12. Lover's Lake

67 5 7
                                    

Steve era appoggiato alla parete della grotta, mentre spiegava ai loro amici cos'era successo, dopo che li aveva lasciati per correre da Eddie.

<Quando siamo arrivati su questa riva abbiamo provato a chiamarvi: Eddie era messo male, non che adesso stia meglio, ma prima... Comunque, abbiamo provato a chiamarvi, ma credo che il walkie-talkie fosse zuppo, così...>

<Così mi ha preso in spalla, è corso qui e mi ha medicato.> concluse Eddie, ghignando e restituendo la borraccia d'acqua a Robin.

<Hai idea di quando c'è stato l'attacco?> gli chiese Nancy e il riccio le lanciò il suo orologio, fermo alle nove e ventisette, rotto dopo che Jason l'aveva buttato a terra.

<Beh, ci avviciniamo: sappiamo come attacca Vecna.> commentò Robin, mentre Nancy restituiva l'orologio ad Eddie.

<E anche da dove.> aggiunse Lucas, appoggiato a un albero, dietro a Max, come a tenerla d'occhio.

<Ora non ci resta che intrufolarci nel suo covo nel sottosopra e piantargli un paletto nel cuore.> ironizzò infine la rossa.

Robin la guardò scettica. <Ammesso che ce l'abbia un cuore.>

La battuta di Max provocò una simpatica digressione comica dall'argomento principale, mentre Dustin continuava a camminare avanti e indietro, con la sua bussola in mano, cercando di capire perché non funzionasse.

Dopo un po', Eddie si stancò del suo marciare. <Hey, Henderson non è maledetto, vero?>

A rispondere fu Steve, che si spostò un po' più vicino a lui. <Maledetto? No, no, sta bene. Svitato? Decisamente sì.> Il ragazzino piantò un verso di vittoria. <Vedi?> gli bisbigliò Steve all'orecchio, facendo sorridere il metallaro, mentre tutti gli altri si voltarono verso Dustin.

<Io avevo ragione: Scale Rock era a nord.>

Steve alzò gli occhi al cielo, stanco delle ossessioni senza senso del suo ragazzino: perché non accettava di aver torto? Non si può essere perfetti nella vita, ogni tanto bisognava anche perdere.

<Sul serio? Sei serio? Questa è Scale Rock! Hai totalmente e assolutamente torto!>

<Sì e no> gli rispose Dustin, scandendo sillaba per sillaba.

Vedere Steve così esasperato dal ragazzino, non poté non divertire Eddie, che sorrise nel vederli discutere, ma il suo viso si fece perplesso quando Dustin e Lucas iniziarono a parlare di elettromagnetismo e altre cose scientifiche; almeno poteva contare sul fatto che anche il suo Steve e Robin non capissero quello che i due ragazzini stessero dicendo.

Il suo Steve?

Aveva davvero pensato a Steve come suo?

Cosa gli stava succedendo, non poteva davvero essersi innamorato di Steve Harrington, non di nuovo, non davvero!

Credeva che quella cotta, soggetto delle derisioni dei suoi amici, fosse finita da tempo... e invece eccolo di nuovo a fantasticare su quel ricco ragazzino viziato, ma questa volta voleva andare fino in fondo; d'altra parte Steve gli aveva detto che voleva provare ad avere qualcosa di serio con lui, che con lui provava cose che mai aveva sentito prima.

Bene, allora Eddie si sarebbe accertato di fargli provare altre cose, per essere certo che il biondo fosse sincero.

<Quindi, o c'è un'enorme calamita da qualche parte, o...>

<O c'è un portale.> concluse Lucas, avvicinandosi al ricciolino, mentre Eddie cercava sostegno nello sguardo di Steve, ma il biondo era più perplesso di lui. Dal canto suo, Steve cercò di seguire il discorso come meglio poteva, ma nella sua testa c'erano troppe informazioni e tutte molto confuse.

In another life ~ A steddie fanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora