[amici]

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tornarono a casa wheeler per prendere lo zaino di mike, dove aprì la porta nancy per andare al lavoro «oh ciao will, tu che fine hai fatto ieri sera?» domandò nancy a mike, non sembrava arrabbiata ma solo preoccupata «si é fermato da me» intervenne will «ah ok, ora vado, ciao!» e la sorella Wheeler se ne andò, mike entrò in casa, prese lo zaino con i libri, e corse via con la sua bicicletta a scuola (ovviamente aspettando will). Arrivati a scuola entrarono in classe, per primi insieme agli altri membri del gruppo. «hey ragazzi!» ci salutò max «hey» disse Wheeler, la rossa lo salutò e arrivo il prof di matematica, quella lezione così noiosa mike l'aveva passata a pensare a will, voleva lasciare undi a tutti i costi, ma la voleva come amica e soprattutto non voleva ferirla.

la campanella di intervallo suonò e mike si ritrovò il suo quaderno di appunti pieno di disegni fatti a penna: stelle, cerchi, linee e perfino disegni dei suoi amici, l'unica ragione per cui si trovava ancora mentalmente stabile, dustin, max, lucas, undici e anche will erano tutti suoi amici, li trovava molto preziosi, tutti.

«mike, usciamo in cortile con gli altri?» chiese will a mike «oh, si, si certo» will prese la mano di mike e lo trascinò per un braccio correndo per tutti i corridoi della scuola. «porco cazzo, lucas mi stavi facendo cadere!» urlò dustin, lucas scoppiò in una risata «scusa!» disse sempre continuando a ridere «ciao ragazzi» disse will che aveva ancora la mano del suo migliore amico «solo secondo me starete bene insieme?» intervenne max, guardando le mani dei due ragazzi, will lasciò la mano a mike, preoccupato:

e se scopre che mi piace? e se scoprono che sono..gay?

«max posso farti una chiacchierata? corta» anche per will i suoi amici erano la cosa più importante che aveva, gli unici quattro che gli sono sempre stati accanto. Non voleva di certo perderli per questo. I due si spostarono verso un angolo del cortile, dove nessuno potesse sentirli «mi dica signor will» ridacchiò la rossa « "solo secondo me starete bene insieme?" sei forse impazzita!» la rossa guardò il ragazzo in modo confuso, non sapeva di cosa stesse parlando neanche lontanamente «di cosa stai parlando?» chiese la rossa «lo hai detto lì, d'avanti a tutti! potevano scoprirmi» will sapeva che max non era omofoba, ma degli altri non sapeva niente, la rossa rimase a bocca aperta con uno sguardo sorpreso «oddio, will sul serio?» rise la rossa «si sul serio» rispose will stizzito. la rossa rise ironica e diede una pacca sulla «cazzo will! seriamente! proprio mike? certo che hai dei gusti proprio strani» disse ironica la ragazza, e byers rise «si! infatti, sono strano». Tornarono dagli altri amici.

Mike era preoccupato, per molte cose, come ad esempio tornare dalla sua famiglia, non poteva fermarsi per tutta la vita da will, pultroppo. Avrebbe disturbato, e magari sarebbe stato invadente anche nei confronti di will, e non voleva di certo dare fastidio. La campanella suonò, finalmente, mike non vedeva l'ora di continuare a scrivere e disegnare quello che gli passava per la testa, per come dire...sfogarsi in qualche modo «la campanella! dobbiamo tornare a lezione» disse dispiaciuto lucas, non voleva tornare a lezione, a fare letteratura.

I ragazzi entrarono in classe e iniziarono a fare lezione, will prese un foglio e iniziò a disegnare, lui e mike, cercando di non farsi vedere dalla prof o da mike stesso. Mike invece scriveva e scriveva, come si sentiva, come si sentiva con le altre persone, con i suoi amici, con will, con la sua famiglia, con i suoi genitori, e più scriveva più voleva urlare, ma non poteva. Scriveva dei suoi genitori, che non si sono mai e poi mai amati, di Nancy che era assente, di holly che piangeva quando sentiva urlare. Mike aveva gli occhi lucidi, voleva piangere ma non poteva, sarebbe apparso pazzo, strano d'avanti hai suoi compagni. 

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