[-]

87 5 0
                                    

Mike si svegliò con will, e scesero a fare colazione «buongiorno ragazzi, come và?» disse la donna con tono arzillo, quel giorno doveva andare da hopper. «bene mamma» rispose will «buongiorno signora byers» intervenne Mike. Jonathan prese i waffle e gli mise in tavola, mentre joyce si metteva a lavorare. Finita la colazione i due ritornarono in camera di will, e si misero sul letto.

«sai una cosa che non ti ho mai detto?» chiese will girando leggermente la testa, mike rimase perplesso, will gli diceva sempe tutto «no? cosa non mi hai mai detto?» mike era curioso, molto curioso, soprattutto se si parlava di will byers; will si alzò dal letto, e aprì un cassetto del comodino, dove tirò fuori una piccola scatola e la diede a mike, era pesante per essere una scatola, mike rimase quasi stupito, contunuava a chiedersi cosa potesse contenere. Mike aprì l'oggetto, e ci trovò dentro più di cinquanta fogli, gli prese e uno a uno li guardò, tutti avevano una cosa in comune, avevano raffigurato mike, sempre mike, alcuni erano vecchi, si capiva dal foglio rovinato, e anche da mike, alcuni erano dell'anno stesso, altri di quello passato.

Mike non sapeva che reazione fare, erano stupendi, ma strani, davvero strani, rimase all'inizio perplesso, nessuno gli aveva mai fatto così tanti disegni, o dedicato qualcosa in effetti. mike accennò un sorriso, questa cosa lo faceva sorridere, anche se gli sembrava davvero strana, sorrideva, era felice. Il corvino non seppe esprimersi, non sapeva che reazione fare, quindi devise di esprimersi a gesti, abbracciò will, e poi gli diede un bacio a stampo e poi mormorò un piccolo «grazie». non era l'unico segreto che will nascondeva, ma anzi, uno dei pochi. Will si alzò, e spostò uno scaffale dove sopra c'erano alcuni libri, anche se non leggeva mai, anch'essi ricordavano mike; dietro allo scaffale c'era una strana grata attaccata al muro, dove sopra c'erano varie foto dei due ragazzi insieme, alcune fatte da Jonathan, alcune fatte da will stesso. Mike aveva gli occhi brillanti, nessuno aveva mai mostrato così tanto affetto nei suoi confronti, per lui era come una nuova esperienza.

«wow, é il lato che preferito della tua camera, perché lo nascondi?» chiese perplesso mike, sapeva che aveva fatto quello scaffale molto tempo prima, ma non capiva perché lo nascondeva attualmente «bhe perché...non lo so, penso sia meglio tenerlo per me» rispose will, era molto geloso del loro rapporto, ma lo nascondeva. Mike accennò un sorriso  divertito, era così pieno di domande e così felice. Non era tutto, will aveva altre migliaia di foto di mike e con mike, ma quelle gli sembravano troppo. Si coricarono sul letto, volevano dormire ancora avevano ancora sonno, quella notte non avevano dormito molto, erano andati al parco di notte, come dimenticarlo? a will si chiudevano gli occhi in continuazione, per mike invece era indifferente, dormire o no? a che serve dormire? a lui sembrava tutto inutile, dormire, mangiare, a volte perfino respirare.

volevano godersi il giorno, era domenica, l'ultimo giorno libero, poi sarebbero dovuti tornare a scuola. Erano dispiaciuti, odiavano la scuola, solo scienze sembrava meno pensante, la classica materia da nerd effettivamente, quella che insegnava il mister clarke, scott clarke. mike non voleva sprecare la giornata a stare sdraiato su un letto, anche se lo avrebbe fatto se questo sarebbe dovuto a stare con will. Will chiuse gli occhi definitivamente, e si addormentò, ma il sonno durò davvero poco, infatti il telefono byers lo interruppe, will si alzò di scatto, e corse giù dalle scale insieme a mike.
«pronto?» chiese will, all'inizio il telefono non rispose, ma dopo qualche minuto si sentì la voce del simpatico Henderson. «hey amico, oggi sei libero?» chiese dustin pieno di speranza, will alzò gli occhi, ovvio che era libero se si trattava dei suoi amici. «si, sono libero» dustin sorrise, anche se will dal telefono non poteva vederlo dustin fece un sorriso così grande che poteva sentirlo, dustin adorava quando i suoi amici erano liberi oer passare tempo insieme.

«partita a d&d? a casa mia, non da eddie, solo noi quattro, come ai vecchi tempi» disse dustin, will era così felice di tornare bambino per un giorno, quindi senza esitare riagganciò e trascinò mike a prendere la bici. «andiamo da dustin a fare una partita a d&d noi quattro!» esclamò will facendo dei gesti con le mani facendo segno a mike che fosse una sorta di "sorpresa" mike rise, e prese la bici «andiamo dai» disse ridacchiando, i due salirono sulle loro bici, e andarono da dustin, e fecero una partita a d&d era tutto perfetto, loro quattro e il silenzio che li circondava. Quando si trattava di d&d erano così concentrati che neanche una mosca poteva distrarli, loro amavano quel gioco, era parte della loro infanzia infondo.

GINGER SPACE:

visto che volevo pubblicare, non avevo idee ecco qui sto capitolo random senza un titolo ne un senso logico.

best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora