Mio caro Edward,
non so quanto tempo mi resta, ma non potevo morire senza dirti prima queste parole: TI AMO.
Edward, amore mio, so che sembrerò troppo romantico, ma se c'è una cosa di cui sono sicuro a questo mondo è che ti amo e spero che questa lettera ti arrivi in fretta... anche se vorrei consegnartela io stesso, ma sappiamo entrambi che non è possibile...
Edward, spero che tu sia ancora vivo...
Non volevo partire per questa schifo di guerra, non volevo lasciare casa nostra... non volevo lasciare te.
Cazzo, spero che questa lettera ti arrivi e che tu stia bene...
Ti amo, Ed.Tuo, Steven
agosto, 1966♤♡♧
Tutto divenne nero all'improvviso, poi una luce accecò Steven, che fu costretto a coprirsi gli occhi con il braccio. Ci volle qualche secondo prima che Steven potesse abbassare il braccio e riuscire a vedere dove fosse. Non era più in Vietnam, tra le bombe, le sparatorie, tra i cadaveri dei suoi amici e colleghi. Si guardò intorno, perché quella stanza in cui si trovava era l'esatta fotocopia del soggiorno di casa sua e di...
<Edward... ED! ED SONO A CASA!> urlò Steven, credendo che tutto fosse finito, ma come fece un passo verso la cucina, una figura incappucciata uscì dalla porta, bloccandogli il passaggio. Steven fissò la figura, quando questa aprì delle giganti e inquietanti ali nere e allora la riconobbe. Era la Morte.
<Mi dispiace Steven, ma è arrivato il tuo momento.>
<No... No, non posso... Devo tornare a casa, Edward è da solo, io devo proteggerlo!>
La Morte scosse la testa, poi si spostò leggermente e da dietro di lui spuntò un ragazzo all'incirca della stessa età di Steven, ma coi capelli più chiari e corti, che non appena lo vide gli corse addosso, abbracciandolo forte.
<Steven...>
Il maggiore pianse dalla felicità: il suo Edward era lì, con lui... ma allora...
<Quando? Quando sei morto? Come?>
Edward gli sorrise dolcemente, accarezzandogli una guancia e pungendosi la mano con quei due peletti che stavano crescendo sul viso del maggiore.
<Poco, credo qualche giorno: polmonite.>
I due amanti si voltarono verso la Morte e questa fece loro segno di seguirla.
<Devo portarvi al portale: dovete reincarnarvi.> spiegò loro l'essere alato.
<Credevo che una volta morti si andasse in Paradiso, o nel nostro caso all'Inferno.> commentò Edward e la Morte si obbligò a fermarsi, per potergli rispondere meglio.
<Una volta che il corso di reincarnazione sarà finito. Un'anima si può reincarnare fino a un minimo di venti volte, poi l'ultima reincarnazione dovrà vedersela col proprio dio.>
Steven strinse forte la mano di Edward e fermò di nuovo la Morte.
<Scusa? Ho anch'io una domanda.> Quando la Morte gli diede il permesso, Steven si voltò verso il suo amato e riprese a parlare. <Ed, io ti amo, ma non abbiamo potuto amarci molto in questa vita... Quindi, la mia domanda, Morte, è: c'è un modo per ritrovarsi, nella prossima vita?>
<Ne sei sicuro, Steven?> Il ragazzo annuì, stringendo più forte la mano del suo amato. <Molto bene. Un modo c'è: giuratevi amore eterno e fate un patto di sangue. Di solito lo si fa da vivi, ma se usate questo, dovreste riuscirci comunque.> e detto questo, la Morte tirò fuori dal mantello la sua falce e ne ruppe la punta, consegnandola ai due amanti.
Edward la prese in mano e i due fecero il rituale, tagliandosi il palmo della mano con la lama della falce della Morte e poi unendo le loro mani. Si baciarono e quando le loro labbra si separarono la Morte aprì un portale: era il momento della loro nuova vita.
<Ti ritroverò Ed. In tutte le nostre vite future, io ti troverò sempre.> giurò Steven, prima che tutto intorno a loro tornasse nero e dalla sua bocca uscì un vagito.
Intorno a Steven ora era tutto sfocato e le voci dei medici ovattate, ma riuscì a capire abbastanza bene un medico dire ai suoi nuovi genitori che era appena nato loro un maschietto in ottima salute, poi un'infermiera chiese a sua madre come volesse chiamarlo.
Il 14 agosto 1966, intorno le cinque del pomeriggio, nacque Steve Harrington.
Guess who's back? Back again...
Scusate, mi è partito l'Eminem fallito che vive in me.COME STATE BELLISSIME PERSONE??
Noi tutto bene e finalmente siamo tornati con qualcosa di nuovo!Qualche piccola informazione:
1. "Un'anima si può reincarnare fino a un minimo di venti volte"
Questa frase viene dalla mente malata di Luna che, fissata com'è con la cultura orientale, ma soprattutto da brava classicista qual è, ci teneva a citare Platone, quindi no, non ce lo siamo inventati.
2. Quando aggiorneremo? Speriamo di riuscirci o tutti i giorni o almeno una volta alla settimana, ci dispiace.
3. Luna ed io abbiamo deciso di smetterla di fare i puri e casti, che tanto non lo siamo, quindi aspettatevi le peggio cose da questa storia... e per peggio cose intendo ciò che chi legge fanfiction non vede l'ora di leggere, ovvero le scene 🔞Avvisi finiti.
Fate girare questa fanfiction tra i vostri amici/conoscenti shippatori di Steddie e non solo (anche senza il suo consenso io metterò scene Ronance e Byler, scusa Luna) e noi ci vediamo al prossimo capitolo, baci!Idea: 💚💜
Scrittura: 💜
Correzione: 💚
STAI LEGGENDO
In another life ~ A steddie fanfiction
FanfictionSteve ed Eddie si sono già conosciuti e in una vita precedente erano anche molto "intimi"... peccato che non se lo ricordano.