Capitolo 54("Quella più brutta,ma anche quella più sincera.")

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Cazzo.
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So che questa decisione è sciocca,ma non svegliai mia madre.
Andai in bagno e per tranquillizzarmi mi bagnai i polsi e la faccia.
Misi una sveglia per le 06:00 e mi rimisi nel letto.
Cercai di dormire,ma l'ansia che avevo me lo rendeva difficile,ma alla fine mi addormentai alle due ma mi addormentai.
Mi feci quelle poche ore di sonno e la sveglia suonò,la spensi subito per non svegliare mia madre e mi alzai,andai in bagno e mi lavai faccia e denti,poi mi vestii.

Mi feci quelle poche ore di sonno e la sveglia suonò,la spensi subito per non svegliare mia madre e mi alzai,andai in bagno e mi lavai faccia e denti,poi mi vestii

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Presi le chiavi e il telefono e uscii di casa.
Salii in macchina e dopo venti minuti arrivai.
Parcheggiai ed entrai.
Mi sedetti nella saletta e aspettai.
L'ansia cresceva,si moltiplicava o anche triplicava.
Iniziai a sudare freddo,le mani mi tremarono.
So che può essere una reazione esagerata ma per me non lo era,non volevo iniziare tutto da capo,o magari scoprire che è una cosa peggiore.
Continuai a girarmi i pollici e a muovere la gamba in segno di ansia,dopo un 10 minuti di attesa quindi in pratica l'orario giusto,07:30,l'infermiera mi chiamò.
I:t/n t/c.
Mi alzai e la raggiunsi.
T/n:salve s..sono qui per ritirare gli esami.
Dissi con voce tremolante.
I:si,mi faccia vedere l'e-mail.
Aprii il telefono e gliela mostrai.
I:perfetto,ambulatorio 17,segua i cartelli.
T/n:grazie.
Uscii dalla saletta e seguii i cartelli.
Rischiai di perdermi ben tre volte,17esimo ambulatorio,ma quanto è grande questo ospedale?!
Alla fine riuscii ad arrivare.
I:salve lei deve essere la signorina t/c.
T/n:si.
I:okay,si può accomodare nell'ambulatorio il dott.smith sta arrivando.
T/n:grazie.
Entrai.
Mi sedetti sulla poltrona,avevo davanti un'altra poltrona,ed erano divise da un tavolino di vetro.
Aspettai.
Avrei voluto con me Jayla,solo lei sapeva calmarmi e farmi ridere quando ero davvero,ma davvero agitata.
Non gli avrei mai detto di sì sulla questione del rimanere qui,avrei voluto ma per lei quel lavoro è importante e non mi sarei mai permessa di fermarla.
D:ciao t/n.
Disse il dott.smith entrando nella stanza.
Aveva un tono insolito,più cupo e preoccupante del normale.
T/n:salve.
Dissi a fiato corto girandomi per guardarlo.
Venne verso di me e si sedette di fronte a me.
D:sei qui da sola?
T/n:si..,per favore dottore arriviamo alla questione,sono piena di ansia e dal suo tono si è moltiplicata.
D:okay,va bene.
T/n:grazie.
D:sei pronta?
T/n:si..
No,non lo ero,e non ero sicura di stare da sola in questo momento,ma ormai ero qui,non potevo tornare indietro.
D:t/n..tu..beh tu..
Disse con voce tremolante.
Non lo feci finire di parlare..avevo capito.
T/n:sono ricaduta..
Dissi abbassando la testa.
D:t/n..
T/n:come..voglio solo sapere come.
Dissi sovrastandolo con la mia voce tremolante.
T/n:perché,perché..
Dissi piangendo.
D:t/n..fam..
T/n:no dottore,so cosa vuole dire,che recupererò e che lei mi aiuterà al mass..
D:T/N,..tu sei incinta.
Alzai il volto e lo guardai negli occhi.
I miei occhi inondati incontrarono i suoi.
In..incinta?
T/n:c..c..cos..
Non riuscivo a parlare,il mio labiale faceva solo uscire consonanti,senza un senso.
D:volevo essere sicuro di tutto,perciò dato che avevi detto al l'infermiera che sei sessualmente attiva e che vi è capitato di dimenticarvi le protezioni e anche il fatto che non puoi prendere la pillola perché appunto sei soggetta a trombosi,ho verificato facendo un test ed è uscito positivo,e così mi sono spiegato il vomito e la nausea,lo feci dopo aver analizzato il sangue per il fegato.
T/n:ci deve essere un errore,e come me lo spiega la perdita di peso.
D:il tuo metabolismo è veloce t/n,questo vuol dire che ciò che mangi lo smaltisci in poco tempo,devi mangiare per due persone,ecco perché la perdita,mangiavi poco per sfamare due esseri viventi.
T/n:no,non sono incinta,ci deve essere un..
D:nessun errore t/n,sei incinta,sei circa al primo mese.
Disse passandomi i fogli che aveva in mano da quando era entrato,lo presi e vidi..incinta.
T/n:..
Non riuscivo a parlare,avevo la mano sulla bocca gli occhi leggermente più spalancati,la bocca schiusa,la mente persa.
D:sapevo che avresti reagito così,so che alla tua età ti dovresti divertire,così ho fatto delle ricerche e c'è un clinica specializzata a un'ora da qui,l'aborto deve essere eseguito nel primo trimestre di gravidanza,cioè 13 settimane,così c'è scritto su internet.
Ero persa,non capivo niente.
D:però,t/n,non te lo dico come medico,ma da persona,da umano,la vita è una delle cose più belle che capitano,avere il potere di creare vita è qualcosa di magico.
Non ti dirò di non abortire ma ti dico che dovresti pensarci bene,molto ma molto bene,perché hai la possibilità di dare la vita,so che sei giovane e la cosa ti spaventa..però..pensaci.
T/n:..
Rimasi zitta,cercavo ancora di formulare,di unire i pezzi,di digerire la pillola.
D:nel caso,ti lascio il volantino della clinica,dentro c'è in numero della nostra ostetrica,lei ti darà consigli e seguirà la ti gravidanza,sempre se tu lo voglia,e ti spiegherà tutto.
D:t/n? Ci sei?!
Mi ripresi,non potevo stare lì ferma come una mongola a non reagire a non pensare.
T/n:grazie dottore.
D:per qualsiasi cosa t/n,sono qui.
T/n:la ringrazio.
D:ah t/n,anche se tu non volessi mandare avanti questa gravidanza,per favore vieni qui a fare i controlli,per controllare che vada tutto bene,fino a quando non avrai preso una decisione.
T/n:d'accordo.
D:allora ti contatto per quando dovrai fare il primo controllo.
T/n:va bene,arrivederci dott.smith.
D:ciao t/n.
Mi alzai e uscii.
Feci tutto il corridoio a trattenere le lacrime.
Ma quando arrivai in macchina non c'è la feci più.
Ero incinta,a 16 anni..
Iniziai a collegare più cose.
Avevo quel gonfiore alla pancia perché c'era dentro di me una vita,non me ne accorsi subito,dato che solo quando avevo vestiti attillati mi guardavo tutta per bene allo specchio.
Carla..Carla aveva ragione,l'aveva detto per ridere ma non è più un scherzo,è pura realtà.
Cazzo.Jaden.
No no no,no,cazzo.
Non volevo dirglielo,e se ci lasciassimo.
Lui voleva si dei figli ma non ora,non adesso,non a 17 anni.
Non volevo rovinargli la vita.
<<Come se la tua t/n,non si rovinasse.>>
Mi dissi tra me e me.
È solo che se io non glielo dicessi staremo bene,perché abbiamo tutti e due una strada.
Io l'aborto e lui il non saperlo.
So che in questo momento dovevo pensare a me ma come potevo,avrei incasinato o rovinato la sua vita se gli avessi detto "aspetto un bambino",e se lui mi avrebbe risposto che "non" starà al mio fianco la mia sarebbe rovinata.
Perciò ci saremo dovuti lasciare,e lui sarebbe rimasto con la consapevolezza del bambino,del suo bambino,..del nostro bambino.
O potevo farla più facile..non glielo avrei detto.
Potrei attendere le 13 settimane e andare in quella clinica e fare finire tutto.
Però in questo caso..a me rimarrebbe sulla coscienza il mio bambino.
Persa nei miei pensieri non mi accorsi che mi stava suonando il telefono,lo presi ed era Jayla.
Non adesso.
Non potevo attaccargli o non rispondere se no mi avrebbe fatto più domande,perciò mi schiarii la gola e mi asciugai la faccia e risposi,cercando di essere il più naturale possibile.

Una promessa../Jaden Walton&lt;&lt;3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora