Una volta arrivati dall'altra parte della riva del lago, Steve si voltò verso Eddie e lo vide respirare a fatica.
<Hey! Hey, devi rimanere sveglio, hai capito? Sei al sicuro ora.>
<S-Steven?>
Steve sentì un brivido lungo la spina dorsale nel sentire il nome della sua vita precedente e senza pensarci due volte prese in braccio il riccio e lo fece accasciare vicino a un cespuglio, per poi andare a nascondere la barchetta.
Quando i poliziotti arrivarono pochi minuti dopo, i due ragazzi si erano già addentrati nel bosco. Steve fece molta fatica a camminare, un po' per le ferite superflue che la lotta contro Jason gli aveva riportato, ma soprattutto perché durante il tragitto Eddie era definitivamente svenuto e il suo corpo incosciente pesava.
Arrivarono a Scale Rock alle prime ore del mattino. Il maggiore si assicurò che il riccio respirasse ancora, poi cercò di mettersi in contatto con i suoi amici, fallendo.
<Inutile, non risponderà nessuno.> Steve si voltò di scatto e fece un lieve sorriso quando vide Eddie cercare di mettersi seduto. <Ogni volta che cerco di contattarvi ci mettete sempre un'eternità a rispondere.>
<Scusa. Almeno questa volta ti abbiamo sentito.> gli rispose il biondo, andandosi a sedere di fronte a lui. <Stai bene?>
<Come... No, Harrington, sono piuttosto lontano dallo stare bene! Jason voleva uccidermi, un altro ragazzo è morto e non oso immaginare cosa succederà adesso!>
Gli occhi di Eddie si fecero lucidi e il ragazzo si tirò leggermente i capelli dal nervoso, per poi emettere un verso di dolore. Steve si allarmò immediatamente e tirò fuori da una tasca dei pantaloni un fazzoletto di stoffa.
<Stai fermo ora: vediamo cosa posso fare.> e cercò di ripulirlo, almeno in viso. Eddie lo fissò per tutto il tempo e quella situazione gli fece venire le farfalle nello stomaco.
<Voglio baciarti.> bisbigliò il riccio, maledicendosi immediatamente per non essere riuscito a tenere la bocca chiusa. La mano di Steve si bloccò proprio sul suo labbro spaccato e glielo prese tra le dita.
<Beh, credo bene, ti ho appena salvato la vita...> Finalmente sollevò gli occhi dalle labbra del minore ai suoi occhi scuri ed Eddie sentì le farfalle nel suo stomaco diventare uno sciame, al punto che se avesse aperto la bocca queste avrebbero potuto uscire fuori. <Credo di meritare una ricompensa, no?> Eddie fece un mezzo movimento verso di lui, ma si bloccò subito, ritornando seduto. <Che c'è? Dove e cosa ti fa male?> gli chiese Steve, fissandolo preoccupato.
<Perché?> La domanda lasciò perplesso Steve, che guardò confuso il riccio. <Perché fai tutto questo? Prima avevamo le visioni, ma ora? Okay, forse le nostre vite passate erano innamorate, ma perché dovremmo esserlo anche noi?> gli spiegò Eddie, allontanandosi leggermente dal maggiore.
Eddie non riusciva a guardarlo in faccia: aveva finalmente dato voce ai suoi dubbi, ma a quale costo? Ora sicuramente Steve l'avrebbe abbandonato, ne era certo... invece il biondo posò una mano sulla sua guancia, obbligandolo a guardarlo.
<Tutto ciò è nuovo per me... ma quello che provo con te, non credo di averlo mai provato con nessun altro prima. Mi tormenti i sogni, ogni volta che ti sento parlare al walkie-talkie ho paura che tu sia in pericolo e ho il continuo bisogno di assicurarmi che tu stia bene e di averti vicino.>
<In pratica mi stai dicendo di avere una cotta per me?> lo prese in giro Eddie, facendo un leggero sorriso e abbassando lo sguardo sulle labbra piene del maggiore.
Steve posò la mano libera sulla coscia del minore e si spinse in avanti, facendogli scontare la schiena contro la roccia ruvida sotto la quale erano nascosti.
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In another life ~ A steddie fanfiction
FanfictionSteve ed Eddie si sono già conosciuti e in una vita precedente erano anche molto "intimi"... peccato che non se lo ricordano.