•Chapter 4•

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I giorni passavano e le lezioni diventavano sempre più difficili da seguire,già mi stavo stufando di studiare e non era da me,visto che fin da piccola mi è sempre piaciuto andare a scuola.
06:30. Era ora di alzarsi e cominciare un altra noiosissima giornata,andai a svegliare Brooke che dormiva come un ghiro,come tutte le mattine.
"Forza Brooke,svegliati dobbiamo andare a lezione",dissi in un tono tutto fuorché entusiasto.
La sua risposta fu un "lasciami dormire" girandosi dall'altra parte,ignorandomi completamente.
Io che d'altrocanto sono dolcissima la mattina,presi tutti i cuscini dentro quella stanza e cominciai a tirarglieli,fino a quando si alzò e mimandomi un "Vaffanculo" entrò al bagno.
Finito di sistemarci,che fosse stato per me in alcuni giorni sarei andata a lezione anche in pigiama,scendemmo e ognuno entrò nella propria classe.
Erano passati si e no 20 minuti dall'inizio di Storia inglese e io già desideravo di essere da un altra parte. Avevo la svariata abitudine di guardare fuori dalla finestra e di immaginare di essere dovunque tranne che lì dentro. Dentro quelle quattro mura che mi tenevano rinchiusa,così a richiamarmi e a farmi scendere sulla Terra,fu quella stronza della professoressa.
"Evans sei ancora con noi,o sei sulle nuvole?"disse con quella vocina odiosa.
"Brutta troia di merda,sono qui,no?oltre ad avere il ciclo perenne tutti i giorni sei anche cieca?",avrei voluto risponderle davvero così,ma mi limitai ad un sorrisino forzato.
A distogliere l'attenzione della professoressa su di me,fu un bussare e aprire la porta come se nulla fosse.
Cristo,pure qui?avevo capito che oggi non era giornata.
Quel sorriso beffardo entrò dicendo "Buongiorno" e si andò a sedere,almeno è educato,pensai.
"Signorino Hemmings finalmente si è degnato di bearci con la sua presenza!",disse la Johnson,in tono sarcastico.
"Lo so che ti sono mancato,Emily."disse il biondino facendo ridere tutta la classe,ovviamente tranne me che ero l'unica che lo trovasse davvero stupido. Ritiro tutto,non è nemmeno educato.
La professoressa avrebbe voluto dirgliene di tutti i colori,ma si limitò ad ignorarlo e a continuare la sua lezione.
La campanella della pausa pranzo suonò e non ne fui mai così felice,mi stavo davvero annoiando.
Raggiunsi Brooke,Angel,Daina e i ragazzi,li salutai e tutti ci andammo a  sedere sul "nostro" muretto.
Michael mi abbracciò,oddio questo ragazzo mi farà morire,è dolcissimo,pensai. E mentre tutti eravamo persi in una conversazione fra risate e frasi stupide,arrivò il più stupido di tutti. Si,esatto Luke.
Ma stavolta non salutò nessuno e non fece nessuna battuta. Era scazzato e lo faceva notare,disse una cosa all'orecchio di Michael e se ne andarono entrambi,non prima che questo mi lasciasse un piccolo bacio in guancia.
Non ci capisco nulla,quel ragazzo è proprio strano e lunatico,un attimo prima è felice l'attimo dopo è scazzato.
Un po' come te. Mi ricordò il mio subconscio. Beh in effetti Anch'io ero lunatica avvolte ma no. Assolutamente no,io e Luke non ci somigliavamo proprio per niente.
Non tornò in classe dopo la ricreazione,rimase fuori,così non so perché,decisi di andare a cercarlo.
Girai per tutto il college,fino a quando non lo vidi nelle scale per salire in terrazza,il che era vietato ma sapevo che Luke Hemmings non avrebbe mai rispettato le regole.
Mi avvicinai,e stava piangendo.
"Luke,che succede?"gli dissi.
Io non so perché glielo stavo chiedendo,non so nemmeno perché sono venuta,ma c'era qualcosa dentro di me che mi spingeva ad  aiutarlo.
"Niente,è tutto apposto." Mi disse. E avevo capito subito cosa stava facendo,non poteva perdere la sua reputazione.
"Se è tutto apposto perché stai piangendo?"chiesi.
"Perché....perché...non sono cazzi tuoi,okay?",disse e io conoscendomi non me ne sarei certo andata così facilmente. Sapevo come sciogliere i cuori di ghiaccio,ma non sapevo come sciogliere il mio,e nessuno c'era mai riuscito.
Riuscì a convincerlo e mi raccontò che c'era una ragazza nella sua vita,ma non una qualunque,una importante,una che gli ha dato un  senso per vivere,ma che si erano lasciati da poco e le mancava terribilmente. Leggevo nei suoi occhi che era davvero sincero,mi raccontò che ancora si sentono ma che lei non ne vuole sapere di rimettersi con lui. Gli dissi che sarebbe tornato,perché è matematica la cosa,gli dissi che se lo cercava ancora vuol dire che ancora lei prova qualcosa.
E lui annuiva,annuiva sempre. Gli offrì una sigaretta visto che in questi casi c'è ne sempre bisogno di una. Ma la rifiutò dicendo che non fuma e che non avrebbe mai fumato. Così,io accesi e la fumai io.
"Perché fumi?" Mi chiese. Girai il mio sguardo verso di lui e gli dissi:"Sai quando hai bisogno di sfogarti e di scaricare i tuoi problemi,ma non hai voglia di piangere?"annuì. "Io fumo perché mi sento bene quando lo faccio,sento che i problemi scivolano in quei tiri che faccio,incanalo tutto il fumo dentro e poi lo butto fuori ed è come se tutto uscisse,tutti i problemi,tutti i dispiaceri,rimorsi,rimpianti,tutto andasse fuori."
Suonò la campanella e dovevamo andare tutti alle proprie stanze.
Lo abbracciai e gli dissi che sarebbe andato tutto bene. Lui ricambiò l'abbraccio e se ne andò.
Tornai nella mia stanza e vidi che Brooke non c'era,vibrò il mio cellulare e lessi:
"Grazie di avermi ascoltato,credo di volerti bene,ahah. XxLuke."
Pensavo fosse davvero stupido e irritante,invece è solo sensibile e ha paura di soffrire.
"Di nulla,per qualunque cosa ci sono:). XxJamie."
"A proposito,ti va di andare a mangiare qualcosa? XxLuke"
"Ma si dai che mi sto annoiando,al bar fra un quarto d'ora? XxJamie."
"Sicuro,a dopo. XxLuke".
Allora,pensai. Da qui al bar ci sono 5 minuti conoscendo il mio passo,ho un po' di tempo per telefonare a mia madre e vedere come sta.
"Vabbene,mamma dai adesso devo andare,salutami tutti e divertiti con papà,un bacio."dissi a mia madre e chiusi la telefonata.
Scesi e trovai il biondino ovviamente vestito benissimo,felpa grigia con la scritta:"I love Barcelona",tuta a cavallo basso nera e con un paio di puma grigie e nere.
"Aspetti da molto?"gli chiesi.
"Nono tranquilla. Che cosa ordiniamo?"
"Io voglio una ciambella al cioccolato,tu?",non è il caso di dire che adoro il cioccolato.
Ridacchiò e disse "un cornetto al cioccolato e una ciambella al cioccolato."ovviamente riferendosi alla ragazza dietro al bancone.
Ci andammo a sedere nel nostro muretto fuori e mangiammo.
"AHAHAHAHAHAH."risi,era impossibile non ridere avendo davanti come esemplare un Luke Hemmings tutto sporco di cioccolato.
"Che ridi?"disse,chiaramente stupito.
"Sei tutto sporco,ahahahahah."dissi. Non sapevo trattenersi quando succedevano queste cose.
"Oh e vabbe'."Arrossì. Risi ancora più forte quando cominciò a leccarsi la bocca,tipo cagnolino.
"Guarda te,sembra che ti stai drogando"disse.
Presi il telefono,mi guardai ed era vero,ero piena di polverina bianca su tutta la faccia.
Ridemmo ancora più forte,quando ad un certo punto mi sporcò di nutella su tutto il naso e cominciò a correre. Io che ero una frana nel correre,infatti ero sempre l'ultima quando c'erano gare di queste,mi fermai fingendomi offesa e fingendo di andarmene,sapendo che questa tecnica funzionava sempre,infatti lui mi raggiunse e crebbe davvero che fossi arrabbiata,appena cercò di fermarmi buttai la polverina bianca su tutti i suoi capelli e stavolta fui io a correre.
Dopo corse e risate a crepapelle,gli lasciai un bacio in guancia e tornammo ognuno alle proprie stanze.
Tornai in stanza ed ero felice,avevo passato davvero una bellissima giornata con Luke.
"Ehi,signorina che cos'è quel sorriso da ebete?" Mi chiese Brooke.
"Niente,niente"risposi io facendo spallucce.
"Non me la rac-"prima che potesse finire la frase e mettermi in difficoltà sulla risposta che avrei dovuto dargli,entrai in bagno ignorandola.
Mi sarei scusata e le avrei spiegato tutto ma non ora,ero stanca e avevo bisogno di una doccia.
Entrai nella doccia,accesi l'acqua calda e mi lasciai cullare dal dolce suono dell'acqua che scorreva sul mio corpo. Finita la doccia,fortunatamente trovai Brooke già a letto che dormiva,così ebbi tempo di prepararmi i vestiti per l'indomani e controllare il cellulare,sorpresa vidi l'arrivo di due messaggi.
Mia madre che mi mandava la buonanotte come tutte le sere.
E Luke.
"Me la pagherai,Evans. Buonanotte ciambella:). XxLuke"
"Monete o contanti?buonanotte cornetto:). XxJamie."spensi il cellulare e mi addormentai.

Spazio autrice:
Stava quasi passando un meese e invece eccomi qui.
Ve lo aspettavate un Luke così gentile?eppure scoprirete che non lo è affatto ma perché è così con Jamie?
Questa è una riproduzione un po' più inglese della mia storia nella vita e di quello che sto passando.
Beeh,spero di aggiornare presto,baaci lovees❤

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