Presente
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Caleb non capiva ancora cosa fosse successo. Un attimo prima era a cavalcioni su Jude, intento a baciarlo, mentre ora si ritrovava in piedi, davanti ad un muro, con le braccia distese appoggiate ad esso. L'adrenalina che gli percorreva le vene per la situazione precedente non era per niente andata via, ma non per questo era meno confuso: anzi, probabilmente lo era ancora di più. Sentendo un sussulto di sorpresa provenire da ciò che era, a quanto pare, bloccato tra lui e il muro, abbassò lo sguardo, sgranando gli occhi e rimanendo a bocca aperta. Era Jude.
Si, Jude, ma sembrava avesse quattordici anni, che lo guardava con occhi spalancati, l'incredulità dipinta -stampata- sul suo volto, anch'esso confuso e... spaventato? Inibito? Un qualcosa che il castano non riusciva a capire. Dopo un po' di tempo che si fissarono negli occhi, Caleb constatò che quelle iridi rubine non potevano che appartenere al ragazzo per il quale aveva perso la testa: decise quindi di fare la prova del nove."...Jude?..." chiese, esitante. Il giovane rasta sgranò ancora di più gli occhi e fece un sussulto sommesso, cercando di appiattirsi ancora di più al muro quando parlò anche lui.
"...Caleb?...cosa?..." disse, sussurando. L'altro si staccò di scatto dal muro, arretrando di qualche passo, ancora ansimante, e si guardò intorno, cercando di capire dove fosse.
Questa non è casa mia pensò, riconoscendo il lungo corridoio della struttura, senza però riuscire a realizzare completamente l'accaduto. Guardò poi nuovamente il ragazzino appoggiato al muro: sembrava completamente spaesato e, ora che lo notava, anche lui aveva un po' di rossore sulle guance.
Cosa è successo?... si domandò infine il punk, senza però ricevere risposta.
Futuro
~🕟
Caleb Stonewall era una persona che non si lasciava intimorire da niente e nessuno. Verifica di matematica? Dimostrava che sapeva benissimo fare quelle scomposizioni anche senza studiare, prendendo voti eccellenti. Bisognava guidare la squadra? Nessun problema, lui era lì. Quando non capiva una cosa, lui, per una sorta di sfida interiore, doveva capirla, anche se da fuori dava l'impressione di fregarsene completamente; e, in quel preciso momento, il suo cervello si stava sforzando così tanto di capire dove fosse e cosa fosse successo che gli si stavano confondendo le idee.
Punto uno, capire il dove: la prima cosa che notò fu che...era...a cavalcioni su d'una persona con le mani poggiate sul petto scoperto di questa?...e che quella persona somigliasse a Jude in una maniera impressionante ma...da adulto?
Si sforzò poi, invano, di non dare retta al suo tatto e quindi di non guardare il busto su cui poggiava le mani. Dopo neanche mezzo secondo posò lo sguardo su di esso e sgranò gli occhi, sentendosi subito dopo le guance andare a fuoco: gli addominali e i muscoli di quel petto erano ben definiti ma proporzionati, né troppo e né troppo poco. Spostò lo sguardo sul viso di Jude adulto: lo stava guardando con un'espressione a dir poco confusa, mentre i suoi occhi sanguignei lo squadravano, cercando di comprendere se quel ragazzino crestuto fosse veramente Caleb o no; il suo respiro era accelerato e aveva le gote arrossate. Questi fattori, più il fatto del petto scoperto, fecero intuire al castano che forse forse aveva interrotto qualcosa che molto probabilmente stava andando oltre al semplice bacio.
Aprì la bocca, per parlare, ma non fece in tempo a dire niente che il rasta si spostò brutalmente all'indietro, facendo cadere Caleb sul pavimento, mentre con una mano si portava una parte della camicia sbottonata a protezione del petto fin troppo in vista."Caleb?..." chiese, con qualche secondo di esitazione. L'altro trattenne il respiro, annuendo lentamente in seguito.
"Tu...sei...Jude?" domandò il castano, ottenendo dal rasta un segno, seppur accennato, di conferma. Dopo qualche altro secondo, il punk esternó i pensieri, attraverso la parola, sia suoi sia di quelli del ragazzo che stava poco distante da lui.
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Scambio di Tempo ⏳
أدب الهواة//Inazuma Eleven// Jude Sharp e Caleb Stonewall, dopo aver vinto il FFI, continuano a vedersi tra loro e con la squadra. Il secondo non esita, in questi momenti, a infastidire e provocare il regista, mandando quest'ultimo in confusione. Ovviamente n...