Scambio di Tempo ⏳

⌛ Time's Switch

Presente

~🕡

I tre stavano mangiando il loro pranzo in quella che sembrava, apparentemente, un'atmosfera tranquilla. Incredibilmente anche Caleb -per il momento- era in silenzio, senza che commentasse o provasse a schernire uno dei due. Forse era la qualità dei piatti cinesi a farlo concentrare sul cibo, o forse, come Joe, era immerso nei suoi pensieri; ma quel silenzio iniziò ben presto ad annoiarlo.

"Devi per forza tenerti gli occhiali da sole anche a tavola? Guarda che è maleducazione," disse il moro al ragazzino, sogghignando "non vorrai mica passare per un cattivo ragazzo!" In risposta questi roteò gli occhi al cielo e non si scompose.

"La tua versione giovanile se li è portati appresso chissà dove. Ergo utilizzo qualcosa che li possa sostituire."

Caleb aggrottò la fronte.

"Che è ergo, una parolaccia in francese? Dovresti parlare come mangi." rispose, sempre un un sorrisetto serafico sulle labbra.

"No, ignorante, è latino. Certo, non mi aspetto che tu lo sappia anche se sei adulto. Precisamente è una congiunzione con valore conclusivo che-"

"Hmm risparmiamelo sapientino, non lo volevo sapere. Io-"

"Vedi, sei ignorante. Non vuoi neanche sapere le cose." replicò il rasta. Da fuori sembrava serio, ma in realtà si stava divertendo. Il moro sussultò con fare drammatico.

"Mi interrompi pure ora?? Dove sono finite le tue buone maniere! Questi giovani d'oggi!"

"Almeno sono meglio dei vecchi di domani," spostò lo sguardo verso di lui "che fanno finta di essere giovani." e la sua espressione si tramutò in un ghigno divertito. Caleb, a quella visione, non poté fare altro che sghignazzare a sua volta.

"Ah, ecco il vero Judino! Antipatico e maleducato, che gioca a fare l'angioletto! L'ho sempre detto che eri un-"

"Io starei cercando di mangiare," si intromise nel discorso Joe, in tono ed espressione seria "fate un po' di silenzio." e ricominciò a mangiare i suoi noddles, questa volta facendo rumore. Gli altri due si lanciarono uno sguardo e Jude riprese, in silenzio, a mangiare i suoi ravioli. Caleb prese con le bacchette un altro involtino primavera.

"...quanta serietà," ruppe ancora il silenzio il moro, sogghignando "non ci lasci neanche divertire. Sei proprio un mostro..."

Il leone lo guardò male ma non replicò e continuò a mangiare. Stonewall prese a punzecchiarlo, ma la finì in fretta grazie all'intervento del quattordicenne. L'adulto sbuffò sonoramente, appoggiando il gomito al tavolo e la sua guancia nel palmo.

"Siete tutte e due dei guastafeste!"

Il pranzo proseguì discretamente tranquillo. Dopo aver pulito il tavolo e ciò che avevano utilizzato per mangiare, i tre si erano spostati sul divano, principalmente a causa di Caleb dato che voleva vedere qualcosa in TV: si era scompostamente sdraiato sul divano così che potesse fare zapping tra i canali, senza mancare di lamentarsi per la scarsità di contenuti interessanti.

"Un documentario sulle papere? Ma non trasmettono più le partite di calcio qui?" cambiò ancora canale e capitò su un match calcistico che era iniziato da poco.

"Oh, finalmente!" pose via il telecomando e incrociò le braccia dietro la testa, guardando la partita.

Joe era seduto vicino ai piedi dell'amico, sempre sul divano, mentre di fianco a lui c'era Jude, seduto sul bracciolo. Al ragazzino era venuto ancora in mente come Caleb avesse nominato David prima che il rasta uscisse a comprare i loro vestiti e il pranzo. Aveva riflettuto su ciò ed aveva formulato varie ipotesi: la più plausibile era quella che i due stessero insieme nel futuro, come era successo a lui e il moro. Altre congetture erano meno possibili, ma non poteva escludere che l'arancio e il bendato fossero solo coinquilini, oppure stretti amici. Forse non era così discreto chiederlo, ma voleva fare comunque un tentativo; se avesse visto Joe mostrarsi restio sull'argomento, non avrebbe insistito oltre.