𝒸𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 2

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ADE

Senza mai strappare gli occhi dalla fanciulla mi incammino nella foresta di profumi fino a raggiungere Eris, Dea della discordia, lunica che comprende il mio malessere nel visitare anche solo cinque minuti l'Olimpo.

"Ciao Ade come procede la tortura funesta?"

"Ogni anno sempre peggio mia cara Eris, immagino sia lo stesso per te."

"Certamente, se non fosse per le litigate che si fanno Atena,Era e Afrodite sarebbe anche peggio dei matrimoni"

"Sei molto spiritosa vedo. posso chiederti chi è la fanciulla al laccio di Demetra che ti ha rivolto uno sgraziato inchino circa due giri di idromele fa?"

"Non perde un colpo il nostro Dio dell'Oltretomba" sghignazza Eris facendomi un occhiolino "E' sua figlia Kore o Persefone dipende da come si sveglia la mattina" sghignazza di nuovo.

"Come sarebbe a dire?"

"Dico che quando è qui su all'Olimpo è Kore, quando fa le sue scappatelle invisibili a tutti tranne che a me sulla terra dei mortali si fa chiamare Persefone. Ahh non ti preoccupare, appena quella sfarfallina di Demetra mi farà rizzare i capelli salterà fuori la storiella della figlia fuggitiva"

"Come sarebbe a dire, devo chiamarla Kore o Persefone?" chiedo confuso.

"Ma Kore ovviamente, cè meno ossigeno nel sottosuolo o sei rimbambito tutto in una volta? Sei sull'Olimpo, chiamala Kore"

Faccio una smorfia infastidita, guardo Eris che sta versando una polverina bianca nel calice di Apollo che sta beatamente suonando la lira, giro sui tacchi e decido di dirigermi alla conoscenza della nuova arrivata finalmente lasciata in pace dalla madre soffocante. Aimè però vengo intercettato da un Dio dal quale non si può fuggire.

KORE

Sono un'amante delle feste, quelle dei mortali in nostro onore e adoro alla follia i giochi olimpici. Di norma trovo divertenti anche quelle che si svolgono sull'Olimpo, sono stata alla festa di Iris e mia madre organizza tanti di quei balli floreali nella nostra dimora, ma alla festa di Zeus Egioco non cero mai stata: è tutto così grandioso, luminoso, profumato e caotico, caraffe e calici colmi fino allorlo di idromele ovunque, pasticcini e tartine, nettare in ogni ciotola intagliata, musica soave di sottofondo, è tutto così magico. Eppure non avevo calcolato che era la mia prima serata da Dea ufficiale: ero entrata a far parte a tutti gli effetti degli Dei dell'Olimpo la settimana scorsa, allalba dei miei 24 anni in una cerimonia alla quale il grande Zeus e la moglie Era mi hanno messo una corona dalloro in testa dopo aver passato la prova della circoncisione: ogni Dio ha la sua e determina l'elemento o l'arte al quale si sarà legati per tutta la vita da immortale. La mia prova non è stata gran che considerando che ho scioccato tutti i presenti parlando con l'anima di un cacciatore ucciso da un cinghiale. Dopo il rituale ho bruciato il suo corpo consentendogli di trovare la pace nell'Ade. In ogni caso tutti si aspettavano che il mio elemento sarebbe stato legato in qualche modo alla natura come mia madre, invece la mia specialità è oscura persino a Zeus, Era ha detto che il destino è scritto nelle stelle, lo scoprirò solo vivendo. Tutto ciò per dire che ora devo presenziare ad ogni festa organizzata da qualsiasi Dio o Dea, fare un inchino a tutte le Dee e la riverenza a tutti gli Dei, fattore assai stancante che non avevo considerato. Sono una Dea di indole pacifica perciò non ho fatto storie con mia madre e ho fatto inchini e riverenze senza fiatare, sebbene il vestito verde che indosso mi mette molto a disagio e ogni volta che muovo un passo spero di non scivolare come una novellina. Da quando mia madre mi ha lasciato per intrattenersi con le ninfee del laghetto vicino a casa nostra, non so con chi conversare, gli Dei più giovani con i quali sono cresciuta non sembrano mostrare interesse verso di me e gli Dei più anziani non mi vedono neanche. Me ne sto qui, nel mio angolino come un fascio di nervi immobili a fissare la folla non notando nulla di interessante se non Eris che versa della polverina bianca nel calice di Apollo.

ѕєttє chícchí dí mєlαgrαnαDove le storie prendono vita. Scoprilo ora