9 ఌ

233 17 0
                                    

Le gocce di sangue scesero su tutta la gamba, fino a cadere a terra. Si chiese se Drago d'inverno stesse bene nonostante quella ferita, eppure per lui quello era solo un piccolo graffietto, niente di più.

<<Mi spieghi che problemi hai? Perchè ti sei ferita da sola?>> Zoro guardava la ferita di Yuma e più la ragazza affondava gli artigli nella pelle, più il sangue usciva in modo incessante <<Smettila cretina, vuoi dissanguarti?>> le bloccò la mano, ma dovette ritirarla subito, quando si accorse di essersi bruciato dopo aver toccato il tatuaggio.

La guardò in modo confuso, ma vide in lei uno sguardo carico di odio e frustrazione, come se in fondo quel dolore che si era auto provocata non le faceva nulla, in confronto a quello che sentiva da tantissimo tempo.

Zoro osservò le sue gambe. Erano liscie, candide come la porcellana, eppure la gamba destra riportava alcuni segni e cicatrici di cui rimase stranamente ipnotizzato già la prima volta che le vide.

<<Non ti immischiare spadaccino. Non è una questione che ti riguarda>> gli alzò il mento, con la mano insanguinata. Gli artigli della mano tatuata, scivolarono lungo la sua guancia, fino a toccare il labbro inferiore e cadere a peso morto sul suo petto. Non aveva il minimo timore di lui, ma provava un certo interesse a farlo allontanare quanto più possibile dalle sue questioni. Da quando era in sua compagnia, Yuma aveva rischiato la vita più e più volte, quando invece avrebbe potuto seguire Kin'emon con il resto del piano, assicurandosi che Drago d'inverno non fosse troppo lontano da lei.

Non si lamentava di trovarsi in mezzo ai Mugiwara, di cui tanto aveva sentito parlare nell'ultimo periodo, ma era lo spadaccino a non andarle a genio. Era testardo, orgoglioso, si addormentava con una facilità spaventosa e i suoi unici istinti animaleschi erano usare le katane e bere. Non esisteva nient'altro in quel cervello, tanto e vero che aveva un pessimo orientamento.

Mentre passava in rassegna ai soli aspetti negativi di Zoro, quest'ultimo non si era lasciato sfuggire il cedimento nelle gambe della ragazza e il suo rossore nel viso dovuto ,probabilmente, al tatuaggio che continuava a bruciarle.

<<Vai via da qui, non ti reggi in piedi...>> le disse, appoggiando saldamente la mano dietro la schiena della ragazza, che sembrava sul punto di svenire.

In quel frangente arrivarono altri nemici, ma contemporaneamente gli occhi di Yuma erano collegati a quelli di Drago d'inverno. Una donna alta e possente stava distruggendo Udon, solo perchè nessuno le aveva dato di mangiare. Era la furia di Big Mom in persona.

Drago d'inverno, per quanto potesse rimanere nascosto, riemerse per difendere Luffy da alcuni attacchi improvvisi. La sua agitazione indeboliva Yuma, la quale era nuovamente su un punto di non ritorno.

<<Il drago sembra che stia soffrendo>> con gli ultimi respiri che gli rimanevano in corpo, Luffy indicò Drago d'inverno, che si contorceva su se stesso.

Era così temibile, che nessuno osava avvicinarsi a lui, tranne i piccoli Momonosuke e Tama, che provavano a calmarlo, accarezzandogli il muso.

<<E' agitato per qualcosa, ma non porta ferite>> osservò Kawamatsu, uno dei Nove Foderi Rossi <<E' la prima volta che conosco personalmente questo drago>>.

Drago d'inverno si agitò e la temperatura corporea salì. <<Ti prego Chopper fai qualcosa per lui>> piagnucolò Momonosuke, rivolgendosi al piccolo medico indaffarato a cercare un anticorpo utile per Luffy.

Lasciò per un attimo quello che stava facendo e si avvicinò al drago, toccandogli il muso. Scottava e i suoi lamenti si facevano sempre più sottili e docili. <<Ha bisogno di Yuma. Probabilmente non possono rimanere lontani a lungo>>

Quando gli occhi di Yuma tornarono a contemplare lo sguardo severo di Zoro, era troppo tardi. L'aveva lasciata in un angolo, riprendendo a combattere contro i samurai che si erano schierati dinanzi a lui. L'aveva abbandonata a se stessa, senza sapere che l'attimo dopo non fu lui a salvarle la vita, quando un samurai tentò di portarla via.

Fu il tatuaggio, che bruciò il tentativo di rapimento a salvarla.

<<Occupati di lei>>

Alle parole di Zoro, un cyborg si presentò davanti a Yuma e la raccolse da terra con molta delicatezza, come se avesse paura di smontarla in pochi attimi. La ragazza tentò di nascondere la mano nella manica, per evitare che il mugiwara Franky, si bruciasse, ma il calore della sua pelle era esponenziale, che il restante tatuaggio sulla schiena, coperto dagli strati del kimono e delle fasciature, bruciava più della sua mano.

<<Ti brucerò>> sussurrò la ragazza <<lasciami a terra>> la mano cadde penzoloni, così come la testa.

Prima che i suoi occhi si chiudessero, Yuma si voltò per l'ultima volta verso Zoro. Aveva difeso Hiyori, portandola in salvo e scappando finalmente da quello scenario di confusione. La vista iniziò a farle brutti scherzi, ma si assicurò di vedere Zoro il più lontano possibile da quel luogo.

Nella sua mente, alcune immagini iniziarono a girare come un disco continuo. Orrori, sangue, distruzione e lamenti continui, riusciva a sentirli come se li stesse rivivendo ancora. Si lasciò abbandonare e i suoi occhi si chiusero, come quelli del drago.

Drago d'inverno ఌ Roronoa ZoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora