Capitolo 55 ("seme di papavero")

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Era già trascorsa una settimana da quando andai a casa di mio padre.
Theo mi scriveva ogni giorno e mi chiedeva se stavo bene,e se anche l'ometto dentro di me stava bene.
So che ero solo al primo mese,e doveva ancora svilupparsi,ma per Mattheo era già grande,era già sviluppato.
Ah e per lo più credeva che era un maschio,aveva letto qualcosa su internet dove diceva che in base a come era la pancia,in questo caso tutto avanti,significava che era maschio,la pancia si veniva in avanti ma era poco visibile dato che ero al primo mese,vabbè sta di fatto che lui ora è convinto ciecamente che sia maschio.
Tra un paio di giorni inizierà luglio,e dovrò fare la prima visita di controllo.
Sarei andata dalla ostetrica del mio ospedale,volevo che Theo mi accompagnasse dato che non volevo farla da sola.
Oggi pomeriggio dovevamo uscire e io glielo avrei chiesto.
Finito di pranzare,sistemai con mio padre la cucina e stammo un po' insieme a guardare la televisione.
Poi dopo un'ora andai di sopra e mi preparai per uscire.
Mi lavai e mi vestii.

Presi le chiavi e scesi di sotto

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Presi le chiavi e scesi di sotto.
Salutai mio padre e salii in macchina,e mi preparai mentalmente a farmi un'ora e mezza di strada.
Partii.
Avvisai Theo che mi sarei fermata a salutare mia madre è poi sarei andata da lui.
Nel mentre mi chiamò jayla.
Alla fine gli mentii,gli dissi che ero ricaduta,mi chiamava quasi ogni giorno per chiedermi come stavo e se avevo mangiato.
Mentirle mi faceva del male,ma avevo paura che se gli avessi detto della gravidanza lei glielo avrebbe detto a Jaden.
Era già tanto che non sapeva che ci eravamo lasciati,non so come,però credo,ipotesi mia,che Jaden non lo abbia detto a Javon.
Però non ci vidi il senso,però ero felice di questa cosa.

-ciao bella,come va? hai mangiato?

Tutto bene dai,si ho mangiato, tu come stai?

-un po' così.

Perché?

-è solo che..no vabbè lascia stare.

Dai Jayla parla.

-va bene..mi hanno proposto di stare altri due mesi qui,fino a settembre,gli sono piaciuta e mi vorrebbero mettere come protagonista,però non lo so,starei più tempo lontana da te..e dalla mia famiglia è da Matt..

Jayla ti piace quello che fai?

-si ma..

Ma niente,tu ti farai quei due mesi in più,senza pensare a nessun'altro,pesa a te,è il tuo momento,
non mettere al primo posto nessun'altro oltre che a te.

-esatto,mi piace quello che faccio,t/n grazie.

Sono qui per te amica mia.

-ma sei in macchina?

Si sto andando da Theo.

-bene,e Jaden quando lo vedi?

Dopo Theo.
Non ci avevo pensato a questo tipo di problema.

-ah okay,ora devo andare,stai attenta,un bacione ciao bella.

Ciao jay.

Chiuse la chiamata e continuai a guidare.
Dopo appunto,un'ora e mezza arrivai a casa di mia madre.
Bussai,e mi apri.
T/m:tesorooo.
T/n:ciao mamma.
Dissi abbracciandola.
T/n:stai andando a lavoro?
T/m:si sono quasi le tre,tutto bene? come va con papà?
T/n:bene,te? Mi dispiace che sei qui da sola.
T/m:tranquilla,Jessica e la bottiglia di vino mi tengono compagnia.
T/n:mi raccomando non bevete troppo che sono lontana un'ora e mezza e non riesco a venirvi a prendere.
Dissi ridendo.
T/m:tranquilla beviamo solo in casa.
T/n:buono dai.
T/n:vabbè allora ti lascio che vado da Mattheo.
T/m:quando passi da Jaden?
T/n:dopo,prima passo da Theo che ha una cosa da fare.
Dissi un po' titubante dato che lo inventai al momento.
Come potevo dimenticarmi un dettaglio così importante per essere credibile.
Mattheo mi disse di dirlo almeno a mia mamma della rottura,ma mi avrebbe fatto troppe domande,e lo avrebbe detto a Jess.
T/m:ah va bene,ci sentiamo stasera.
T/n:va bene,ah le mie chiavi sono dentro?
T/m:si sono sulla tua scrivania,perché?
T/n:perché pensavo di averle perse,entro a prenderle così prendo le scarpe che mi sono dimenticata,chiudo io.
T/m:va bene,ciao,e attenta quando guidi.
T/n:siii,ciao.
Mia mamma entrò in macchina e io in casa.
Andai di sopra e presi le chiavi,e il paio di scarpe che avevo dimenticato.
Riguardai la mia camera e mi mancava.
T/n:questa esce di casa e lascia le finestre aperte ma si può,fai che entra un ladro e prende tutto.
Parlai da sola.
Questo discorso era riferito a mia madre.
Andai alla finestra e la chiusi,nel chiuderla intravidi Jaden nella sua camera.
Ci guardammo.
Mi persi nei suoi occhi.
Tolsi subito lo sguardo e abbassai la tapparella.
Uscii dalla camera con le cose e controllai le altre finestre.
Erano tutte aperte.
Le chiusi e poi scesi,uscii e chiusi a chiave.
Entrai in macchina e ripensai a Jaden.
Volevo non pensarci ma non potevo,ma non dovevo.
Infatti non dovevo,..dovevo dimenticarmi di lui,se no non sarei più riuscita ad andare avanti.
Scossi un po' la testa e mi ripresi,poi partii per andare al bar dove Theo mi aspettava.
Dopo circa mezz'ora arrivai.
Scesi e andai al tavolo.
Theo:ciao principessa,come stai? Come sta l'ometto?
Mi sedetti.
T/n:abbassa la voce.
Dissi a tono basso.
Lui alzò le spalle come per dire "ormai"
T/n:comunque io sto bene,l'ometto anche,te?
Theo:bene dai,mi ha chiamato Jayla è mi ha detto che dovrà rimanere lì ancora due mesi,cioè fino a settembre.
T/n:perché? Non vuoi che rimanga lì?
Theo:no beh,però..
T/n:però niente Theo,l'ho convinta io a rimanere lì,gli piace quel lavoro,da impazzire e non butterà tutto a l'aria per noi e per la sua famiglia.
Dissi tutto questo discorso facendomi i grattini alla pancia da sotto la felpa,avevo preso questa abitudine,la pancia era piccolina,ma essendo abbastanza piatta diciamo che si sentiva e poi mi piaceva fargli i grattini.
Theo:hai ragione,vedo che continui a fargli i grattini.
T/n:è bellissimo,e come se coccolassi l'ometto e stimolassi un po' la sua crescita,anche se so che non è così.
Theo:sono gli ormoni a fare questi brutti scherzi.
Disse sarcastico.
Gli tirai una pacca sulla spalla.
Theo:ahia!
T/n:sarò anche incinta..
Dissi a tono basso.
T/n:ma la forza per tirarti gli schiaffi ne avrò sempre.
Theo:lo apprezzo..
Gli sorrisi scherzosamente.
Theo:so che è un po' mmh,ma posso..?
T/n:si.
Gli presi la mano e gliela misi sotto la felpa e gliela appoggiai sulla pancia.
Theo:ma per la ricerca dell'appartamento?
T/n:non ho ancora trovato niente,e non ne ho ancora parlato con mia madre,e dovrò farlo prima di entrare nel terzo mese.
Theo:se vuoi puoi rimanere da me finché non trovi qualcosa.
Disse togliendo la mano.
Theo:Tom sarà fuori per due mesi per lavoro e finalmente,ho sempre lavorato io era anche ora,vabbè se vuoi da me c'è un posto.
T/n:va bene,tornerò a casa mia il 20 luglio perciò,tra tre settimane e due giorni,mi farò gli ultimi giorni con mia madre è poi verrò da te,ma sei sicuro che non disturbo?
Theo:tu disturbare? Mai.
Theo:e poi ora devi parlare..
Disse per poi avvicinarsi a me.
Theo:al plurale.
Disse a voce bassa.
Ruotai gli occhi.
Theo:il mio ometto va rispettato.
T/n:perché sei convinto che sia maschio.
Theo:perché l'ho visto,e perché voglio che sia maschio.
T/n:ahh ora capisco di più.
Theo:no l'ho visto sarà maschio.
T/n:va bene.
Theo:brava.
T/n:grazie.
T/n:ordiniamo?
Theo:si.
Chiamò il cameriere ed ordinò.
Dopo alcuni minuti ci arrivò tutto.
Parlammo del più e del meno.
Poi mi ricordai che dovevo chiedergli dell'ecografia.
T/n:Theo,posso chiederti una cosa,anzi un favore?
Theo:certo dimmi.
T/n:verresti a fare l'ecografia con me il 4?
Dissi a tono basso.
Theo:si,certo che voglio.
T/n:grazie.
Lo abbracciai.
Theo:di niente t/n.
Continuammo a parlare.
Poi Mattheo mi fece salire l'ansia alle stelle.
Aveva la mano sulla mia pancia e non sentiva scalciare.
Pensavo che era normale,perché appunto non era ancora sviluppato il feto,era solo una pallina al primo mese.
Theo:secondo me dovrebbe scalciare.
T/n:Mattheo mi stai facendo salire l'ansia,sono già stata ansiosa per molto,e per una donna incinta lo stress non fa bene.
Theo:non sono un dottore per me dovrebbe,però non sento niente.
Presi il telefono tutta agitata e cercai su google:

Una promessa../Jaden Walton<<3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora