[undici]

154 6 2
                                    

mike si svegliò a causa di sua mamma che lo chiamava giù perché c'era qualcuno di importante al telefono, così il ragazzo sonnecchiante scese.

«pronto?» chiese il ragazzo stropicciandosi l'occhio «ciao mike!» salutò una voce femminile, che mike seppe riconoscere subito: era undi, la ragazza dolce a cui mike doveva distruggere i sentimenti. «oh...ciao undi» disse il ragazzo cercando di mantenere un tono dolce con lei, ormai mike aveva capito molto bene che si era innamorato di will, ma doveva per forza lasciare undici perché i due si fidanzassero. «possiamo vederci a casa mia oggi, non ci sentiamo da tanto» chiese sorridendo la ragazza, mike non poteva dire di no, non voleva, poteva essere una buona opportunità per spiegare alla sua fidanzata tutto quello che provava per lei nel modo più semplice e gentile possibile per non distruggere i suoi sentimenti, mike non voleva distruggere i suoi sentimenti, ci teneva a undi come amica. «certo!» «devi dirti anche una cosa molto importante» continuò il ragazzo, così undi lo salutò e chiuse la chiamata.

«era la fidanzata?» chiese karen, il ragazzo si trattenne dal rispondere male ma rispose un semplice «si» e poi si preparò per la scuola. Nancy andò in camera sua mentre si stava preparando «vuoi che ti accompagno io? così fai prima» chiese la sorella sorridendo, mike si infilò la maglietta dell'hellfire e poi andò con la sorella.

i due ragazzi erano arrivati finalmente a scuola «ciao nance» il fratello salutò la sorella e la sorella sorrise «divertiti alla partita di D&D, ciao!» esordì la sorella, mike annuì e scese dalla macchina.

Quel giorno dopo le lezioni avevano una partita di D&D, dove sarebbe venuta anche undi, max pultroppo era impegnata ad aiutare sua madre in un lavoro. La lezione finalmente finí e Mike andò all'hell fire per fare la partita. Undi però non si presentò alla partita, pultroppo, quindi mike continuava a fantasticare e pensare sui suoi pensieri, a parole non si sapeva proprio esprimere i suoi sentimenti, ma era sicuro, anzi sicurissimo, che a piccoli passi ci sarebbe riuscito, ma non era così facile. Non era facile, non come undici, undici era una ragazza e Mike un ragazzo, quindi era normale, ma will era un ragazzo e anche mike lo era, ciò rendeva le cose ancora più difficili, in quegli anni non erano ben graditi.

Will tirò il dado, e fece vincere la partita! «vecna é stato sconfitto! ahi! urla di gran dolore, urla di vendetta! will il saggio colpisce ancora!» esultò eddie, mike era incantato da will, da come aveva lanciato il dato, da come era imbarazzato da tutti quei complimenti, anche mike decise di fargliene uno «will, sei grande, bravissimo!» era l'unica cosa che riusciva a dirgli, era troppo spaventato di far capire a will i suoi sentimenti, non era facile...mike pensava che forse sarebbe stato meglio smettere di sognare, ma era così bello pensare di essere tra le braccia di Will, il ragazzo scosse la testa, e si accorse che era davvero tra le braccia di will «ciao mike» disse il ragazzo più basso, e poi corse via.

I sogni di mike andarono in frantumi per un'attimo, poi si ricordò che doveva andare da undici, così prese lo zaino, questa volta con i libri e corse nel bosco da undici. Era davanti alla casa di undici, dive bussò e ad aprire fu hopper «ciao mike, cerchi undi?» chiese l'uomo con fare scorbutico, stava uscendo...forse stava andando da joyce. «si sto cercando lei, scusi il disturbo, la porta resterà aperta di dieci centimetri» disse teso il ragazzo quasi spaventato dallo sguardo minaccioso di hopper, ma ne era abituato. Appena hopper se ne andò verso casa di will mike sussurò «mi odierai ancora di più adesso» e si fece forza per entrare in camera di undici.

Cazzo non si era preparato neanche un discorso, doveva fare tutto sul momento, mike era agitato, ansioso e nervoso allo stesso momento, ma poi si ricordò degli incoraggiamenti di nancy, e di will, lo stava facendo per lui, quindi bussò alla porta. «mike?» disse la ragazza con tono dolce, il ragazzo entrò nella camera e si sedette vicino a undi «undi, vedi..tu devo dire qualcosa di veramente importante» per un'attimo ci fú silenzio, mike prese un bel respiro e iniziò il suo lungo discorso «undici, ti sto parlando da amico, non voglio più essere il tuo ragazzo, penso sia meglio per entrambi, visto che ci parliamo davvero poco, non mi sento pronto di stare con te...ho altri piani ora, non voglio offenderti affatto, voglio che restiamo amici, perché mi sei sempre stata vicina in passato e so che puoi farlo anche adesso ma da amica». mike declutí sperando che undici ebbe capito il concetto, infatti lo aveva capito ma non del tutto «mike, mi pianti in asso?» chiese titubante la ragazza, lui annuì e lei chiese «ti rispetto mike, rispetto le tue scelte, ma perché? c'è qualcun'altro?» mike, era confuso, non sapeva più cosa rispondere.

«si ti pianto undici, scusa» rispose il ragazzo cercando di evitare la seconda domanda, ma undi chiese nuovamente «mike, gli amici non mentono, ti piace qualcun'altro?» mike non poteva più evitare la domanda e decise di rassegnarsi al destino, sapeva che undi non lo avrebbe giudicato, ma non si sentiva comunque pronto... però undi non l'avrebbe mai lasciato in pace se non lo avrebbe ammesso quindi non gli restò altro che confessare. «é will» la ragazza rise e poi disse «perché lo dici con quella faccia scioccata?» chiese e conseguentemente anche il ragazzo rise.


best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora