POV ASHLEY:
«David?»guardo il ragazzo in lacrime davanti a me addolorata,
«é-é vero?»domando paralizzata dalla sua risposta mentre lo guardo schifata,
«io-e-ero arrab-»lo interrompo sbraitandogli contro«COME HAI POTUTO FARLO DAVID!COME?I-IO TI CREDEVO MEGLIO DI COSÌ!»Urlo guardandolo ormai con le lacrime a gli occhi mentre la madre di Jennifer guarda David Scioccata.
«David,mia figlia amava la tua amicizia più di ogni altra cosa...e tu lo sai»esclama lei sempre tranquilla come sempre,
«LO SO!CREDETEMI E MI SENTO UNA MERDA PER AVERLA FERITA!E SO CHE NON MI PERDONERÀ MAI MA-»la madre di Jennifer, Annah,lo interrompe mettendogli una mano sulla spalla,
«sei ancora in tempo...»poi sussurra sorridendogli e David in quell'istante sembra titubante ma poi corre a cercarla con gli occhi di Kylee odiosi addosso...POV DAVID:
Chiamo il suo nome urlando disperato più volte,finché non la trovo accovacciata sul terreno fradicia,con le lacrime agli occhi mi guarda fragile e innocente.
Io mi siedo di fianco a lei sospirando,
«Jennifer...sono stato un coglione»sussurro guardandola dispiaciuto,
Mentre lei guarda il vuoto con occhi indescrivibili,
«e...forse...non mi perdonerai mai,ma quando vorrai io ci sarò sempre per te ricordalo.»esclamo guardandola con occhi dolci,
«come posso ancora fidarmi di te David...»sussurra ancora guardando il vuoto,
«io-»
«come posso ritornare ad abbracciarti sensa avere quella sicurezza che avevo prima»
«come posso dirti che va tutto bene e sorriderti»
«come posso perdonarti...»sussurra e una goccia sul mio viso si fa strada mentre la guardo disperato,
«Jennifer...ti prego»dico implorando il suo nome,stringendogli la mano fredda che lei mi scansa spostandosi lontano da me,
«vattene...voglio stare da sola»mi dice fredda,un tono che non gli riconosco,non mi ha mai guardato per un secondo,sono distrutto,non posso averla persa,no!non può succedere!non ora ti prego...
«Ti p-»
«ho detto vattene!»urla stavolta e incontro i suoi occhi gelidi come il ghiaccio che presto mi congelano,ed io faccio come mi dice me ne vado via con il cuore a pezzi...Una settimana dopo...
I giorni sembrano infiniti,e ogni volta che cerco di varcare la porta dove dorme beato, per vederlo il mio cuore si ristringe e scappo dall'ospedale in lacrime non ci riesco,non riesco a vederlo in quello stato per colpa mia,sono a scuola con il cappuccio sulla testa scarabocchiando un foglio mentre con la sinistra mi tengo il capo appoggiato a quest'ultimo.
«signorina Evans...»sento pronunciare il mio nome e tutti gli occhi si puntano su di me ed io alzo il capo debolmente guardando il professore.
«vedo che é distratta,cosa sta facendo?»dice avanzando verso di me con fare severo,
«nulla...»sussurro
«cos'é questo!»dice guardando gli appunti scarabocchiati
«ah!si diverte a scarabocchiare mentre spiego la lezione!»urla strappandomi i fogli dalle mani e mantenendoli in mano,guardandomi in cagnesco,
«SI!É SE PERMETTE,MI SONO ROTTA IL CAZZO DI SENTIRE LA VOSTRA MERDOSA LEZIONE!»urlo,e il professore mi guarda con occhi severi prima di buttarmi fuori dall'aula con risatine e sguardi fissi su di me dei miei compagni,
«E VOI CHE CAZZO TENETE DA RIDERE!COGLIONI!»Urlo prima che la porta mi venisse chiusa in faccia.
Sbuffo mettendomi le mani tra i capelli poi mi siedo sul pavimento e resto lì per tutta l'ora senza fare nulla,con alcune occhiate da parte dei ragazzi che uscivano per andare in bagno,che io ignoravo sinceramente non riuscivo neanche più a ridere e a parlare normalmente,e per lo più non mangiavo neanche per lo stomaco chiuso,restavo in camera mia tutto il giorno tranne la mattina che dovevo andare a scuola,poi ritornavo a casa e mi chiedevo in camera a non fare nulla,la notte non dormivo non ci riuscivo e le mie occhiaie le coprivo con del fondotinta e facevo finta che andasse tutto bene portando quel ca**o di sorriso tutti i santi giorni.«signorina,cos'é le venuto in mente,il professore qui presente ha detto che hai urlato contro di lui!che comportamento é questo!»urla il preside guardandomi furioso,
Io lo ignoro alla fine delle sue lamentele,mi giro verso il prof facendo un sorriso sforzato,
«scusate professore non lo farò più»dici cercando di essere il più dispiaciuta possibile,
«per quest' volta la scampi perché sei una brava ragazza ma se vedo altri comportamenti del genere ti sospenderò che sia chiaro. bene,adesso puoi andare»dice il preside ed io corro verso la porta uscendo.Finalmente erano finite le lezioni,stavo per varcare il cancello della scuola quando qualcuno mi ferma,mi giro e vedo un ragazzo biondo sorridermi,
«domani alle 21:00 c'è un party partecipa l'intera scuola,festeggiamo la fine della scuola,fatti trovare qui,in questo indirizzo,e vieni mi raccomando!»esclama il ragazzo facendomi l'occhiolino e allontanandosi.
Io guardo il biglietto,
Il grande festival della scuola partecipate é alle 21:00 al Cameron Street(via inventata)
Io lo strappo buttandolo in un cestino e me ne vado,non volevo partecipare non avevo voglia di confusione e roba varia.
Entro dentro casa dove trovo mia madre e Ashley cucinare insieme,
«Bentornata Jennifer...buon compleanno»esclama Ashley abbracciandomi,ah già il mio compleanno,me ne ero dimenticata,ma non avevo voglia di festeggiare sensa di lui.
«guarda che abbiamo preparato!»dice mia madre presentando la tavola imbandita di cibo buonissimo
Io le guardo sorrido per poi sussurrare«mi dispiace ma non ho fame,mangiate pure io vado a riposarmi»dico il più felice possibile.
E le loro facce sembrano preoccupate e deluse,
«ma come non hai fame Jennifer non mangi da una settimana»esclama Ashley
«non preoccuparti...sto bene»
Dico salendo per le scale e chiedendomi nuovamente a chiave in camera.
Prendo le cuffie e inizio a ballare cercando di non affondare di più anche se ormai non mi riconosco neanche più io.
Inizio a piangere e a ridere allo stesso tempo ballando e a ripetermi:sto bene,sto bene
Anche se dentro stavo morendo pian pian,continuavo fingere e a rispondere alla stessa e solita domanda "sto bene".
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ESISTI SOLO TU PER ME/Javon walton
RomansaUn amore così forte da fare tremare l'intero universo,lei e lui un solo cuore un solo cervello così diversi ma perfettamente uguali insieme. Se volete continuare basta leggere questa storia