Switch of Time ⌛

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Presente

~🕢

"Però, niente male come casetta. Un po' diversa da come me la ricordavo, ma carina."

A quelle parole il regista scosse la testa, lasciando che sul suo viso nascesse un sorrisetto. I due, dopo il discorso del più grande al più piccolo e lo sfogo di quest'ultimo, erano entrati in casa del quattordicene, dal momento che fuori era diventato buio pesto e il freddo aveva iniziato a farsi sentire. Jude prima di entrare si era tolto le scarpe, imitato dal maggiore, e in seguito si era anche slegato il mantello, avendolo poi appoggiato sull'appendiabiti lì vicino.

"Diversa da come te la ricordavi dici? La casa del mio futuro io è più accogliente?" chiese all'altro il ragazzino, con velato tono ironico. Caleb in risposta ghignò e, posizionate le mani sopra i fianchi e spostato leggermente il bacino, si guardò in giro una seconda volta, quasi fosse stato un critico d'interni intento a scrivere una recensione sul luogo che stava visitando.

"Hm si, non è male," disse, con tono saccente "ma la casa del Jude del futuro è molto più bella." concluse, sorridendo sornione al rasta. Questi alzò un sopracciglio e, divertito, prese lui parola.

"Oh, me ne compiaccio. E cosa ci sarebbe di così interessante nella casa del Jude futuro?" domandò, sospettando che la risposta del punk sarebbe stata molto più stupida di quanto in realtà il ventiquattrenne volesse fargli credere. L'altro sbuffò divertito e, poggiandosi una mano sul petto, voltò lo sguardo nella direzione del più piccolo, assumendo un'espressione maliziosa.

"Ovviamente ci sono io." esordì lui, facendo l'occhiolino al regista e ghignando. Il ragazzino in seguito a quelle azioni arrossì leggermente, distogliendo lo sguardo e scuotendo la testa, imbarazzato ma allo stesso tempo divertito; la sua supposizione, alla fine, si era rivelata esatta: l'adulto stava scherzando, senza che avesse nulla di serio da dirgli -non che la cosa gli fosse dispiaciuta più di tanto in realtà-. Ottenuta la reazione desiderata, Caleb si concesse il lusso di spaparanzarsi sul divano, producendo un lungo e sonoro sospiro; al che, senza esitazioni, il rasta posò gli occhi rubino su di lui, improvvisamente circondati da un'aura severa.

"Stonewall. Alzati subito da quel divano," gli ordinò, quasi minaccioso "immediatamente." concluse lui la sentenza, non distogliendo mai il suo sguardo da quello dell'accusato. Il moro sgranò gli occhi, impressionato sia da quell'inaspettato rimprovero sia dalla risolutezza con il quale il quattordicene glielo stava riferendo. Senza interrompere il contatto visivo, dunque, sorrise un poco, divertito.

"E perchè mai dovrei farlo? Questo divano è così comodo..." gli rispose, reclinando il collo verso destra e strusciando un poco la guancia contro un cuscino lì presente, ad occhi chiusi. Il ragazzino, a quella scena, lo guardò accigliato.

Manca solo che si metta a fare le fusa pensò il Jude del presente non gli verrà un torcicollo così? si chiese, notando come il collo dell'adulto, rispetto al busto e al resto del corpo, fosse piegato in modo fin troppo esagerato -almeno secondo lo Sharp- di lato.

"Dovresti perchè sei sporco, sudato, e non voglio che contamini i miei arredi," ribattè il più piccolo, stizzito "e stai dritto, per favore. Se continui così ti spaccherai il collo." aggiunse, incamminandosi verso il bagno con l'intento di farsi una doccia. L'altro aprì gli occhi e lasciò che un sorrisetto malizioso spuntasse sulle sue labbra.

"Aw che carino, ti preoccupi per me" disse teatralmente, portandosi entrambe le mani al petto, sbattendo le ciglia, "e va bene signor Sharp, mi alzo. Riesci ad essere scassapalle anche da giovane, dannazione." si arrese il ventiquattrene, alzandosi dal comodo giaciglio e stiracchiandosi, portando in alto le braccia e inarcando la schiena, trattenendo un poco il fiato per poi rilasciarlo tutto in una volta. Con la coda nell'occhio notò come il ragazzino lo stesse guardando e, con nonchalance, finito di stiracchiarsi rimase in quella posizione, ossia con le braccia alzate e piegate verso la schiena, giusto per il gusto di stuzzicare il rasta.

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