Capitolo 10

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Mi svegliai sentendo Louis muovere il braccio sotto la mia testa. "Scusami" Borbottai per poi stringerlo a me appoggiando la testa sul suo petto. Lui si mosse ancora e mi strinse con un braccio.

"Buongiorno" Disse lui con la voce roca. Io grugnii qualcosa di incomprensibile girandomi dalla parte opposta, quindi lui mi abbracciò da dietro facendo aderire il suo corpo al mio. Dopo non so quanto tempo mi lasciò un veloce bacio sulla spalla e si alzò dal letto. "Vado a preparare la colazione, tu fai pure con calma" Lo sentii dire e poi sentii aprirsi e chiudersi la porta della stanza.

Le immagini del giorno prima continuavano a ripetersi nella mia mente. Avevo il terrore di poter essere incinta e, grazie a Dio, non la ero. Il test era negativo, mia mamma l'ha visto, io l'ho visto e Louis anche, perché allora non mi sentivo ancora sicura?

Avevo il terrore di poter rimanere sola, ma io avevo bisogno di qualcuno. Qualcuno che mi sarebbe stato accanto anche quando nessuno avrebbe voluto farlo.

Improvvisamente sentii il bisogno di dover andare in bagno. Così mi alzai in piedi velocemente e, come la mattina precedente, incominciò a girarmi la testa e per qualche secondo non riuscii a vedere niente. Quando riuscii a stabilizzarmi uscii dalla camera e mi diressi in bagno. Quando fui lì controllai il cellulare, come al solito.

-Infatti non devi dimenticarti di me, l'hai promesso. Anche io ti amo- Sapevo che prima o poi sarei andata in crisi per via di questi suoi messaggi, ma pensandoci forse mi avrebbero aiutata. Forse mi avrebbero ricordato che non era lontano come sembrava.

Io devo sapere che tu ci sarai se io tornerò, devo averne la certezza. Aveva detto così in aeroporto. Forse tornerà, forse stava pensando di venire a Brighton anche solo per un giorno. Erano solo delle possibilità. In quella frase c'era comunque un se. "Se io tornerò". Non lo sapeva neanche lui se sarebbe tornato o no. Io come potevo saperlo? Come potevo aspettarlo per un tempo che non sapevo neanche quanto sarebbe stato? Eppure quelle sue parole mi facevano sperare, non sapevo ancora per quanto tempo avrei continuato a sperare. Probabilmente c'era l'un percento di possibilità che tornasse, lui si era fatto una vita lì, degli amici, Grace, sua sorella, suo cugino, Miss Clark, il lavoro, la scuola, ma io speravo ancora in quella percentuale così piccola.

-Mi manchi- Scrissi velocemente prima di lavarmi la faccia e raggiungere Louis in cucina. Come la mattina precedente, mi aveva preparato i biscotti con il tè.

"Vuoi qualcos'altro?" Chiese lui alzando le sopracciglia. Forse aveva paura che stessi ancora male. Io scossi la testa e cominciai a mangiare quello che avevo davanti a me.

Da lì a poco sarebbe anche ricominciata la scuola e in teoria io in quei giorni avrei dovuto studiare almeno qualcosa per gli esami che avrei avuto a fine anno.

"Harry mi ha scritto" Dissi semplicemente senza alzare lo sguardo dal cibo. Ci fu un attimo di silenzio nel quale Louis si era fermato di fare qualsiasi cosa stesse facendo. Decisi allora di alzare lo sguardo verso di lui e vidi che aveva le sopracciglia alzate mentre mi guardava un po' stupito.

"Davvero? Non me l'ha detto" Borbottò continuando a cucinare la sue uova. Quella mattina aveva deciso di non preparare il bacon per non darmi fastidio.

"Cosa vi dite di solito?" Chiesi sorridendo come una stupida. Era la coppia di amici più bella che avessi mai conosciuto.

"Tutto. Siamo peggio di voi ragazze" Rispose ridacchiando per poi contagiarmi. "C'è una festa stasera, dovremmo andarci"

"Louis..." Cercai di lamentarmi. Non avevo la minima voglia di andare ad una festa. Lui mi guardò male zittendomi.

"Tu verrai e basta" Disse serio mangiando le sue uova. "Hai bisogno di lasciarti un po' andare okay?" Chiese e io annuii.

Love Hurts 2 ||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora