capitolo 13

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26 agosto 2022

"Rebecca Esposito, sempre la solita storia!" urlo al telefono dato che ancora non è scesa.

"Arrivo, arrivo" mi dice lei riattaccando.

"Eh dai, almeno una volta potresti farti trovare giù pronta!" esclamo arrabbiata appena sale in macchina.

"Disse quella che è arrivata quaranta minuti dopo l'orario stabilito"

"Appunto! Io ho pure fatto tardi e te non eri comunque pronta."

"Zitta" dice attaccando il suo telefono al bluetooth della macchina per avviare la sua playlist.

"Chi ti ha autorizzato a mettere la tua musica? Devo ricordarti la regola macchina mia, musica mia?"

"Eh dai, una volta lasciami il comando!" mi supplica. Così sbuffo e le lascio lo stereo libero.

"Niente Ultimo, niente Achille Lauro, niente Shiva, niente Alfa e il resto di quella gente" la ammonisco

"Non ti preoccupare" mi dice lei facendo partire La coda del diavolo di Rkomi ed Elodie, che iniziamo a cantare insieme.

"Allora? Com'è andata sta vacanza in Puglia?" chiede appena finisce la canzone.

"Pietra sopra, per favore"

"Com'è che è stata così terribile?"

"Va beh, già sai mezze cose, te l'ho raccontate al telefono"

"Si, quelle poche volte che ti prendeva la rete. Ma davvero eri in una strada deserta, buia e da sola?"

"Ti giuro. La casa era davvero bella, spaziosa e moderna. Ma la zona faceva pietà. A parte che eravamo sperduti nel nulla, poi la Tim lì non prendeva, il mare bello distava in macchina quaranta minuti minimo da casa. Per non parlare dei miei genitori..."

"Che è successo?"

"Ma come! Non ti ho raccontato tutte le volte che si mettevano a discutere per cose stupidi e inutili? Un giorno mia madre ha comprato il panino per il pranzo solo per lei. O quando mi cazziavano per qualunque cosa facessi? Ti giuro, mi sembrava di essere in un regime totalitario. E poi si chiedono perché non voglia più fare le vacanze con loro..."

"Va bene" fa una pausa "Non voglio rovinare subito la vacanza in partenza, ma Alessandro?" chiede poi abbassando la musica

"Chi?" le rispondo tenendo gli occhi fissi sulla strada e stringendo lo sterzo con forza

"Non ti ha risposto al messaggio?"

"Magari. Non l'ha nemmeno visualizzato. Ma va bene così." le replico sconsolata

"Vieni qua, facciamoci una bella foto per mostrargli che andiamo a spassarcela a Riccione!" mi dice per poi scattare una foto da caricare nelle storie di Instagram.

"Potevi sorridere un po' di più" commenta

"Parlami invece di Cecina. Com'è stata?" le domando per cambiare discorso e non pensare più a Alessandro

"Come tutti gli anni. Ci siamo divertiti, ma niente di che. Senza la mia migliore amica non riesco a divertirmi a pieno."

"Scema" le dico sorridendo

"Ehi allora sorridi!"

"Con le persone giuste, si"

"Quanto dura il viaggio?"

"Due ore se prendiamo l'A1 e poi l'Autostrada Adriatica"

"Possiamo fermarci una volta, vero? Perché mi scappa già la pipì..."

Destinati a non essereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora