Capitolo 3

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Mi svegliai e sbattei più volte gli occhi, mi accorsi di essere tra le braccia di Louis e mi ricordai che il giorno prima era Natale. Una luce fioca entrava dalla finestra del salotto del ragazzo di fianco a me. Probabilmente lui era il mio angelo custode, non ce l'avrei mai fatta ad andare avanti senza di lui. Mi mossi lentamente cercando di non svegliarlo, ma non ci riuscii. Aprì i suoi occhioni azzurri e mi sorrise. "Buongiorno" Disse.

"Buongiorno Lou" Risposi io. "Cazzo mi sono dimenticata di dire a mia mamma che mi sarei fermata qui a dormire!" Incominciai a dimenarmi, ma lui mi teneva stretta a sè.

"Ho detto io a tua mamma che ti eri addormentata e che non volevo svegliarti" Mi tranquillizzò lui.

"Grazie" Dissi accoccolandomi contro si lui. Mi accarezzò i capelli e mi lasciò un bacio sulla fronte.

"Sei così piccola e fragile" Disse lui stringendomi leggermente. "Ho paura che un giorno di questi tu ti possa rompere del tutto e non tonare più te stessa" Aggiunse ancora. Sospirò profondamente e poi parlò. "Stai bene?"

"Sono stata meglio" Risposi sinceramente. "Tu come stai?" Chiesi allora.

"Sto bene, ma non preoccuparti per me"

"Mi preoccupo per le persone a cui tengo" Sfregai leggermente il viso nel suo collo e lui respirò pesantemente.

"Tieni a me?"

"Sì" Sospirai.

"Ti voglio tanto bene" Passarono alcuni minuti in cui ci fu il silenzio più totale e poi parlò ancora. "Hai fame? Ho il tè che ti piace e i biscotti"

"Okay, mangiamo" Lui mi prese in braccio facendomi strillare, ma poi mi fece ridere facendo una faccia buffa quasi inciampando nel tavolino del suo salotto.

"Il tuo divano è sorprendentemente comodo" Ammisi io, non avevo neanche mal di schiena. Molto spesso mi capitava di aver mal di schiena dopo aver dormito sul divano, ma quella volta no. Mi appoggiò sul bancone della sua cucina e si mise a preparare la colazione per entrambi.

Tirò fuori i biscotti e me li porse, così cominciai a mangiarne qualcuno prima che il tè fosse pronto. Quando mi porse la tazza piena del liquido fumante, lui si appoggiò al bancone vicino a me ed io mi sistemai meglio, ad un tratto sentii il metallo freddo toccarmi il petto e lì mi ricordai che avevo l'anello di Harry al collo. Portai la mano sinistra all'anulare destro e sentii l'anello che mi aveva regalato lui. Allora era vero, lui mi aveva pensata, lui mi aveva fatto un regalo di Natale, lui mi aveva scritto una canzone, la canzone più bella che io avessi mai ascoltato.

Lui sapeva che ero a Brighton, lui sapeva dov'ero, ma io non sapevo dov'era lui ed era la cosa peggiore. Lui si era impegnato per farmi un regalo di Natale, io non avevo fatto altro che piangere negli ultimi mesi e sentivo che le lacrime mi stavano salendo di nuovo agli occhi.

"Oh... No, no... No" Sentii Louis imprecare. "Tesoro ti prego non piangere ancora" Mi prese il viso tra le mani dopo aver appoggiato la sua tazza sul tavolo. Lo guardai per qualche secondo cercando di trattenermi, ma non ci riuscii. Incominciai a piangere ancora e lui mi tolse la tazza che avevo tra le mani per poi abbracciarmi forte.

"Louis..." Singhiozzai disperatamente. "Io- non ce la faccio più" Piansi sulla sua spalla. "Ho davvero bisogno di lui, aiutami" Quasi lo supplicai, perchè ero così. Ero un diciannovenne disperata perchè il ragazzo di cui ero innamorata mi aveva abbandonata senza neanche dare una spiegazione o parlarne con me ed io avevo disperatamente bisogno di lui, dei suoi baci, della sua pelle calda contro la mia, del suo sorriso, delle sue mani su di me, dei suoi occhi, della sua voce, del suo profumo dal quale ero totalmente dipendente. E avevo bisogno di tutto quello perchè ero totalmente innamorata di lui e di tutto quello che lo riguardava.

Love Hurts 2 ||Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora