Secondo la ricostruzione finale Amanda e Raffaele la notte del 1 Novembre 2007 hanno un appuntamento in Piazza Grimana con Rudy, che è un conoscente di Amanda.
I tre vanno a casa di Amanda, dove Meredith dopo una serata trascorsa con le amiche britanniche, è appena rientrata. La sua presenza è subito notata dato che la porta della camera è socchiusa. È dunque possibile che Rudy sia andato in bagno e una volta uscito si sia lasciato trascinare da una situazione piccante e cedendo alla passione, abbia cercato di soddisfare le proprie pulsioni andando in camera di Meredith. La reazione e il rifiuto di Meredith vengono sentiti da Amanda e Raffaele, i quali ne sono disturbati. I due intervengono spalleggiando Rudy, la minacciano con due coltelli. Amanda ha un coltello da cucina mentre Raffaele stringe tra le mani un coltello più piccolo. Amanda, Raffaele e Rudy così diventano gli aggressori e gli assassini di Meredith. Le perizie effettuate per il processo di secondo grado nel 2011 sostengono che quel coltello impugnato da Raffaele non solo non ha il dna di Meredith, ma non lo si può considerare l'arma del delitto. Amanda ha comunque colpito Meredith al collo con un coltello da cucina, arrecandole una ferita mortale. I tre imputati subito dopo l'omicidio hanno sottratto i due cellulari di Meredith, per poi dirigersi in due direzioni diverse. Rudy va in discoteca mentre Amanda e Raffaele vanno a casa di quest'ultimo. La mattina seguente Amanda e Raffaele hanno provato a cancellare le tracce del delitto, per poi rompere una finestra dell'abitazione con il fine di inscenare un finto furto. Il 3 Ottobre del 2011 alle 21:43 la corte d'Assisi condanna Amanda Knox a 3 anni di reclusione per il reato di calunnia contro Patrick, già scontati. Assolve con la formula di non aver compiuto il fatto, entrambi gli imputati. Lasciano la casa di reclusione dove erano stati accompagnati. Amanda il 4 Ottobre 2011 lascia l'Italia e torna a Seattle. La procura generale della repubblica si oppone e il 14 Febbraio del 2012 viene proposto il ricorso per cassazione con un atto di 112 pagine, articolato in 10 motivi. Il 30 Gennaio 2014 la corte d'Assisi d'appello di Firenze sancisce di nuovo la colpevolezza degli imputati, condannando Amanda Knox a 26 anni e 6 mesi di reclusione e Raffaele Sollecito a 25 anni di reclusione applicando a quest'ultimo la misura cautelare e divieto di espatrio con ritiro del passaporto. Nel 2015 inizia un altro processo. La sentenza di secondo grado si basa su nuove perizie già richieste ma non concesse in primo grado, che avrebbero escluso la presenza certa di Amanda e Raffaele sul luogo del delitto. Il coltello da cucina inoltre da un'arma del delitto, è diventato un coltello per sbucciare le patate. Il dna di Raffaele Sollecito trovato sul gangetto del reggiseno è stato reportato dagli uomini della scientifica con guanti probabilmente contaminati e infatti quella traccia di dna esiste solo sul gangetto e non sul reggiseno di Meredith. Sulla staffa del reggiseno invece viene repertato solo il. dna di Rudy. Secondo l'avvocato di Raffaele questa distribuzione selettiva del dna sarebbe stata estremamente probabile in una collaborazione. Questo porta all'esclusione della prova come falsa o inammissibile, così cadono le accuse contro Raffaele Sollecito. Secondo la cassazione del 2015 tale dna probabilmente contaminato era anche troppo esiguo per una ripetizione della prova. La difesa ricostruisce anche l'omicidio con Rudy come unico colpevole. Rudy sarebbe entrato in casa a scopo di furto, dopo aver effettuato un sopralluogo nei giorni precedenti. Entra rompendo con un sasso la finestra della camera di Filomena, assente in quel momento. Una volta in casa sottrae denaro, cellulari e carte di credito rovistando tra le stanze. Si ferma a bere e poi va in bagno, convinto che la casa sia vuota. Poi si imbatte in Meredith, l'aggredisce, la stringe a terra e le fa violenza. Successivamente per eliminare una testimone la uccide con un'arma da taglio che ha portato con sé. Lascia poi impronte insanguinate nella stanza e fuori. Forse è andato al bagno per tentare di ripulirsi, poi ha abbandonato la casa uscendo dalla porta o forse dalla finestra. In alternativa entra dalla porta aperta dalla vittima che lo conosceva, tenta di farle violenza perché respinto, per poi ucciderla. Si impossessa della rifurtiva e inscena un furto proprio per simulare una rapina finita male. Dopo essere fuggito getta i cellulari, si disfa dell'arma del delitto e va in discoteca. Infine scarpa in Germania con i soldi rubati a Filomena, dove poi sarà individuato, arrestato ed estradato quasi un mese dopo. Il sasso con cui la finestra sarebbe stata rotta secondo i legali di Sollecito, non è mai stato analizzato in maniera approfondita. Uno dei cardini dell'assoluzioe piena nel 2011 e di quella di mancanze di prove nel 2015 è anche la totale assenza di impronte insanguinate dei due, che invece era stata affermata nella sentenza del 2009 e in maniera sfumata in quella del 2014. Inoltre è impossibile pulire selettivamente le proprie tracce, lasciando esclusivamente quelle di Rudy. Gli avvocati di Raffaele e Amanda depositano il ricorso in cassazione il 16 Giugno del 2014 chiedendo l'annullamento della sentenza senza rinvio, che equivale all'assoluzione dei loro clienti e al ripristino della verità emersa nel primo processo d'appello. La sentenza del 27 Marzo 2015, pronunciata dal giudice della corte suprema, dopo 10 ore di consiglio assolve dall'accusa di omicidio Amanda Knox e Raffaele Sollecito. I giudici forniscono informazioni annesse all'assoluzione.Giudici
"Il complesso probatorio era talmente contraddittorio da rendere impossibile superare le incongruetà. Sarebbe stato assurdo disporre di un nuovo dibattimento potendo contare sugli inidizzi così labili"Affermano anche la presenza di Amanda nella casa durante il delitto, decretandole la non punibilità come connivente di Rudy, perché non partecipa all'azione omicidiaria e versante in stato di necessità. Per quest'ultimo motivo viene assolta dal reato di calunnia nei confronti della polizia. Per i supremi della quinta sezione il quadro accusatorio non è sorretto da indizi sufficienti nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Il caso è finito anche davanti alla corte europea dei diritti dell'uomo ed è ricordato anche a livello internazionale per la grande risonanza mediatica nel mondo anglosassone, in particolare per la nazionalità di Meredith Kercher e di Amanda Knox.
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TRUE CRIME: MEREDITH E AMANDA KNOX
Mystery / ThrillerMeredith Kercher era una studentessa inglese che si trovava a Perugia per il programma Erasmus. Condivideva la casa con altre tre studentesse, una americana arrivata in Italia poche settimane prima, Amanda Knox, e due italiane. Fu uccisa, con 47 col...