Capitolo 6

11.2K 401 59
                                    

Uscii dalla stanza e corsi giù dalle scale dove c'era già Harry che mi stava aspettando. Avevo indossato semplicemente un paio di Jeans, delle scarpe da ginnastica, una maglietta una felpa ed il giubbotto.

"Più comoda di così non si può!" Esclamai quando lo vidi vicino all'appendiabiti. Si voltò verso di me con un piccolo sorriso tenendo tra le mani il suo cappotto nero. Corsi verso di lui e mi aggrappai con le gambe intorno al suo bacino mentre lui appoggiava le mani sulla mia schiena per sostenermi.

Appoggiai delicatamente le mie labbra sulle sue e mi sentii davvero in paradiso. Sarei potuta stare giorni interi con lui, senza fare niente e non mi sarei annoiata, mi sarei solo sentita bene.

Arrotolai i suoi ricci intorno alle mie dita e continuai a baciarlo fino a quando lui non si staccò sorridendomi come un ebete. "Sei così dolce..." Mormorò avvicinandosi al mio collo. "E carina..." Lasciò un bacio sulla mia pelle. "Sei bellissima..." Un altro. "Sei qui..." Un altro ancora. "Sei mia... La sei?" Alzò lo sguardo verso di me e i suoi occhi incontrarono i miei.

"Solo tua" Dissi io baciandolo ancora. "E ti amo"

"Ti amo anche io" Mi baciò, ma dopo qualche secondo si staccò da me. "Piccola se continuiamo così non usciamo più di casa" Mi sorrise.

"Magari io non voglio uscire di casa" Gli sorrisi io.

"Andiamo piccola" Cercò di convincermi come ci stavo provando io. "Abbiamo tutto il tempo questa notte e visti i mesi passati dobbiamo recuperare il tempo perso" Ghignò. "Sarà... Intenso, immagino" Mi lasciò un leggero bacio a lato della bocca accrescendo in me la voglia di rimanere a casa a scambiarci effusioni e a fare l'amore.

"Sei sempre stato bravo a farti desiderare" Sbuffai io, ma non mollai, lo volevo sempre di più.

"Non sei mai stata brava a resistermi"

"Seattle può aspettare..." Misi il broncio.

"Anche il sesso lo può fare" Questa volta mi lasciò andare per recuperare la sua giacca sul pavimento. "Fidati di me..." Passò il pollice sulle mie labbra e poi ci lasciò un bacio.

Percorremmo il corto corridoio e uscimmo dalla casa stratosferica di Harry. A quanto avevo capito, quindi, la famiglia Styles era famosa a Seattle per l'impresa del nonno di Harry e Gemma.

Mi prese per mano entrando nell'ascensore spazioso e vuoto in quel momento. Mi mise un braccio intorno alle spalle e mi strinse a sé costringendomi a far aderire il mio petto al suo. Appoggiai il mento a lui in modo che potessi guardarlo dal basso e lui abbassò gli occhi su di me per poi baciarmi con le sue labbra piene. "Non riesci a non baciarmi per più di un minuto?"

"Stai parlando proprio tu che prima avresti voluto restare in casa a fare sesso tutto il giorno" Disse facendomi arrossire. Nascosi il viso sul suo petto in modo che non si accorgesse del mio imbarazzo ma lo sentii ridacchiare comunque.

L'imbarazzo aumentò quando la gente cominciò a salire con noi sull'ascensore, ma noi, per lo meno lui, continuava a baciarmi. Non è che mi desse fastidio, anzi, ma mi preoccupavo di più per le altre persone che per noi. "Devono sapere tutti quanto ti amo" Sussurrò al mio orecchio. "Quanto mi sei mancata" Sospirò lasciandomi un bacio sotto l'orecchio. "Quanto ho bisogno di te" Fece una pausa. "E scommetto che loro, tutti quegli uomini che vedi nell'ascensore, fanno di molto peggio con le loro mogli, forse anche senza"

"Harry!" Lo rimproverai facendo girare tutti dalla nostra parte ed io mi voltai dalla parte opposta mentre lui rideva. Mi piaceva sentire la sua risata, era troppo tempo che non la ascoltavo e sentirlo così vicino mi faceva scoppiare il cuore di felicità.

Love Hurts 2 ||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora