capitolo 18

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18 settembre 2022

"Ciao, sono Miranda e sono la ragazza perfetta"

"Sento un po' di gelosia nella stanza" dice Rebecca girando sulla seggiola girevole.

"Gioco pure a calcio, quindi non manco la palla e non prendo gli stinchi del mio avversario"

"Dai, questa potrebbe essere una buona tattica per vincere una partita"

"Frequento l'Accademia di Belle Arti perché ho un talento"

"Anche te hai tanti talenti, dai"

"Tipo?" mi fermo un attimo fissando Rebecca intensamente per poi riniziare a camminare in su e giù per la stanza.

"Beh, tipo...cantare? No. Ballare? No. Cucinare? Assolutamente no. No ma dai, te sei brava a disegnare!"

"Sono mediocre nel disegno, non è un talento"

"Mettila sul piano filosofico: non è talento solo cosa sappiamo fare, ma anche cosa siamo. Sei una persona generosissima te!"

"Lei sarà sempre una marcia in più rispetto a me. Avrà sempre la meglio su di me. Lui sceglierà sempre lei in confronto a me." dico sconsolata fermandomi e gettandomi sul letto. Lei si alza e si siede sulla materassa accanto a me.

"Senti, non lo dico perché sono la tua migliore amica, ma solo perché lo penso davvero. Secondo me Alessandro si è fidanzato con Miranda perché gli ricorda te. Poi va beh, ci sta che si stia affezionando a lei perché, mi tocca ammetterlo, è veramente la ragazza che ogni ragazzo vorrebbe al suo fianco, però davvero io sono convinta che lui quando l'ha conosciuta pensava di averti ritrovato e quindi ha affrettato le cose. E se ieri ti è sembrato che gli fosse passata, ti assicuro che sta con lei ma pensa a te. Dovevi vedervi su quel palco. Ah, ma puoi!" conclude lei il discorso tirando fuori il telefono e mostrandomi un video soddisfatta.

"Ci hai ripreso?" dico con la voce tremante mentre le prendo il telefono dalle mani.

"Non potevo perdere un momento del genere"
Guardo il video e non posso non iniziare a piangere vedendo come lui stia distante da me.

"Come fai a dire che non gli è passata? Guardalo!"

"Smettila, osserva bene la sua faccia" mi dice allargando lo schermo su di lui. È così bello. Effettivamente noto che diverse volte mi lancia occhiate e quando io sono completamente immersa nel testo mi fissa. Il momento peggiore è quando ci iniziamo ad avvicinare. "Se guardi per bene, è lui che inizia ad avvicinarsi a te. Non sei te che hai preso l'iniziativa!" osserva lei. E di fatto ha ragione. "Poi, non so perché tu abbia rovinato il momento allungando la mano. Ma sono sicura che, se tu non avessi provato ad invadere la sua zona, sarebbe scattato un bacio. Posso scommetterci la mia mano sinistra."

"Non dire sciocchezze!"

"Non sono l'unica a pensarlo"

"Miranda ha fatto qualche commento?"

"Non penso sappia di voi due, quindi era abbastanza tranquilla"

"Mio Dio, che merda la vita. Sarebbe potuto essere tutto così semplice e invece ho dovuto rovinare tutto."

"Dai, Linda, a volte è normale sbagliare"

"Si, ma non quando il tuo errore affetta la vita di così tante persone"

"Alzati ora, smettila di deprimerti. Andrea ci sta aspettando!"

"Andrea ci sta aspettando?" ripeto confusa "Per cosa?"

"Il giro in centro non ti dice niente? L'aperitivo? Mio Dio, ma allora eri veramente nella nebbia totale ieri sera. Quando siamo usciti dal Red Garter, Andrea ci ha chiesto se ci andasse fare una giratina in centro per poi fare un aperitivo insieme. Offre lui."

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