Capitolo 2

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ELIZABETH

Il giorno dopo verso l'ora di pranzo raggiungo la mensa da sola dato che Steve ha esagerato come sempre ieri sera. Noto Dustin e Mike seduti con altri compagni perciò li raggiungo sedendomi infondo al tavolo, accanto a Mike <<Elizabeth!>> mi accoglie Dustin sempre sorridente così ricambio il saluto <<lascia che ti presenti Eddie, è un nostro caro amico arrivato quest'anno frequenta il tuo stesso anno>> alzo la testa verso il ragazzo indicato. Si trova a capotavola: è un ragazzo dalla pelle chiara e chioma riccioluta corvina, indossa una giacca di Jeans e una maglietta già vista indossata dai ragazzi, le sue dita portano grandi anelli e devo dire ha un aria abbastanza buffa. Gli rivolgo un sorriso per educazione, lui un cenno del capo <<Steve non ha retto?>> mi chiede Mike e io nego con la testa

<<un momento sei la ragazza di Harrington?>> per la prima volta sento la voce di questo Eddie

<<si>>

<<o cristo mi dispiace>> si porta alla bocca una patatina mentre Dustin lo rimprovera con una pacca sul braccio <<ehi che vuoi>> lo rimprovera a sua volta lanciandogli una patatina

<<in che senso ti dispiace?>> vedo che apre bocca ma Dustin lo precede

<<a Eddie non sta particolarmente simpatico Steve, tutto qui>> mi rivolge un sorriso di rassicurazione

<<mi sta proprio sul cazzo infatti>> Eddie sbatte una mano sul tavolo facendoci tutti sobbalzare <<lui e tutti quelli come lui, che ci danno degli svitati a noi quando i primi sono loro>>

<<Steve non pensa questo della gente>> vado subito in difesa del mio ragazzo

<<oh allora credo dobbiate frequentarvi un pò di più>> controbatte

<<sono due anni che stiamo insieme non do di certo ascolto a una versione dei Kiss uscita male>> mi alzo da  tavola lasciandomeli alle spalle. Odio i presuntuosi come lui, se si sente emarginato dalla società non è di certo colpa di Steve.

Finita la giornata di oggi a scuola, passo per il campo volendo raggiungere il bosco. Ho sentito che c'è sempre uno spacciatore lì in zona e un mio compagno di classe lo ha sentito per avere un appuntamento con me a fine lezioni. Sia chiaro non assumo nessun tipo di droga mi serve solo un pò di fumo per rilassarmi. Entrata nel bosco vedo una panca e la tavola di legno in cui di solito ci si fanno i picnic, la raggiungo sedendomi. Nell'attesa estraggo un libro dallo zaino e neanche dopo cinque minuti sento dei passi così alzo lo sguardo <<non ci credo>> mi alzo posando il libro con l'intenzione di andarmene

<<beh se è per questo neanche io ci credo>> ribatte lui <<ma a me basta che paghi, poi me ne vado>> esito un pò guardandolo e ci accomodiamo tutti e due uno di fronte all'altra <<sei davvero tu che hai chiesto del fumo?>> annuisco guardando altrove <<non dovresti essere imbarazzata dal momento cui io sto spacciando>> così alzo lo sguardo notando un dettaglio non visto prima, i suoi occhi nocciola

<<non voglio nulla di particolarmente forte, solo un pò di leggerezza>>

<<perché?>> poggia gli avambracci sul tavolo picchiettandolo con le dita

<<perchè sono affari miei>> rispondo secca, voglio solo prendere questo benedetto fumo e andare in camera mia

<<ok, Elizabeth>> scandisce lui <<io direi di iniziare da capo>> lo guardo confusa ma poi capisco <<piacere Eddie>> allunga la mano verso di me

<<Elizabeth>> gliela stringo stando al gioco. Dopo qualche secondo sciogliamo la presa <<sei nuovo?>>

<<si sono arrivato questa estate, frequentiamo lo stesso anno. Adoro il tuo ragazzo!>> a quella esclamazione non posso rimanere seria infatti scoppio a ridere, notando poi sul suo volto un sorriso che mostra i denti bianchi perfettamente dritti <<perchè  hai chiesto del fumo?>>

Dai miei occhi -Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora