12)memories

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Pov Sierra

Due dannati giorni con il mal di testa, due.

Ho letteralmente passato l'intero weekend a letto, ho fatto pochissimo giusto qualcosa per distrarmi, dipingere, leggere, e finire i compiti che avevo per oggi .

E se ve lo state chiedendo sono le cinque del mattino di lunedì, sono sul mio letto con le cuffie alle orecchie, che penso a quello che è successo a quella dannata festa .

Si dannata e davvero una dannata festa, lo sapevo che non dovevo andarci ma ho voluto assecondare i miei amici .

Partiamo dal bacio tra Lea e Mark, ora ne sono certa che Lea non se lo toglierà dalla testa, il punto e che lei lo odia o almeno così dice.

Continuiamo con il mio svenimento, che imbarazzo, aver colpito la cicatrice mi ha provocato un fortissimo giramento di testa e alla fine sono svenuta.

E come ultimo, giusto la ciliegina sulla torta perché di figuracce be' ne avevo fatte poche, il ritorno, il suo ritorno nella mia testa, quel silenzio, quel tatuaggio, quel sorriso,dio volevo morire, e in tutto questo Atlas era lì presente a tutto quanto .

Spero solo che non abbia notato la mia cicatrice perché se no non saprei più come rispondere, e soprattutto non voglio farlo, non voglio ricordare il passato .

Per anni ho cercato di nascondere le mie cicatrici facendo qualunque cosa potessi per non mostrarle, nessuno sa dei miei incidenti e così nessuno deve sapere di quelle cicatrici, come li spiego alle persone, penseranno che sia pazza .

Mi arrendo all'idea che non tornerò a dormire e mi alzo per andare a lavarmi .

Scendo giù dal letto e mi dirigo in bagno, dopo essermi lavata per bene e essere certa di profumare di cocco esco dalla doccia, mi copro con un telo e pulisco lo specchio appannato .

Guardo la mia immagine allo specchio ricordando la ragazza che ero alle medie, ricordando quello che mi ha fatto Ester, ricordando gli incidenti se così si possono chiamare, e chiedendomi il perché.

Perché io

Perché a me

Perché tutto questo

Perché tanta crudeltà

Perché, perché, perché, perché

Tutti senza risposta, non ho mai trovato la risposta a nessuno dei miei perché

Mi giro di schiena, e abbasso il telo, guardo quella cicatrice sulla mia colonna vertebrale lunga quasi tutta la schiena, rossa, per anni ho cercato di coprirla, per anni ho fatto in modo che nessuno la notasse.

Poi mi metto ad osservare la mia seconda cicatrice, sul polso nascosta da un tatuaggio PER SEMPRE un tatuaggio che ho fatto con papà, per sempre insieme qualunque cosa succeda per sempre in ogni caso per sempre oltre tutto, per sempre .

Vado in cabina e inizio a vestirmi, metto i reggi seni e osservo la voglia tra i due solchi, non è molto visibile, ma c'è, una farfalla .

Non ho mai capito il significato di quella voglia o perché fosse proprio lì e avesse quella forma, e da piccola nemmeno mi piaceva, ora invece penso che in qualche modo mi definisce, e sta lì vicino al cuore per ricordarmi, che qualunque cosa succede io sono come una farfalla e troverò sempre il modo per allontanarmi dal male .

Finisco di vestirmi ed esco di casa, mi dirigo al centro per le abbronzature, e no perché io voglia abbronzarmi, me perché e l'unico modo efficace per poter nascondere la mia cicatrice in modo che no si veda, fortunatamente non e molto in rilievo, ma mi ha comunque sempre dato fastidio, oltre a ricordarmi uno dei giorni più brutti della mia vita, e tutto ciò che ho dovuto passare dopo, tutti gli incubi che ne provengono e tutti i demoni che ogni giorno me lo ricordano.

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