capitolo 12

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28 luglio 2022

Sono passati cinque giorni. Niente è cambiato, anzi, pare tutto peggiorato. Non ho ricevuto nemmeno un messaggio dalle mie amiche, mia madre mi critica per il mio comportamento e non riesco più a mangiare.

Una fottuta schifosa merda.

Oggi è il 28 luglio ed è il compleanno di Alessandro. Glieli faccio gli auguri? Ovvio, dai, infondo è solo educazione. Si ma cosa gli scrivo?

Auguri
No, troppo classico.

Auguri!
No, troppo zoomer.

Buon compleanno
No, troppo vecchio.

Hey, come va? Tanti auguri
No, mi manda a fanculo

Auguri🎂
No, mio Dio, non ho tredici anni.

Auguri🤍
No, il cuore me lo infila in parti oscure.

Tanti auguri di buon compleanno
No, quanti anni ho? 62?

Auguri barbetta
No, mi odierebbe.

Che palle. Non pensavo che mandare uno stupido messaggio di auguri fosse così complicato.

"Che fai stasera?"
mi decido a scrivere a Rebecca dopo così tanto tempo che non ci sentiamo.

"Mc con edo"
"Vuoi venire con noi?"

"Davvero?" le rispondo. Non credevo mi invitasse.
"Non vi disturbo?"

"Macché"
"È edo"
"Dai che ti fa bene"
"Credo che si debba parlare un po' noi due"

"Ma a lui non do noia?"

"Ma vien via, va"
"Alle 8 ci troviamo là"
"Non fare tardi come sempre"

Felice che Rebecca non ce l'abbia davvero con me, scendo di corsa in sala da pranzo per avvisare i miei che non ci sarò a cena e inizio a prepararmi, almeno mi faccio un giretto e prendo un po' d'aria.
Salgo in macchina, avvio la musica al massimo e inizio a cantare a squarciagola per le stradine di campagna fiorentine. E poi parte Save your tears. I ricordi prendono il sopravvento e così sono costretta fermarmi sul lato destro della strada per dare sfogo alle lacrime. Quando finisce la canzone, capisco che devo ricompormi, perciò riparto e decido di spegnere la musica per non causare altri ricordi che potrebbero portarmi nuovamente a scoppiare in lacrime.

Alle 19.45 mi trovo davanti al Mcdonald's di Via Senese. Rebecca ed Edoardo arrivano dieci minuti dopo e appena mi vedono si sorprendono del mio anticipo.

"Stai veramente male" esclama Rebecca appena scendo dalla macchina.

"Ciao Dardo" saluto il ragazzo che mi risponde con un sorriso. "Immagino che lui sappia tutto"

"Già" risponde lui "e io sto dalla tua parte" aggiunge poi

"Sono nel torto pieno, perché mai dovrei avere ragione?" chiedo non capendo il perché del suo supporto

"Andiamo a ordinare e poi ti spiego il mio pensiero. Ho bisogno di cibo per alimentare questo cervello." Rebecca gli tira una leggera spinta e poi gli dà un bacio. Sposto gli occhi perché mi ricorda Alessandro ma loro se ne accorgono e si allontanano un po'.
Entriamo e andiamo ai display per ordinare. Io prendo un pacchetto di patatine e un sundae al caramello. Quando arriva l'ordine ai nostri tavoli, Rebecca si meraviglia.

"Da quando un pacchettino di patate e un gelato rendono piena Linda Martini?"

"Non ho molta fame" le rispondo scrollando le spalle.

Destinati a non essereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora