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La partita iniziò alle 18 precise, gli animi si stavano già scaldando nonostante non fossero passati neanche due minuti, ma d'altronde cosa pretendiamo dal derby d'Italia.
La juve attaccava molto ma l'inter si sa difendere, questa situazione proseguì per almeno venti minuti fino a quando Cuadrado non tira una bomba da fuori aria permettendo così il vantaggio della mia squadra. Esulto ma senza dare troppo nell'occhio c'era comunque Jo dall'altro lato.

Il primo tempo finisce così, con il nostro vantaggio, decido di andarmi a cambiare perché avevo un po' di caldo per poi continuare a scattare le nostre foto allo stadio.
Faccio il giro dello stadium fino ad arrivare al bar dove c'erano anche dei bagni abbastanza spaziosi da potersi cambiare. Mentre mi dirigo verso questi bagni incrocio una faccia fin troppo conosciuta, ma che li per li non ho saputo riconoscere.
Era un ragazzo alto, castano, con gli occhi marroni chiari che conoscevo veramente troppo bene.
Non ci diedi troppo peso, potevo anche essermi sbagliata ma mi sembrava um mio caro amico nonché vecchia fiamma.

Una volta indossato il mio amato vestitino estivo
ero pronta per tornare dalle mie care amiche.

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Via al secondo tempo.
Questa volta ad attaccare è l'inter infatti ci rilascia due goal ed il suo vantaggio nell'arco di venti minuti. Il primo goal fu effettuato da Bastoni su calcio d'angolo mentre il secondo è stato fatto a causa di un nostro autogol da parte di De Sciglio. Stavamo sotto al 65esimo.

Neanche dopo cinque minuti da parte del gol interista ecco che la juve fa partire un contro piede da far paura, Vlahovic prende palla agli avversi e la passa filtrante ad Alvaro che a sua volta si fa metà campo facendo da assist al nostro numero 9.
2-2 a Torino.
Mancavano due minuti alla fine del tempo di recupero che ne durò cinque, la Juve stava aspettando il fischio dell'arbitro per far partire un calcio di punizione. Sulla palla c'erano sia Cuadrado che la nostra Joya, Dybala. Fischietto in bocca, Dybala che tira il pallone e Bonucci che gonfia la rete.

Lo stadium si laza in piedi tra mille urli, sorrisi, abbracci ed esultanze alla Leo Bonni mentre i giocatori raggiungo il numero 19 sotto la curva sud per festeggiare la vittoria. I calciatori con lo stemma bianco nero tornano in campo con dei sorrisi giganti e pronti a rifesteggiare al triplice fischio che arriva esattamente un minuto dopo il gol di Leo.
3-2 si conclude così a Torino.

Vado verso gli spogliatoi dove avrei poi aspettato la figura del mio ragazzo. Mentre mi dirigo da lui mi complimento con tutti i giocatori della mia squadra per la splendida partita svolta e li abbraccio.
Arrivo allo spogliatoio degli ospiti, avvero l'inter e aspetto che Jo esca da lì per poter finalmente volare a Parigi.
Passano venti minuti e finalmente corro tra le sue braccia.
Desi:" mi amor, me faltabas"
tucu:" amor, te amo" mi mise giù e mi baciò  le
labbra in modo dolce.

Fra poche ore saremmo stati insieme a Parigi, la città dell'amore con il mio amore più grande.
Tucu:" allora amor, sei emozionata" mi dice mentre saliamo in macchina per andare in Hotel e prendere le ultime cose
desi:" da morire" dissi ridendo e appoggialo la mano sulla sua gamba poi continuai " la mia città preferita con te, perfetto" dissi lasciandogli un bacio sulla guancia, lui mi sorrise e continuò a guidare.

Dopo dieci minuti siamo finalmente in hotel, saliamo le scale che ci portano nella nostra stanza numero 122 e ci appoggiamo sul letto.
Erano le 20 e alle 2:00 avremmo avuto il volo quindi avevamo tempo di fare tutto con calma.

Jo era entrato in doccia e io stavo sistemando le ultime cose per chiudere definitivamente la valigia. Dopo mi sarei preparata per la cena, lo avrei portato nel mio ristorante preferito a Torino nonché il mio posto del cuore.

Camicia Versace di Jo, pantalone nero semplice, stivale e coda bassa, il mio outfit è pronto. E cinque minuti dopo è pronto anche Jo.

Ora possiamo finalmente andare a mangiare, il mio hobby preferito.
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Stavo guidando verso l'amato ristorante della mia metà mentre pensavo che da lì a poche ore saremo parti per una delle mie città preferite

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Stavo guidando verso l'amato ristorante della mia metà mentre pensavo che da lì a poche ore saremo parti per una delle mie città preferite.
Ero emozionato senza sapere il perché. Alla fine non era la prima volta che andavo a Parigi con una ragazza, eppure avevo un po' d'ansia ma allo stesso tempo ero al settimo cielo questo perché ci sarei andato con l'amore della mia vita forse è questo che mi destava sia paura che felicità. Avevo paura che a fine viaggio non si sarebbe ricordata la sua prima volta a Parigi perché non sarebbe stata memorabile, in poche parole avevo paura di non essere all'altezza.
Ma per fortuna anche  la felicità si faceva sentire, stavo per andare nella città dell'amore con l'amore più grande che avevo mai vissuto, Desire mi aveva fottuto il cervello in un mese e ne ero totalmente felice, ero finalmente innamorato davvero, felice con lei al mio fianco.
Ogni giorno mi rendo conto di amarla sempre più e che non potevo chiedere di meglio al mio fianco.

Decido di interrompere i miei pensieri vedendo Desi un po' in soprappensiero
tucu:" ei amor todo bien" chiesi preoccupato
desi:" si sì amor stavo pensando" mi disse sorridendomi tranquillamente
tucu:" a cosa" chiesi girando la testa verso di lei
desi:" al fatto che fra poco saremo insieme a Parigi e che, una volta tornati da lì, avrò da fare altri mille viaggi e ne sono già stanca" disse ridendo
tucu:" amor non ti credo so che ami viaggiare"

Lei fece spallucce e poi mi lasciò un bacio sulle labbra.

Dopo 40 minuti eravamo finalmente arrivati a destinazione. Avevo famissima.
fine pov
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Stavamo aspettando il pezzo forte ovvero il dolce quando all'improvviso accanto a noi si siedono le due persone che non volevamo mai più vedere: Chiara e Marco, i nostri ex.
Inizialmente non ci demmo molto peso, non volevamo rovinare le poche ore rimaste prima della partenza.

mille motivi per andarsene, uno per rimanereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora