-Ti devo punire, mi stai confondendo, ti devo punire, stai scombussolato la mia mente, ti devo punire-. Pensò il Joker mentre guardava Mark sullo schermo della telecamera, stava dormendo mentre lui non ci riusciva.
In quel momento non c'era traccia di Jackson, lo aveva seppellito sotto la maschera del "Il Joker".
E come aveva imparato a parlare Jackson aveva anche imparato ad amare solo un'unica persona, suo fratello.
L'unico che gli aveva dimostrato affetto, l'unico che si prendeva cura di lui anche se era il più piccolo.
Dopo ogni punizione si prendevano cura a vicenda, si asciugavano le lacrime e si medicavano le ferite, combattevano insieme, ma uno di loro aveva deciso di deporre le armi, di lasciarlo solo quando lui era tutto il suo mondo.
Da quel giorno Jackson aveva deciso che il suo amore lo aveva raccolto e portato in fondo al mare suo fratello, mentre lui avrebbe portato la maschera del "Il Joker".
Ma ora non capiva perchè sembrava che il suo cuore non accettasse più quella condizione, non quando riguardava Mark, non voleva riprovare quel sentimento, non avrebbe permesso che riemergesse.Ecco perchè andò nella sua camera, lo guardò dormire per qualche secondo, la ragione era scomparsa, ora c'è solo il vuoto.
Silenziosamente si avvicinò, salì sopra di lui, di scatto Mark aprì gli occhi sentendo un peso schiacciarlo, si trovò sopra di lui "il Joker", perchè Jackson lo aveva riportato affondo.
In un breve attimo il ballerino si trovò le sue mani strette al collo."NON POSSO, NON POSSO, NON PUOI FARMI QUESTO". Disse urlando mentre stringeva la sua presa. Aveva lo stesso sguardo di allora, lo ricordava bene Mark.
Mark iniziò a cercare aria, stava provando la stessa sensazione della prima volta.
"Ti prego Jackson, fermati". Disse con un filo di voce, cercò di mantenere lo sguardo su di lui.
Al Joker bastò udire il suo nome pronunciato dal ballerino, mosso da chissà cosa, allentò la stretta finché lasciò la presa.
"ODIAMI, FUGGI, LASCIA CHE MUOIA".
Urlò mettendo le mani ai lati della testa di Mark, le strinse in due pugni conficcandosi le unghie dentro il palmo.Teneva lo sguardo basso, non avrebbe retto i suoi occhi, i suoi maledetti occhi, quelli che stavano iniziando a scavare sempre più affondo.
Mark riprese fiato, gli alzò il viso con una mano per guardarlo negli occhi."Non riesco ad odiarti, come non riesco a fuggire da te".
Gli disse con un tono calmo."PERCHE'?" Urlò, non capiva perchè si ostinasse a rimanere.
"Al momento non lo so". Rispose portando una mano sopra alle sue.
A quel tocco "il Joker" sfilò subito la sua mano, come se si fosse scottato. Si alzò da lui e se ne andò senza aggiungere altro.
Una volta che fù in camera iniziò a gettare a terra qualsiasi cosa si trovasse sopra la scrivania, dalla sua rabbia si salvarono solo il computer e il portafoto.
A terra finirono penne,fogli e un bicchiere che si frantumò in diversi pezzi.
Prese il portafoto e scivolò una lacrima solitaria dal suo volto."Avrei voluto morire io al posto tuo. Eri più degno tu di questa vita".
Si sedette ai piedi del letto con le gambe raccolte al petto continuando a tenere in mano il portafoto.
"Lui sta diventando un problema fratellino. Ho giurato che non avrei mai provato più niente e ora mi sembra che lentamente la mia promessa si stia sgretolando".
Accarezzò la foto e si voltò verso lo schermo del computer dove era collegata la telecamera, vide Mark sveglio, disteso a letto, non si era scomposto, continuava a rimanere lì.
"Non voglio portarlo affondo con me, perchè non se va. Avrebbe di meglio, come lo potevi avere tu se non avessi preso quella decisione".
Si alzò e ripose il portafoto al suo posto, prese un sonnifero e attese che facesse effetto, non sarebbe riuscito a dormire senza, non dopo quello che aveva fatto, non dopo quello che stava iniziando a provare.
Prima di cadere tra le braccia di Morfeo disse pensando a Mark."Sono un egoista ma per fortuna sei rimasto".
Fù tutto ciò che riuscì a dire prima che i suoi occhi si chiudessero portandolo nel mondo dei sogni, perchè anche quello era riuscito a fare il ballerino. A dargli finalmente una tregua dai suoi incubi.
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Il Joker
RomanceATTENZIONE: QUESTA STORIA CONTIENE CONTENUTI FORTI. I protagonisti sono tutti maggiorenni ATTENZIONE: QUESTA STORIA È FRUTTO ESCLUSIVAMENTE DI IMMAGINAZIONE, NE FATTI, NE PERSONAGGI SONO REALI Jackson soprannominato Joker, per il suo sadismo e la s...