‹33›TU HAI ME

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La vita é così imprevedibile,bella ma allo stesso tempo può ucciderti con un solo tocco, può stravolgersi con una sola spinta, può crescere come morire, può portarti a nuove porte misteriose o pericolose,
Può farti avventurare nella paura,farti assoporare il dolce suono dell'amore, può essere come una cassaforte o il libro più famoso al mondo, può essere un giorno di estate dove il sole batte forte sul mondo o un giorno di tempesta dove la pioggia batte rabbiosa sulla strada senza mai fermarsi,
Può farti provare una folata di sentimenti in un attimo o col tempo, può farti maturare, può cambiarti, può essere un vero inferno come un vero paradiso,ma non sarà mai uun'unica scelta perché siamo noi a scegliere del nostro destino e quindi del nostro passato presente e futuro...

POV Javon
«allora come sta?»domando al dottore nervoso,
«sta bene,ha avuto un calo di pressione ma é tutto ok»mi rassicura il dottore gentile,
Io tiro un sospiro di sollievo e chiedo cautamente«posso vederla?»
«si,ma non farla stancare»mi avvisa lui andandosene,
Io annuisco ed entro,la guardo e mi accorgo che osserva al di là della finestra,con i suoi capelli neri lunghi che gli cadono sulle spalle e il suo candido viso di cui mi sono follemente innamorato,la vedo voltarsi verso di me e sorridermi debole.
«Jennifer...»sussurro il suo nome avvicinandomi a lei,
«lui...era lì davanti a me...e...e voleva portarmi via...da te...da mia madre...da Ash... Jayla...Javon...voleva di nuovo strapparmi di dosso la felicità, che nel mio piccolo mi sono creata, dopo anni che sopportavo i lividi che mi ferivano la pelle e la mente,per anni mi sono guarita le ferite e mi sono cucita le cicatrici da sola senza che nessuno si accorgesse di quanto fossero profonde,la notte mentre piangevo silenziosamente solo il mio cuscino sentiva le mie lacrime salate cadere sul tessuto ruvido e ormai bagnati di quest'ultimo e nessun'altro che si accorgesse di quanto soffrivo ogni giorno...»dice con le lacrime agli occhi,
Gli accarezzai il viso asciugando le sue lacrime
«non so quello che hai provato e forse non lo capirò mai...ma,credimi ora tu non sei sola,e da adesso sarò io a cucirti e a medicarti tutte le ferite, bacerò ogni tuo livido affinché scompaia,ti abbraccerò per farti capire che tu non sei sola,ti parlerò quando tu vorrai sentire la mia voce,ti cullerò quando ti sentirai stanca,ti sfiorerò il viso quando avrai bisogno di essere toccata,ti ascolterò quando avrai bisogno di essere capita e ti rialzerò quando cadrai, perché tu non sei più sola...hai me ora Jennifer...e non lascerò più a nessuno di farti del male,o anche solo sfiorarti,ci sono io e ci sarò fino a quando esaliró il mio ultimo respiro...»le dico dolcemente mentre col pollice gli accarezzo le guance,poi lei mi guarda finalmente negli occhi mi prende il viso con le sue piccole mani gelide e avvicina le mie labbra alle sue,
«Ti amo Javon wanna Walton»mi sussurra,
«ti amo Jennifer Evans»le sussurro in risposta per poi baciarla appossionatamente.
Quando entra la madre Jennifer,.«Amore mi-Ops scusate!»dice la madre imbarazzata,e noi ci stacchiamo subito guardando il basso,
«vi lascio sole»dico uscendo imbarazzato dalla camera...

Pov Jennifer
«tesoro mio...»sussurra mia madre avvicinandosi frettolosamente a me e baciandomi la fronte,
«mamma...»é l'unica cosa che riesco a dire perché scoppio in un pianto fragile e disperato,
Per poi abbracciarla forte a me,
«tu non andrai da nessuna parte fin quando ci sarò io»mi dice tenendomi il capo mentre io ho la testa nell'incavo del suo collo piangendo,
«io non vado da nessuna parte sensa di te»sussurro stringendola ancora di più,
«tuo padre,non ha più la tua tutela,e come tua tutor e madre io non gli permetterò di toccarti»mi dice guardandomi,
«ti voglio bene...»le dico abbracciandola,
«non sai quanto io te ne voglia...»sussurra sospirando...

ESISTI SOLO TU PER ME/Javon waltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora