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pov's tucu
L'abbracciai senza dirle niente e sentì un sorriso crearsi a contatto con il mio collo.
Poco dopo staccò i nostri corpi appoggiando la sua fronte contro la mia, alzandosi sulle punte.
Era tutto perfetto, un quadro magico i cui protagonisti eravamo solo noi e non esisteva nessun altro.
Un momento magico che si stava chiudendo in bellezza quanto sentii che lei stava per far unire le nostre labbra, tutto troppo magico però, a pochissimi centimetri da quelle bellissime labbra mi vibró il telefono.
Lei si staccò da me e io maledì chiunque avesse rovinato quel momento così perfetto.
Prendo il telefono dalla tasca e noto che era il torito, gli risposi.
tucu:" ei amigo" dissi con tono freddo
lauti:" ei amigo come mai così freddo, ho interrotto qualcosa" chiese ridendo
tucu:" veramente si, che volevi"
lauti:" solo ricordarti che domani prima della partita ci dobbiamo vedere tutti al solito bar per poi andare tutti insieme, ora ti lascio, ricorda le protezioni" mi disse, io attaccai senza rispondere a quella sua battutina. Guardai Desire che intanto si era un po' allontanata e senza pensarci due volte
tucu:" ei desi, ti va di venire a vedere la mia partita domani è la prima dopo le vacanze di natale, mi farebbe molto piacere"
Un sorriso si formò sul suo bel visino e mi lasciò un bacio sulla guancia per poi dirmi
desi:" ne sono lusingata, assolutamente si."
fine pov's tucu

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Stavamo quasi per baciarci quando la suoneria del suo telefono interruppe quel momento così magico.
Decisi di allontanarmi un po' per non ascoltare la loro conversazione, pensavo di essere di troppo.
Nel mentre che aspettavo decisi di scattare una foto al mio amato Duomo, era bellissimo.
tucu:" ei desi" sentì dire dalle mie spalle mi girai e notai che Joaquín stava per chiedermi qualcosa, gli prestai tutta la mia attenzione.
"ti va di venire a vedere la mia partita domani, è la prima dopo le vacanze di natale, mi farebbe molto piacere"
A quelle parole mi avvicinai e gli lasciai un bacio sulla guancia aggiungendo un "ne sono lusingata, assolutamente si"

Ormai era tardi così decidemmo di tornare a casa.
Nella macchina continuammo a conoscerci ancora un po' , lui mi raccontò del suo passato e della sua vita in italia e di quanto fosse cambiata.
tucu:" così ogni volta che esulto mostro il sangue che scorre nelle mie vene, sono molto legato alla mia terra e da quando ho saputo che qualcuno aveva detto il contrario ho iniziato ad esultare en este modo" terminó così il discorso sul calcio.
L'avrei ascoltato per altre tre ore ma purtroppo eravamo arrivati dentro il cancello di casa così gli lasciai un bacio sulla guancia e gli dissi che non avrei visto l'ora di fare il tifo per lui domani.
Lui mi sorrise e mi salutò per poi scomparire tra la nebbia e il buio di Milano.
Mi buttai sul letto e pensai a quanto fosse stata straordinaria questa prima giornata a Milano, alla fine possono capitare anche cose belle in questa città.
@desirecordero ha appena pubblicato una storia

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