•Chapter 13•

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L'estate scorreva tranquillamente,il divertimento era all'ordine del giorno,trovavamo sempre modi diversi per passare il tempo. Calum aveva appena rotto con Alyson,disse che non le piaceva più,così decise di partire per Belfast,da suo padre. I suoi sono separati,è stato complicato per lui accettare questa situazione,l'ha toccato nel profondo segnandolo per tutta la vita ma è bravo a nascondere questo lato "fragile" del suo carattere.
Tornato da Belfast,ci invitò a casa sua,io e Angel abbiamo un bellissimo rapporto con la mamma di Calum,una donna ai miei occhi fin troppo forte,che è riuscita da sola a crescere due figli che tanto tranquilli non sono.
Avevano tutti diversi impegni,gli unici che andammo a casa di Calum fummo Io,Angel e Luke.
La mamma di Calum fece le lasagne,lei di origini italiane,e Calum adorava mangiare cibo italiano come tutti del resto,finimmo di mangiare e andammo in camera di Calum.
Una camera grande ma tanto tanto disordinata,vi erano due letti singoli tenuti insieme da un enorme armadio,in mezzo a questi una cassettiera e davanti ad essa la scrivania con il computer.
Luke non mi parlava molto,non capii perché,Angel per sbaglio diede un colpo di anello in fronte a Calum così lo accompagnò nel bagno a sciacquarsi,lasciando me e Luke in stanza da soli. L'imbarazzo e il silenzio regnavano sovrani,decisi di mettermi accanto a lui nel letto e girarmi dal lato opposto,vidi che si spostò,abbracciandomi,poco dopo salì la mano verso il seno,io non gli dissi nulla,mi girò e mi baciò.
Mi baciò con un'intensità mai vista,mai sentita,come se sentisse che io lo desideravo quanto lui desiderasse me in quel momento.
Desiderio. Passione. Attrazione fisica. Ecco cosa c'era nell'aria in quel momento. 10 minuti così,non so cosa significasse tutto questo per lui,ma so solo che io aspettavo da tempo tutto ciò.
Abbiamo continuato a baciarci fino a quando ad un certo punto Calum spalanca la porta,che era chiusa per la cronaca,e urla:"Sta salendo mia madre!" A quel punto Luke si alza subito,si rimette la maglietta,ed io mi sistemo i capelli,la bocca,tutta sbavata e mi vado a sedere tranquillamente sulla sedia vicino la finestra.
Mi tremavano le gambe,non riuscivo a credere ancora a quello che fosse successo 5 minuti fa.
Angel mi guardava come per cercare conferme,e io con gli occhi era come se non stessi lì,se fossi da un'altra parte,in un altro mondo o come se avessi fermato il tempo nella mia mente nel momento in cui ci stavamo
baciando.
Quante volte avevo sognato di scoprire che sapore avessero quelle labbra così carnose,così rosee,con quell'effetto metallico per via del piercing,e finalmente lo avevo lì. Lì con me. Tutto mio. Forse.
Credevo fosse tutto mio,ma mi sbagliavo.
Quella giornata dopo ciò che successe fu orribile. Luke non mi parlò per tutto il resto della giornata,e non riuscii a capire perché. Forse doveva schiarirsi le idee,forse si era pentito. Quanti complessi,quante domande senza risposta balenavano nella mia mente,mentre lui zitto zitto si estraniava,sempre con il cellulare in mano,sempre con Whatsapp aperto,è evidente che stesse messaggiando con qualcuno,o qualcuna,e sapevo anche chi fosse. Una mia compagna,una mia bellissima compagna,il suo nome è Rosalie,comunemente chiamata Lya.
Aveva capelli medio-lunghi castani,molto alta,con un fisico da far invidia alle modelle più famose,un viso molto dolce e l'apparecchio ai denti che su qualunque essere umano sarebbe stato malissimo ma che su di lei stava davvero bene. Una bella ragazza,non c'è che dire,e io con lei avevo anche un rapporto sistemato,ma ne ero così gelosa,perché in quel momento lei aveva la possibilità di ascoltare i suoi pensieri,di sentire come stava,mentre a me restavano solo dubbi e domande.
Finì la serata com'era iniziata,normale,come tutte le altre,tornammo tutti a casa verso mezzanotte,io ancora scossa da ciò che era successo,aspettai fino alle 3 del mattino un suo messaggio,sperai che mi cercasse per chiarire,per parlare ma nulla,assolutamente nulla.
I giorni passavano così,tra pochi giorni sarebbe iniziata la scuola,e io sarei stata costretta a vederlo ogni giorno. Ma come avrei fatto?
Lui sicuramente non voleva più parlarmi,come se la colpa di quello che è successo fosse mia,per di più Alyson era cambiata,non si faceva sentire più come prima,mi sentivo così sola in quei giorni,l'unica al mio fianco era Angel.

Primo giorno di scuola.
Non riesco a crederci,l'estate è volata in un attimo.
Sveglia alle 6. Primo giorno di scuola. Spero che tutto vada bene.
Mi sveglio,corro in bagno,mi lavo,poi vado a vestirmi,scelgo una maglietta bianca con il logo di Superman e i leggins neri,con le dottor Martens,arriccio i capelli,metto l'eye-liner,rossetto rosso e sono pronta per andare.
Saluto mamma e scendo,quest'anno mia cugina Janet e la mia compagna di classe Faith mi faranno compagnia ogni mattina per prendere l'autobus,sono sollevata da questo almeno non sarò sola.
Arrivo in classe,saluto,tutti notano i capelli più corti. Si prima che iniziasse la scuola ho voluto dare un taglio ai capelli così per cambiare un po' e devo dire che l'effetto medio-corto mi sta davvero bene.
Lo vedo,bellissimo come sempre,entra dalla porta ed il suo sguardo si posa su di me. Per un certo tempo che mi sembrava infinito,i nostri occhi restarono incrociati,come per scoprirsi,come per cercarsi,troppo orgoglioso per venirsi ad abbracciare. Poi,distolse lo sguardo,andò a sedersi e la giornata proseguì come un normalissimo giorno di scuola.
Adoravo le mie compagne,erano le uniche a farmi pensare ad altro,Alyson mi parlava a tratti,non capivo cosa avesse,lasciai perdere.
Io e Lya avevamo legato molto,eravamo ottime amiche,lei mi assicurò che Luke non le piaceva affatto ma io venni assalita come al solito dai miei dubbi,sta di fatto che io e lui non parlavamo. Non parlammo più né di quel che era successo né di nulla,e fra un po' si avvicinava il mio compleanno.
Luke mi mancava,perché negarlo?
Mi mancava il suo tocco,mi mancavano le sue battute squallide,mi mancavano quei momenti solo nostri,mi mancava e anche molto,però ero brava a non darlo a vedere,non gli avrei dato questo tipo di soddisfazioni. Assolutamente no,sono una persona altamente orgogliosa,a volte riesco a metterlo da parte ma quando mi ci metto,sono una testa dura,non cambio idea facilmente.
Il mio compleanno era vicino come lo era anche il viaggio d'istruzione. Con i miei compagni decidemmo di andare in Scozia,eravamo molto elettrizzati di partire tutt'insieme,infatti per il mio compleanno non feci una cosa così grande.
Ero da mia cugina Janet,che come ogni anno mi fece gli auguri a mezzanotte,e allo stesso orario mi arrivò un messaggio. Controllai e vidi che era Luke.
"Domani ho intenzione di parlarti,auguri piccola💓".
Dire che quel messaggio mi rese felice fu poco,ma allo stesso tempo ansiosa,l'ansia prevalse,non vedevo l'ora che arrivasse il giorno.
Angel e Calum ovviamente a mezzanotte,messaggi chilometrici che mi fecero scorrere fiumi di lacrime,ero così fortunata ad averli con me. Le mie uniche certezze,davvero.
La mattina mi svegliai tranquillamente,accesi il cellulare com'ero solita fare e sentì suonare alla porta.
-"Jamie,vai tu."
-"Uffa che palle,va bene."
Apro e a terra trovo un cartellone immenso con tutte le foto fatte con Alyson. Le salto addosso e cominciò a piangere,mi era mancata,mi era mancata tantissimo,resto' con me tutta la giornata,mi aiutò a prepararmi,la sera saremmo scese,avevo invitato tutti ovviamente,anche Luke. Mi sembrava giusto.
La mia compagna Kate,il giorno dopo avrebbe fatto un anno con il suo ragazzo e dato che il giorno dopo avevamo la partenza per la Scozia,mi disse che di sera non poteva rimanere,lo stesso Lya.
Mentre mi stavo preparando,mi arrivò un messaggio.
"Da Luke💓
-"Jamie,ho avuto discorsi con mio padre,non posso venire stasera."
Dire che mi crollò il mondo addosso fu poco.
Mi sentii mancare l'aria,andai in panico,mi misi ad urlare,praticamente stavo mandando a puttane la mia giornata. Lui non c'era e io non trovavo più motivo di festeggiare,volevo piangere ma non ci riuscivo,come se non potessi sfogarmi,non gli risposi,non c'è la facevo.
A farmi ritornare il sorriso furono gli altri tra cui Ashton. Ashton,era uno degli amici di Luke,e fino all'ultimo ci speravo. Speravo che venisse,speravo che arrivasse e mi abbracciasse come solo lui sa fare. Ma no,lui non c'era. Lui non venne. L'ennesima delusione. La serata finì,e andai a dormire dato che domani sarebbe stata una giornata più che impegnativa.
Io non lo avevo visto,non lo avevo salutato,nemmeno un messaggio. Nulla.
Non vedevo l'ora di scappare via,di andare via da tutti,avevo proprio bisogno di scappare,di cambiare aria,anche se per pochi giorni.

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