responsabilità.

Si scervellava di capire per quale motivo lo avesse fatto, perchè stesse cacciando tutte quelle scuse.

<<Era tutto uno scherzo! HAHAHAHAHA!>> rise lasciando i presenti senza parole

<< Che diavolo stai facendo Yasu>> sussurrò Yuma, solo allora tornò a guardarsi intorno, mentre l'uomo continuava ad attirare l'attenzione di tutti.

<<ECCOLA PRENDIAMOLA>> gli stessi samurai che la stavano pedinando da un po', la trovarono nuovamente. Ora Yuma non avrebbe più avuto modo di pensare alle parole di Yasu, doveva solo scappare.

Si intrufolò tra la gente, non si rese minimamente conto di coloro che stava spingendo o buttando per terra, doveva assolutamente allontanarsi quanto più possibile o non sarebbe riuscita a sopravvivere, mentre Drago d'inverno era lontano da lei.

<<PRENDETELA! DRAGO D'INVERNO STA SCAPPANDO>> sentendo quel nome pronunciato da uno dei samurai, molte persone iniziarono a scappare, notando la sua figura. Alcuni tentarono persino di prenderla, ma Yuma aveva sviluppato un modo efficace per far perdere le sue tracce.

All'arrivo di Orochi davanti al padiglione dove si trovava Yasu, quasi nessuno prestava attenzione a quello che l'uomo diceva. In mezzo alla folla si crearono enormi corridoi di gente, che lascava passare i samurai.

Quando trovò un vicolo cieco, però, Yuma non fu più i grado di scappare ed uno dei samurai riuscì a prenderla facendola cadere per terra. Cercò di lottare con tutte le sue forze, ma non c'era più nulla da fare, quando alzò lo sguardo Orochi aveva già sparato il primo colpo.

I loro sguardi si incrociarono per un solo istante. Yasu guardò dritto negli occhi di Yuma e le sorrise, per poi lasciarsi abbandonare ai successivi spari di Orochi che non gli diede tregua.

Risate. Era tutto ciò che quella povera gente riusciva ad esprimere anche davanti ad un gesto del genere. Yuma digrignò i denti e una lacrima silenziosa sfuggì al suo controllo, cadendo sul terreno secco. Venne ammanettata e fatto in modo che non scappasse, dal momento che le manette erano fatte di agalmatolite.

Chiuse gli occhi per un breve istante e si unì alla vista del drago che ora era nascosto tra le mura carcerarie di Udon ed osservava la lontano ciò che succedeva a Luffy.

<<Perdonami Drago d'inverno>> sussurrò senza farsi ascoltare dai samurai, che iniziarono a spingerla e portarla via da lì.

<<NO PICCOLINA LEVATI DA LI' AHAHAHAH>> alcune persone iniziarono ad urlare e stringersi ancor di più intorno alla recinzione nella quale giaceva il corpo senza vita di Yasu. Lì davanti al defunto padre, Toko era inginocchiata con in mano un piccolo contenitore.

<<Perdonami Drago d'inverno>> ripetè Yuma, come se volesse preannunciargli ciò che avrebbe fatto.

<<Smettila di parlare da sola e cammina, questa volta non sfuggirai a Orochi>> la spinse il samurai.

Con un gesto veloce, tirò un calcio al samurai che la stava spingendo, prese la sua katana e tentò in tutti i modi di spezzare le manette, senza nessun risultato. Aveva bisogno della chiave o non sarebbe mai riuscita a fermare Toko.

<<Dove credi di andare?>> urlò il successivo samurai.

Yuma rischiò di essere colpita, ma abbassò istintivamente la testa, facendo arrivare il colpo al samurai alle sue spalle. Tirò un colpo con le manette all'uomo che si trovava di fronte a lei. Era lui quello con la chiave.

Intanto molte persone scapparono da li, ma niente e nessuno avrebbe fermato la furia di Orochi, che sparò un altro colpo e poi un altro ancora.

E così...se non fossero arrivati in tempo, la vita di Toko sarebbe terminata miseramente, lo stesso giorno in cui morì il padre.

<<C'è ne hai messo di tempo>> sussurrò Yuma, che teneva stretta tra le sue braccia la bambina.

<<Sono arrivato prima di te drago donna. Sbaglio o ti stavano per catturare?>> replicò Zoro, che con la sua katana deviò il proiettile appena in tempo.

<<Ti sembra modo di parlare ad una donna?>> gli chiese schifato Sanji, anche lui arrivato appena in tempo.

Yuma era riuscita a liberarsi e raggiungere la bambina prima ancora che Orochi potesse sparare nuovamente e si ritrovò in mezzo ai due membri dei Mugiwara.

<<Sta zitto rincoglionito>> gli urlò Zoro.

<<DRAGO D'INVERNO!>> urlò Orochi dall'alto della sua carrozza << Questa volta non mi sfuggirai>> sparò alcuni colpi in aria, aumentando il caos.

Drago d'inverno ఌ Roronoa ZoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora