TRUE CRIME: MEREDITH E AMANDA KNOX

RUDY IN ITALIA

Rudy continua a raccontare e Giacomo a questo punto lo interrompe dicendogli di tornare a casa e che la polizia sa tutto. Rudy risponde con un "okay prenderò il treno domani". In realtà viene preso dalla polizia tedesca che lo identifica come il quarto uomo del caso Kercher. Si mette in moto il meccanismo dell'estradizione e Rudy in cancere in Germania inizia a scrivere la sua versione dei fatti che ha ripetuto a più persone durante la sua fuga, alla quale si sarebbe attenuto giurando che si trattasse della verità. Rudy estradato in Italia atterra all'aeroporto di Linate il 6
Dicembre del 2007. La traccia del suo dna che poi si rivelerà essere una traccia epiteliare, viene trovata a seguito del tampone intimo fatto a Meredith. Tracce di dna del ragazzo vengono trovate anche sul reggiseno e sulla borsa marrone di Meredith. È sicuro di voler collaborare, comincia ad esporre la sua versione dei fatti coerentemente con quanto ha dichiarato in precedenza. Questa volta però Rudy racconta la sua versione con più particolari. Dice che lui e Meredith hanno iniziato a flertare, a toccarsi e ad accarezzarsi. Meredith gli ha chiesto se avesse un preservativo ma lui non ce l'aveva e allora la ragazza ha deciso di non andare oltre.
Rudy aggiunge che è possibile che ci fosse presente un altro complice perché la colluttazione non avviene in camera di Meredith ma fuori. Lui non è riuscito ad entrare in camera, quindi è rimasto sull'uscio della porta vedendo un uomo di spalle che ha iniziato ad attaccarlo. È caduto per terra tra il tavolo da pranzo e il frigorifero riuscendo poi ad alzarsi per poi tirare una sedia all'assassino. L'assassino alla fine ha detto "è fatta. Trovato un nero trovato un colpevole, andiamo".
Forse quella frase l'assassino l'ha detta ad un suo/sua complice.