Capitolo 15

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I miei ci vengono a prendere davanti all'ospedale e ci propongono di festeggiare andando al sushi, cibo di cui mi strafogherei ogni giorno.

Appena entriamo inizio ad ordinare l'impossibile, mentre mio fratello e i miei si limitano a prendere il minimo indispensabile.

Usciamo dal locale che fa freddo, e io ho lasciato il giubbotto in macchina in fondo alla via.

***

"Raggio de sole, svegliati...stai tremando"

Alzo la testa e trovo Thomas che dorme abbracciato a me e cerca di scaldarmi invano.

La mattina dopo non riesco ad alzarmi dal letto dal granchè sto male: ho mal di testa, è la seconda volta che vomito e ora mi sto provando la febbre.

Thomas legge con attenzione la temperatura "39.7... meglio che per oggi stai a riposarti"

"Ok, tu però vai e non preoccuparti, va bene Tho?"

"Mhmh" mi da un bacio sulla fronte e mi accarezza la guancia "ci vediamo dopo,riposati"

Cado dopo poco in un sonno profondo, tra le allucinazioni della febbre e i brividi.

Vengo svegliata poche ore dopo da una chiamata da parte di Damiano "Pronto Dem"

"Conijetto! Ti ho svegliata?"

"Beh si ma dimmi tutto"

"Oggi i miei professori hanno scioperato, quindi sono uscito dopo le prime due ore haha. Stavo a pensà se te faceva piacere un po' di compagnia."

"Certo... mio fratello come sta?" quando ho la febbre posso essere molto affettuosa...anche troppo.

"Da quel che mi ha accennato prima dovevano uscire lui e Alessia, ma non vuole perchè ha paura di lasciarti da sola"

"Aspe gli scrivo io, tu intanto vieni qua"

"Bene bene, ah ascolta se s'imbuca Pocahontas è un probblema pe te?"

Il mio cuore fa un rumore simile a quello di un'esplosione nucleare "Si, va benissimo"

"Grande, allora passo a scuola sua e lo carico pe venì lì"

Chiudo la telefonata e metto un po' di musica per rilassarmi, tanto non ho più così tanto mal di testa.

Tra una traccia e l'altra dei Beatles sento la porta sotto aprirsi "Buongiorno, siamo i ladri"

"Sono su, coglioni hahahaha"

Il primo che vedo salire è Damiano, col suo solito passo aggraziato degno di un pachiderma.

"Conijetto, ma che me combini pure te? Anche mì fratello s'è preso il raffreddore" e mi lascia un bacio sulla guancia rossa.

"Ho preso un colpo di freddo ieri sera hahaha"

"C'ho so, ma cazzo te sei appena levata 'r gesso"

Mentre io e Dem scherziamo sento dei passi abbastanza delicati salire per le scale, e una chioma scura si fa spazio nel corridoio.

"Ciao Ethanino"

"We, sto soprannome da quando scusa?" E ride. Dio, quando ride...

"Da adesso, Ethanino" mi sollevo leggermente per arrivare a pizzicargli la guancia, e lui mi fa una smorfia stra tenera.

"Daje regà, me sa che intanto che state a parlà un po' insieme io faccio quarcosa pe Giulia, magari una borsa dell'acqua calda o una tisana"

"Ok" lo saluto con un abbraccio, mentre lui si china per accarezzarmi la schiena velocemente e darmi un bacio sulla fronte accaldata.

Tempo di chiedergli come fosse andato il compito di inglese che ha fatto ieri e Damiano arriva con due tisane calde.

"Mo vado a prendere degli antistaminici in farmacia, così te cala la febbre... torno subito eh"

Io ed Ethan dopo passiamo un altro po' di tempo a parlare ed ascoltare la solita musica, quando la riproduzione casuale fa partire Mi sei scoppiato dentro al cuore.

Ci giriamo entrambe verso lo stereo e cominciamo a ridere di gusto.

"Come ti senti?"

Sorseggio un'altra volta la tisana prima di rispondere "meglio, credo mi stia scendendo un po' la febbre"

"Allora non posso fare a meno di chiederle se vuole concedermi questo ballo, Ma Chérie." Allunga la mano e io incredula poggio la mia sulla sua.

Ci alziamo in piedi e sento la caviglia fare un po' male, ma al primo accenno vocale di dolore Ethan rimedia subito "tranquilla, reggiti a me"

Ha inizio un ballo calmo, lui ha una mano sul mio fianco e una sulla mia schiena. Io ho le mie braccia attorno alle sue spalle e la testa sul suo petto, sento addirittura il suo cuore battere più veloce del solito.

Che sia... naah, scendi dalle nuvole, Giu.

"Ehi" sento la sua voce che gli fa vibrare il petto. Alzo lo sguardo e i nostri sguardi s'incontrano, proprio come al ballo.

"Posso...posso fare quello che avrei dovuto fare la scorsa volta?"

Con un po' di paura in corpo gli annuisco. Il suo sguardo si sposta per un istante a guardare le mie labbra, mentre lui si morde leggermente il lato del labbro inferiore.

Mentre parte il ritornello le sue labbra si posano sulle mie.

Chiudo gli occhi e sento ogni singolo movimento che lui fa: mi mette la mano sulla parte alta del collo, le dita tra i capelli per guidare meglio i miei movimenti; le sue labbra sono calde e dolci, hanno un leggero sentore di miele forse per la tisana appena bevuta.

Con qualche piccolo movimento riesco a sentire meglio un piccolo retrogusto di tabacco, forse prima di venire qua avrà fumato; la sua lingua timida cerca di capire se può entrare tra le mie labbra, ma lì mi stacco. 

I'm Yours 💙 - Ethan Torchio ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora