capitolo 1

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13 luglio 2022

"Rebecca!" sbraito "Scendi cazzo! Siamo in ritardo" urlo dal finestrino della macchina.
Con tutta la calma del mondo, apre la porta di casa e si dirige verso il veicolo. Apre il bagagliaio e sistema con delicatezza la sua valigia, poi sale accanto a me.

"Ciao!" esclama tutta contenta.

"Devo smetterla di passare a prendere prima te..." dico borbottando mentre riaccendo la macchina.

"Dai che siamo in vacanza!" gridacchia lei tutta contenta.

"Ma in campeggio" sottolineo io.

"Ma in vacanza!" ribatte lei.
Proprio come una bambina matura di 20 anni, alzo il volume della musica per interrompere la conversazione.
È il turno di Sofia, che così come Rebecca, con calma scende dopo venti minuti. Solo Lisa si fa trovare pronta davanti al portone di casa sua con una valigia enorme.

"Guarda che si deve stare solo dieci giorni eh!" le dico io.

"Due/tre cambi al giorno fai veloce a impienare una valigia!" La aiuto a sistemarla, dato che non c'è più posto per i bagagli, vista anche la presenza delle buste della spesa.

"E allora, partiamo!" esclama Rebecca contenta battendo le mani.

"Regola numero uno, non facciamo soste perché sennò non arriveremo mai dato che abbiamo quasi un'ora di ritardo di già" inizio a elencare "Regola numero due, macchina mia musica mia; Regola numero tre, chi fa le puzze fuori dalla macchina"

Dopo un'oretta di viaggio, arriviamo al celebre campeggio Palma d'oro di Vada, dove troviamo Lavinia ad accoglierci a braccia aperte.

"Ciao chicas!" esclama appena arriviamo ai cancelli "allora, parcheggia un attimo qua, scendiamo che facciamo i fogli per il check-in e poi ti dico dove mettere la macchina"

Firmiamo tutto: foglio d'ingresso, foglio d'uscita, foglio della piazzola, foglio di cazzi e mazzi. Dopo una buona manciata di minuti passati a compilare moduli, finalmente Lavinia ci porta alla piazzola dove troviamo - fortunatamente - la tenda già montata.

"Allora, qua mettete pure la spesa, mentre per dormire decidiamo ora i posti che almeno potete disfare le valigie e riposarvi"

"Riposarci? Siamo in vacanza! Mettiamoci subito il costume e andiamo al mare" dico io.

"Assolutamente no, io ora dormo" controbatte Rebecca.

"Anche io mi aggrego" dice Sofia

"Eh va bene, me ne andrò da sola" sbuffo

"Dai che vengo io" mi dice Lisa.

Decidiamo i posti: io con Rebecca, Lisa con Sofia, mentre Lavinia dorme beata da sola. Non disfaccio la valigia ma cerco solo un costume.

"La strada è facile: ritornate da dove siete arrivate, tutta dritta, quando trovate l'edicola girate a sinistra, poi ancora dritto e siete sul mare!" ci spiega Lavinia mentre saliamo sulle bici.

Arrivare sulla spiaggia spazza via tutta la mia rabbia. Metto i piedi nudi sulla spiaggia fresca e finalmente mi sento in vacanza. Il venticello, la sabbia tra le dita, il rumore delle onde, i gabbiani...e i bambini maledetti che strillano. Dove sono sti teppisti?! Sono già le sei di sera, non vanno a casa?!

Con Lisa sistemiamo i teli sulla spiaggia e subito si corre in acqua. Dopo mezz'ora che stiamo a mollo, torniamo sugli asciugamani per farci asciugare dal venticello fresco del mare.

"Previsioni per sta vacanza?" chiedo a Lisa.

"Banana, taaaanta banana. Anche per te."

"No, la lascio tutta a te. Sto bene sola."

"Ma stai zitta! Sta a vedere che ti innamori di qualcuno di sto campeggio."

"Non credo proprio" rispondo subito

"Ti innamori di qualcuno e ti innamori anche del campeggio" continua lei ridendo.

"Ma nemmeno per idea"

"Staremo a vedere, va'"

Il telefono inizia a squillare.

"Mi sono dimenticata di dirvi che ogni giorno alle 19 è obbligatoria la partecipazione al match di beach volley" mi dice Lavinia dall'altra parte dello schermo.

"Quindi si deve già tornare?" chiedo roteando gli occhi

"Ovvio, si deve fare il culo a tutti"

Così rimettiamo a posto le varie cose e rimontiamo sulle bici per arrivare in tempo alla piazzola.

Al campo già ci aspettano altri ragazzi e altre ragazze, che non sanno che hanno davanti cinque giocatrici di pallavolo.

"Raga, come in campo" le ammonisco. "Spacchiamo il culo a tutti!"

Ci posizioniamo nei nostri ruoli pronte a vincere a tutti i costi. Dall'altra parte troviamo persone in campo solo per divertirsi e con poca esperienza, quindi la vittoria per noi è decisamente facile da raggiungere. A fine partita, tutti si congratulano per la nostra bravura e noi facciamo le ingenue senza sbandierare troppo il fatto che si giochi nella stessa squadra da dieci anni - con Rebecca da dodici-.

Siccome è già l'ora di cena, ritorniamo alla piazzola.

"Allora, andate a farvi la doccia, al cibo ci penso io" dice Sofia proprio come una mamma.

Che dire, la pasta preparata da Sofia, acquisita ormai come mamma a tutti gli effetti, era una delle più buone mai mangiate.

Dopo cena, decidiamo di andare al barrettino del campeggio con gli altri giocatori di Beach volley per giocare a carte. Le carte? Sono uno di quei giochi che abolirei: sono noiose, monotone e poi è divertente giocarci solo se hai fortuna. Alla terza partita che non riesco a buttare giù nemmeno una coppia, decido di abbandonare il tavolo di gioco per isolarmi su dei divanetti comodi.

Scrollo un po' Instagram, quando Rebecca mi si avvicina.

"Cambiato idea sul campeggio?" mi chiede.

"Ti sembro una che ha cambiato idea sul campeggio? La mia opinione non cambierà mai! Niente e nessuno mi farà cambiare idea." dico continuando a usare il telefono.

"No, ma ti immagini se ti innamori di qualcuno di qua e poi decidi di venirci ogni estate...quanto riderei!" dice solo con una grossa risata. E due!

"Io? Non cambio piani per un uomo" controbatto subito

"Nemmeno se è L'Uomo?"

"L'Uomo sarà colui che non mi fa cambiare i piani di vita solo per lui"

"Va bene va bene, se sei convinta te va bene così. Ritorniamo a spaccare culi là?"

"No no, vai pure da sola. Io non torno a giocare a sti giochi. Divertiti."

E così rimango sola di nuovo a lasciarmi cullare dal venticello fresco e il silenzio.

Io cambiare per un uomo? Mai.

Destinati a non essereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora