Switch of Time ⏳

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Futuro

~🕠

Quando fecero entrare Joe nella casa, il leoncino era così confuso che non riuscì a spiccicare parola durante la conversazione tra Caleb e... un, un Jude adulto? Che razza di sogno stava facendo? Il ragazzino iniziò a fissare il vuoto quando, mosso per inerzia, iniziò a seguire l'uomo in bagno per farsi una doccia, dato che era sudato e sporco. Il rasta gli consegnò asciugamani puliti e, prima che l'arancio iniziasse a lavarsi, tornò per lasciargli dei vestiti, quelli che a lui andavano più stretti; in questo modo per Joe sarebbero dovuti andare bene. Il rasta gli parlava, ma Joe non stava ascoltando troppo le sue parole; si limitò ad annuire. Lasciato solo in bagno, l'arancio si spogliò senza troppe cerimonie e si godette per una decina di minuti lo scroscio dell'acqua sulla sua pelle. Il ragazzino sospirò e chiuse gli occhi. I suoi muscoli si rilassarono sotto le veloci gocce d'acqua, allontanandolo così dal pensare troppo alla sua situazione. Dopo essersi insaponato e lavato, Joe chiuse il getto d'acqua e uscì dalla doccia; ne aveva approfittato fin troppo. Egli si asciugò il corpo e i capelli velocemente e si vestì con gli indumenti che gli erano stati gentilmente prestati: erano dei semplici pantaloncini e una maglietta. Una volta indossati il ragazzino si guardò allo specchio del bagno e, dopo qualche secondo di osservazione, sorrise lievemente nel constatare che, in fin dei conti, quegli indumenti non gli stavano larghi. Guardandosi allo specchio, Joe fece un respiro profondo; in seguito si voltò e, incamminandosi verso la sala, cercò di prepararsi mentalmente a ciò che avrebbe dovuto vedere.

Dopo i vari convenevoli e un commento senza filtri di quello che sembrava essere il suo coetaneo, l'adulto presente fece accomodare il nuovo arrivato su una sedia della sala, iniziando a disinfettargli e fasciargli la ferita della mano sinistra, ancora rossa e leggermente sanguinante. L'arancio uscì dal suo stato di trance solamente quando Caleb, spazientito, battè rumorosamente le mani di fronte a lui, facendolo trasalire.

"Oi bell'addormentato! La smetti di fissare il vuoto e ti decidi ad ascoltare? Mi stai dando sui nervi con la tua faccia da pesce lesso!" sbottò il crestuto, spazientito. Il ventiquattrenne, intento a medicare la mano del ragazzino, a quel comportamento non si scompose.

"Caleb, Joe è sotto shock. Smettila di fare l'insensibile e vai in bagno a prendermi il pacchetto di cotone." disse lui con tono calmo ma autoritario. Dalle labbra del punk uscì uno "tch", ma non protestò e obbedì all'adulto; d'altronde, egli era ben consapevole che il suo amico necessitasse cure.

"Scusate... io... io non riesco a capire..." sussurrò l'arancio, guardando poi Jude. Era proprio lui. Nonostante fosse adulto, riusciva decisamente a vederlo: occhi rosso rubino, rasta, sguardo studiante e attento, espressione seria... non v'erano dubbi su chi egli fosse.

"Non preoccuparti Joe, so che sei confuso. Lo sarebbero tutti," lo rassicurò Sharp, finendo la fasciatura alla mano "ecco, qui sei medicato. Adesso passerò a disinfettarti i taglietti che ti sei procurato, non sono nulla di grave." il rasta fece un piccolo sorriso e il ragazzino annuì con espressione apatica. Caleb ritornò con il pacchetto di cotone, consegnandolo all'adulto e lamentandosi di come il prodotto fosse "infognato in mezzo a tutte le altre robacce". Jude lo ignorò e, imbevendo un poco il cotone con il disinfettante, iniziò a tamponare delicatamente i taglietti del ragazzino. Ad un certo punto gli chiese anche di togliersi la maglietta, per prendersi cura dei graffi presentì anche lì; senza dire nulla, l'arancio obbedì. Nel frattempo Caleb, seduto a braccia incrociate sul divano, studiava l'espressione dell'amico; fece una smorfia, il suo coetaneo era davvero sotto shock. Doveva essere successo qualcosa prima che arrivasse a casa dell'adulto, ragionò il punk, anche perché era improbabile che fosse arrivato in quella linea temporale già ferito in tal modo.

"Ho finito," esordì il rasta ad un certo punto "fortunatamente eccetto la ferita della mano, i graffi non sono gravi. Ti darò giusto un paio di cerotti per i taglietti leggermente più profondi, per sicurezza."

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