Il Joker fece salire nella stanza del ballerino una cameriera e un suo scagnozzo, la prima aveva il compito di pulirlo e fargli indossare un semplice intimo nero attillato, Il secondo doveva sorvegliare che non si ribellasse e tentasse la fuga.
Nel frattempo erano arrivate le analisi della preda ed era in salute, nessun tipo di malattia, ora poteva passare allo step finale prima di iniziare a giocare con lui.
La cameriera scese e comunicò che il ragazzo era pronto, lo scagnozzo rimase su per ammanettarlo nuovamente.
Poco dopo salì il tatuatore di fiducia, aveva una stretta cerchia di conoscenze fidate, il suo compito era semplice, incise nel polso destro le iniziale "PDJ", che stava a significare proprietà del Joker.
Il ballerino cercò di sopportare il dolore stringendo i pugni, non poteva fare altro visto che era immobilizzato da quelle maledette catene.
Chiunque avesse visto quel marchio sapeva che doveva tenersi alla larga, non doveva essere sfiorato nemmeno con un dito o sarebbe finito inghiottito dalla terra privo di vita.
Nessuno doveva osare toccare ciò che gli apparteneva.
Una volta che scese il tatuatore salì le scale, era ora di presentarsi alla sua preda.
Si avvicinò al letto mentre il ballerino teneva lo sguardo fisso nel suo, lo stava quasi sfidando, la cosa gli piaceva, aveva fegato il ragazzo.
Si sedette sul letto vicino a lui, gli indicò il polso dove era appena stato tatuato."Ora mi appartieni. Questo vuol dire che sei di mia proprietà".
Disse ghignando."Non sarà un tatuaggio a rendermi tuo".
Controbatté acidamente la preda."Ohhhh certo, questo è solo l'inizio". Rimarcò con un tono di sfida prima di alzarsi e uscire dalla stanza.
Le cameriere iniziarono a preparare la tavola per la cena, il Joker e il ballerino avrebbero avuto la loro prima cena.
Chiamò una cameriera uno suo scagnozzo."Dovete lavare e vestire la preda, voglio che indossi l'abito rosso bordò. Ovviamente al posto delle manette avrà il collare che conoscete molto bene".
Disse autoritario il Joker."Sarà fatto signore".
Risposero entrambi prima di dirigersi nella stanza del ballerino.Entrarono e lo sguardo del ballerino fu subito su di loro, sospirò, ogni volta che si presentavano in camera era perché successivamente avrebbe avuto a che fare con il loro capo.
Venne liberato dalle catene, lavato e vestito, si lasciò fare perché lo scagnozzo aveva la stazza di un armadio a diverse ante.
Sussultò solo quando gli venne agganciato il collare al collo, un oggetto di metallo nero opaco, lo toccò chiedendosi a cosa servisse."E questo?"
Domandò titubante al bestione che glielo aveva appena messo."Fai qualcosa di stupido e scoprirai subito cos'è in grado di fare questo bel collare nero".
Ghignò in risposta.Quella frase bastò per far sbiancare il ballerino che venne successivamente accompagnato nella sala da pranzo.
Il bestione gli spostò la sedia e lo invitò a sedersi appoggiando una mano sulla spalla e spingendolo giù, la delicatezza non era presente in quella villa.
Il Joker arrivò qualche istante dopo sedendosi a capo tavola vicino al suo "ospite" che lo guardò schifato."Hai intenzione di guardarmi in quel modo per tutta la cena?"
Lo provocò.Non ricevette risposta, arrivarono le cameriere che portarono una tagliata accompagnata da delle verdure.
Il ballerino con una mossa fece cadere a terra le posate, raccolse il coltello pronto per usarlo contro il suo sequestratore, peccato che lui avesse già capito le sue intenzioni, ormai sapeva cosa passasse per la testa delle sue prede.
Infatti si alzò all'istante e premette il pulsante del telecomando che teneva in mano, partì una scossa dal collare del ballerino, aveva fatto appena in tempo a rialzarsi con il busto prima che partisse.
Perse la presa del coltello e digrigno i denti cercando di sopportare il dolore, ora aveva capito perfettamente le parole del bestione.
Il Joker rilasciò il pulsante del telecomando e la scossa si fermò facendo riprendere il respiro alla povera vittima che si risedette subito."Penso che tu non voglia riprovarlo, ti conviene goderti la cena".
Disse prima di tagliare la sua carne gustando poi il primo boccone.Il ballerino lo fulminò con lo sguardo mentre cercava di regolare il respiro, iniziò a mangiare, voleva godersi almeno la carne, era da tanto che non mangiava qualcosa di così succulento.
La cena terminò nel silenzio più assoluto, arrivò il dolce, un tiramisù che venne gustato da entrambi."Mark".
Disse il Joker attirando l'attenzione del ballerino che si stupì di sentire il suo nome uscire dalle sue labbra."Pensavi che non sapessi il tuo nome?"
Il Joker fissò lo sguardo perplesso del suo "ospite"."Pensavo non ti importasse sapere il nome del tuo giocattolo".
Controbatté Mark bevendo un po' di vino pentito già di aver aperto bocca."Alcune informazioni sono utili, come un libretto d'istruzioni di qualsiasi oggetto".
Fu la risposta tagliente dell' opposto.Mark quasi non si strozzò con il vino.
-Un libretto d'istruzioni? Fai veramente schifo-.
Pensò riuscendo poi a buttare giù il vino."Stasera inizieremo la tua purificazione".
Si puli la bocca con un tovagliolo.Chiamò il suo scagnozzo che afferrò Mark per un braccio e lo fece alzare.
"Preparatelo".
Concluse il Joker prima che la sua preda venisse scortata in camera sua intimorita per quello che sarebbe successo a breve.
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Il Joker
RomanceATTENZIONE: QUESTA STORIA CONTIENE CONTENUTI FORTI. I protagonisti sono tutti maggiorenni ATTENZIONE: QUESTA STORIA È FRUTTO ESCLUSIVAMENTE DI IMMAGINAZIONE, NE FATTI, NE PERSONAGGI SONO REALI Jackson soprannominato Joker, per il suo sadismo e la s...