Dopo due settimane:
Sono seduta sopra una sedia fuori al giardino a godermi il fresco del tardo pomeriggio, quando sento delle urla provenire dalla casa dei Walton...
POV JAVON
sto discutendo con mio padre, perché ha scoperto che fumo e qualche volta mi drogo, ma non ho voglia di ascoltare le sue lamentele, così esco fuori e inizio a camminare velocemente, ero incazzato nero...POV JENNIFER
esco fuori e vedo javon sbattere la porta della casa e iniziare a camminare velocemente,aveva i pugni chiusi e la mandibola talmente serrata,che si vedeva l'osso della mascella, era furioso, così inizio a rincorrerlo per cercare di calmarlo,
«javon!»urlo io continuando a rincorrerlo,lui non mi risponde e continua a camminare
«ti prego fermati!»dico
Io,
«VATTENE VIA!»dice con durezza,ma io non lo ascolto,dopo un po'vedo che non riesco a raggiungerlo e così inizio a correre
E lo raggiungo
«Javon!»
Gli toccò il polso e lui si ferma istantaneamente, fa un respiro profondo e dopo vari secondi si gira e mi guarda con occhi pieni di rabbia e furia,mi si gela il sangue nelle vene, divento un pezzo di ghiaccio
«HO...»
Si avvicina di un passo ed io indetreggio
«DETTO...»Continua ad avanzare verso di me ed io indetreggio sempre di più
«CHE TE NE DEVI...»fa un altro passo in avanti ed io indetreggio di un altro passo, ma sono bloccata dal muro
«ANDARE VIA!»,dice urlando talmente forte da far vibrare gli alberi, per poi prendermi il polso e stringerlo forte, rimango spiazzata dal suo urlo e il mio sguardo si posa sulla mano che stava stringendo il mio polso, tremo come una foglia e così mi ricordo di quando...
Ricordo di Jennifer:
Ero una bambina stavo piangendo,c'era mio padre accanto a me,aveva quegli occhi pieni di rabbia e furia mi guardava e io raggelavo, poi mi urla contro
«MI AVEVI PROMESSO CHE NON FACEVI CASINI MA GUARDA QUI DOVE MI HAI FATTO CACCIARE SEI INUTILE!»io cerco di scappare di indietreggiare in qualche modo, di scampare alla sua furia, ma lui mi prende per il polso molto forte e mi tira a se,
«DOVE CREDI DI ANDARE JENNIFER!TI SERVE UNA BELLA PUNIZIONE» Prende la frusta,
Io lo imploro di non farlo ma niente da fare mi da una frustata sulla guancia e cado a terra,e poi ancora e ancora e ancora e ancora e ANCORA!
Fine ricordo
Mi scende una lacrima e con le poche forze che avevo lo spingo via e inizio a correre ritornando a casa, ma sbatto contro qualcuno;
Era Jayla, lei mi vede in condizioni pietose: stavo tremando dalla paura e non riuscivo a parlare, così lei sensa dire niente mi prende e ci avviamo a casa sua
POV JAVON
CA**O CA**O CA**0 E ANCORA CA**O ho esagerato e adesso?
Devo chiamare Jaden lui mi saprà dire sicuramente dov'è lei
In chiamata
«pronto?»
«jaden mi devi aiutare ti prego»lo imploro sofferente
«che succede?»domanda ignaro
«ho esagerato con Jennifer e lei è scappata via ti prego dimmi che è lì a casa tua»
«ehm n-»sento una porta aprirsi
«jayla! Jennifer o mio dio!»
«che succede Jaden!»urlo preoccupato
«jennifer credo che sta avendo un attacco di panico»
A quelle parole non ci vedo più, chiudo il telefono e inizio a correre,per ritornare presto a casa...
POV JENNIFER
Sto avendo un attacco di panico,lo sapevo! Non riesco a muovermi,non sento e non vedo niente so solo che sto tremando e che Jaden e Jayla cercano di aiutarmi,non riesco a respirare bene, cerco di respingere i ricordi brutti e mio padre,ma niente non riesco,
«jennifer respira»dice jayla
«jennifer!»dice Jaden urlando e cercando di rianimarmi
«r-ragazzi v-v-i prego a-a-aiutatemi»riesco a dire solo quello.
Ho perso il controllo del mio copro;piano piano la vista si fa sempre più sfocata,mi sento collassare,fino al nulla...
POV JAVON
Sono fuori la porta la apro di botto e vedo Jennifer a terra priva di sensi e gli altri accasciati vicino a lei che cercano di svegliarla,che Ca**o ho combinato,gli ho fatto del male,lei voleva solo aiutarmi, ma come al solito io sono un coglione,sensa ripetermelo due volte la prendo e la porto di sopra.
Arrivato in camera mia, la appoggio sul letto e la guardo intensamente come non ho mai fatto,dal primo giorno che l'ho vista qualcosa in me è cambiato,non so mi colpisce tutto di lei, non riesco a capire cosa mi succeda, io credo di essermi...la vedo aprire gli occhi...
POV JENNIFER
Mi sveglio in una camera a me sconosciuta,quando mi accorgo che Javon era accanto a me e mi guardava disperato,io in quel momento non avevo voglia di parlare con lui e così mi alzo e me ne vado.
Scendo di sotto dove trovo Ashley,Jayla e Jaden, che mi guardano tutti preoccupati,dopo che mi avevano vista in queste condizioni,era ora di non nasconderlo più, così mi sedetti al tavolo e gli dissi«ragazzi devo dirvi la verità»
Loro si sedettero Javon compreso,Ashley era affianco a me e mi teneva la mano
«é da quando sono piccola che ho avuto sempre un papà...»
Presi un respiro profondo e continuai
«violento...»
Alle mie parole Jaden Jayla e Javon rimasero pietrificati
«e...lui mi picchiava per alleviare la sua rabbia ma lui...non smetteva mai mi picchiava notte e giorno»mi scende una piccola lacrima
«dopo avermi picchiato diceva di volermi bene e che non lo avrebbe fatto più...»
«io cercavo di scappare di correre di seminare la sua rabbia ma non c'era mai una via di uscita»
« mi frustava mi prendeva dal polso e mi buttava per terra come se fossi un sacco della spazzatura, quando venivano ospiti ero costretta a nascondere con il trucco tutti i miei lividi e le cicatrici e se per caso un ospite notava un livido e mi chiedeva cos'era io mi inventavo delle scuse ma poi quando se ne andavano io lo sapevo che lui veniva da me per punirmi infatti era sempre così e l'unica che mi stava affianco era lei»
Guardai Asheley che piangeva e gli strinsi la mano
«ho sofferto di abusi da quando ero nata,anche mia madre ha sofferto tanto ma poi lui venne sgamato dalla polizia ed io ringraziai al signore di avermi dato la grazia la pace e la tranquillità che desideravo da tutta la vita ma gli attacchi di panico i sogni non sono mai svaniti.
Da lì io e mia madre abbiamo vissuto in Italia per pochi mesi per poi trasferirci qui.»
Dopo questo discorso guardai tutti e tre in lacrime quando incontrai gli occhi di Javon che mi fissavano con quel senso di colpa e pentimento,ma io distolsi lo sguardo non ero arrabbiata ma delusa da lui
«jen mi dispiace che tu abbia vissuto questo inferno noi ti siamo vicini» mi dice Jayla
«grazie ragazzi»
Poi ci abbracciammo tutti quanti,ma con la coda dell'occhio,vidi Javon guardarmi per un ultima volta e andarsene di sopra.
Dopo l'abbraccio io vado a casa e visto che si era fatto notte vado a dormire....
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ESISTI SOLO TU PER ME/Javon walton
RomanceUn amore così forte da fare tremare l'intero universo,lei e lui un solo cuore un solo cervello così diversi ma perfettamente uguali insieme. Se volete continuare basta leggere questa storia