2. Ruled by Secrecy

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CAPITOLO II

RULED BY SECRECY

Beauty queen of only eighteen
She had some trouble with herself
He was always there to help her
She always belonged to someone else

                          Maroon 5, She will be loved

Si facevano chiamare Blue Ladies, un'autentica ironia che non doveva essere loro sfuggita quando avevano scelto quel nome. Voleva indicare il colore della loro casa, il blu, e non che ci fosse qualcosa di malinconico in quel gruppetto di Ravenclaw che regnavano sulla vita sociale della scuola.

Tess Steeval, la gemella di Terry, avanzava in quel momento lungo il corridoio del terzo piano dell'ala est di Hogwarts insieme a due delle sue migliori amiche, Reese Hewitt e Jalice Love. Al collo sopra la cravatta avevano una la sciarpa di seta blu e argento che sostituiva il giubbetto blu, con la scritta Blue Lady sulla schiena, che portavano quando non dovevano indossare la divisa.

La seconda particolarità del loro abbigliamento non sfuggiva mai ai ragazzi che le incrociavano negli spazi comuni: nessuna delle Ladies dopo il secondo o terzo anno sembrava aver comprato la gonna della divisa, semplicemente sembrava che loro crescessero e le loro gambe si allungassero lasciando quelle gonnelline sempre uguali a loro stesse, a coprire lo stretto indispensabile.

In quella precisa mattina di fine settembre i maschi che attraversavano il corridoio, parevano improvvisamente molto interessati alla pavimentazione di pietra e anche molto distratti visto che dovevano raccogliere da terra, rialzandosi con casuale lentezza, ogni sorta di cose che cadevano loro di mano e dalle tasche.

Tess, giunta all'altezza della porzione di Palude Portatile lasciata lì da Vitious in onore e ricordo dei gemelli Weasley, rivolse un sorriso allegro a Hermione e Ginny che giungevano dal lato opposto del corridoio – Ciao cognata! – gridò allegramente rivolta a Ginny che agitò la mano in segno di saluto.

Theresa Steeval, Tess, ogni volta che avvistava uno dei due Weasley li salutava chiamandoli cognati e non tanto perché Ginny in quel periodo uscisse con Terry, cosa che sapeva benissimo essere momentanea, quanto perché qualche anno prima aveva visto Charlie Weasley alla Coppa del Mondo di Quidditch e a detta sua lo avrebbe sposato non appena fosse riuscita a volare in Romania. Nel frattempo cercava di non arrivare dal suo grande amore del tutto priva di esperienza.

Quando raggiunse le due Gryffindor fece cenno alle amiche di proseguire e si fermò sorridendo.

- Scusa Granger, posso farti una domanda? -

Hermione la guardò perplessa – Certo. –

- E' vero che hai mollato il Re? – domandò strizzando l'occhio a Ginny in segno di scuse.

Hermione inarcò un sopraciglio indecisa se infuriarsi o meno davanti a quella domanda così diretta e personale che per di più le veniva posta da una semisconosciuta, rimediò domandando con una certa ferocia – Chiedo scusa? –

Tess sorrise, aveva sognanti occhi azzurri e una chioma di seta dorata, liscia e perfetta che si vociferava tenesse la piega anche durante le corse clandestine con le scope di cui era un'appassionata. Nel suo sorriso non c'era niente di ostile.

- Ecco, lo so che non sono fatti miei, fa nulla... non devi rispondermi, sono la solita scema. -

Ginny tossicchiò e a Hermione parve che lo facesse per nascondere una risatina.

Ronald Weasley, The King, era uno dei personaggi più in vista della scuola, di una famiglia purosangue molto conosciuta che aveva sfornato studenti di Hogwarts che avevano sempre fatto parlare di sé, inoltre era campione della squadra di Quidditch di Gryffindor. Erano ormai settimane che si erano lasciati definitivamente e ormai Hermione aveva fatto l'abitudine alle occhiate, alle conversazioni che si interrompevano quando lei arrivava, alle domande velate e alla malcelata curiosità di cui erano oggetto lei e Ron quando si trovavano nella stessa stanza.

The Ground Beneath Her FeetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora