capitolo 6

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18 luglio 2022

Non ho il coraggio di uscire dalla tenda. Stanotte non ho chiuso occhio, sia per la tristezza, sia perché sono stata psicoanalizzata da Rebecca. Ho parlato tutta la notte di Alessandro. Io che, dopo la vicenda con Marco, passo tutta la notte a pensare e a parlare di un ragazzo...

Quando le altre si svegliano, si meravigliano di vedermi ancora a letto a quell'ora.

"Linda? Ma stai bene?" mi chiede Sofia vedendomi avvorticciolata nelle coperte.

"Si" rispondo coprendomi la faccia con il lenzuolo.

"Linda? Ancora a letto? Alle 14.30?" chiede Lavinia entrando in camera.

"Qui abbiamo un codice rosso"

"Lindona del mio cuore, che hai fatto ieri sera?" mi chiede Lisa, mancava solo lei.

"Niente" sussurro da sotto le coperte.

"Allora alza il culo che oggi si deve far vedere a quei cazzoni come si gioca a pallavolo" e Lisa mi strappa via le coperte dal corpo.

"No, oggi non ce la faccio. Mi fa malissimo il ginocchio." mi invento.

"Ma non dire cazzate!" mi rimprovera Rebecca "Alzati ora" mi intima "O dico a tutte perché stai così" mi sussurra all'orecchio.

Sbuffo e rotolo giù dal materasso.

"Che volete mangiare?" chiede Sofia guardando nel mini frigorifero. "Pasta al pesto? Pasta panna e tonno? Hamburger? Toast?"

"Andiamo a mangiare al bar?" propone Lisa.

"Si, credo sia l'idea migliore" risponde Rebecca concordando poi con le altre.

"Io sento di avere ancora i postumi di stanotte: ho bevuto un po' troppo, quindi credo di non riuscire a pranzare. Vi aspetto qua alla tenda." cerco di inventarmi una scusa per non uscire dalla tenda ma queste non mollano.

"Vieni ma non mangi, almeno non rimani sola"

"Ma no, non ho problemi a rimanere qua sola"

"Linda Martini alza il culo e monta sulla bici" mi ordina Rebecca con la rabbia alle stelle. Sbuffo e così sono costretta a seguirle.

Prego ogni divinità esistente nel cielo per non farmelo incontrare. Per favore, fate che sia ancora a dormire.

Arriviamo al bar.

"Fate ancora qualcosa per pranzo, vero?" chiede Lavinia speranzosa affacciandosi al bancone del bar.

"Guarda, mi sono rimaste una porzione di gnocchi al pomodoro, una schiacciatina con crudo e mozzarella e due panini cotto e fontina" dice il barista

"Prendiamo tutto con tre caffè, una redbull e una coca zero"

Niente traccia di Alessandro e i suoi amici. Perfetto. Basta farsi trovare a vomitare in bagno alle 19 almeno non sono costretta a vederlo oggi visto che poi la sera usciamo in centro.
Bevo il mio caffè in silenzio con gli occhi bassi, anche se sento gli occhi delle mie compagne fisse su di me.

"Ci devi per caso dire qualcosa?" mi chiede poi Lisa scrutandomi.

"No?" rispondo poco convinta

"Che hai fatto ieri sera?" mi chiede poi Sofia gentilmente poggiando una mano sul mio braccio quasi come per consolarmi.

"Ho bevuto come voi" rispondo continuando a bere il mio caffè.

"Eh dai, e si è capito che è successo qualcosa che ti ha sconvolto. A noi lo puoi dire." mi dice poi Lavinia con un sorriso gentile.

Destinati a non essereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora