Presente
~🕜
"Joe?"
"Caleb? Sei tu?"
"Certo che sono io! Piuttosto, come fai ad avere il numero del Jude di questo tempo?"
"Di questo tempo? Frena frena frena amico, di cosa diamine stai parlando?"
Caleb sospirò, il che fece preoccupare un poco l'arancio all'altro capo del telefono.
"Raccontami cosa ti è successo, così dopo posso spiegarti.
Questa volta fu il turno di Joe a sospirare.
"Be', che dire... stavo tornando a casa dal lavoro, in quanto oggi avrei dovuto fare solo mezza giornata, e di punto in bianco mi sono ritrovato sul campo della vecchia Royal Academy, in porta, con uno spara-palloni che andava a manetta. Per fortuna ero in tuta, altrimenti avrei potuto dire addio allo smoking." spiegò l'amico, accentuando l'ironia sull'ultima frase. Caleb a ciò rise di gusto, e si disse che non si era sbagliato: il Joe con cui stava parlando proveniva sicuramente dal futuro, come lui.
"Figurati. La lavanderia ne sarebbe stata molto felice," scherzò il moro, strappando una risatina anche all'altro ragazzo "e quindi dopo cosa è accaduto?" riprese lui, più serio.
"Una figuraccia. Un paio di ragazzini mi hanno visto e se ne sono andati via sconcertati, mentre io ero lì a parare palloni che non finivano più e non capivo un'accidenti; però posso vantarmi di non aver perso il mio tocco, ne ho parati più di quanti mi aspettassi." ridacchiò lui, facendo sorridere l'altro.
"E così hai avuto la brillante idea di chiamare Jude?" chiese Stonewall, curioso.
"Dopo che finalmente sono uscito dal campo mi sono guardato in giro e ho riconosciuto le vie. Poi mi sono ricordato che il più vicino era Jude e ho provato a chiamarlo per capire cosa stesse succedendo; e invece ho trovato te."
Caleb sghignazzò.
"Mi sembri abbastanza deluso o sbaglio?" lo prese in giro il moro, sistemandosi meglio sul divano.
"Ma finiscila babbeo; e no, sarò onesto, sono stato abbastanza contento di aver ricevuto una tua risposta. Ma ora mi dici che succede? Sono in un vicolo e la gente che passa non fa altro che guardarmi storto."
Caleb si morse appena il labbro, riusciva a capire la situazione in cui il suo amico si trovava -l'aveva provata anche lui il giorno prima-, ma il fattore che faceva esitare il moro era il come avrebbe potuto illustrare la situazione all'altro. Alla fine, pensò l'adulto, non v'era altra maniera se non la verità dura e cruda; così Caleb scelse di essere senza filtri, come suo solito.
"Vedi..." iniziò, comunque incerto sulle parole da usare "...può darsi che un'anomalia temporale ti abbia fatto retrocedere nel tempo di circa dieci anni, finendo per scambiarti con il Joe di questo tempo..."
Caleb non ricevette risposta, tanto che si allontanò dal cellulare per controllare se l'arancio fosse ancora in linea.
"Joe?" provò a chiamare, per conferma.
"Mi stai prendendo per il culo? Perchè se questo è uno scherzo mi sta facendo incazzare."
Caleb sospirò, aveva immaginato una reazione del genere; d'altronde sarebbe stato arduo realizzare una notizia del genere per chiunque, e il moro di sicuro non lo biasimava.
"So che è difficile da credere, ma pensaci: stavi tornando a casa quando ti sei ritrovato sul campo all'improvviso, a parare palloni; ed inoltre c'erano pure dei ragazzini, quindi, a rigor di logica, il tuo io passato che si è scambiato con te si stava allenando." concluse, sperando in una reazione positiva da parte del suo amico. Il moro, dopo qualche secondo, sentì l'arancio sospirare pesantemente, e Stonewall si potè immaginare il coetaneo coprirsi gli occhi con una mano, segno che era solito fare quando stava ragionando.
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Scambio di Tempo ⏳
Fanfiction//Inazuma Eleven// Jude Sharp e Caleb Stonewall, dopo aver vinto il FFI, continuano a vedersi tra loro e con la squadra. Il secondo non esita, in questi momenti, a infastidire e provocare il regista, mandando quest'ultimo in confusione. Ovviamente n...